mercoledì 2 luglio 2014

PREOCCUPAZIONE A GIOIA TAURO: IL 2 LUGLIO ARRIVANO LE ARMI CHIMICHE

Inizieranno il 2 luglio le operazioni di trasbordo delle armi chimiche siriane nel porto di Gioia Tauro.
Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Federica Mogherini, mettendo fine all'attesa che si protraeva da diversi mesi sulla data in cui si sarebbe svolta l'operazione che suscita allarme e preoccupazione tra i cittadini di Gioia Tauro e tra i lavoratori portuali.

L'operazione di trasbordo
L'operazione del prossimo 2 luglio avvia alla conclusione quella che è stata definita "la più grande operazione di disarmo degli ultimi 10 anni". Si tratta di 560 tonnellate di agenti chimici, stivate in 60 container e pronte a trasformarsi in micidiali armamenti di cui il regime siriano è stata costretto a privarsi con la sottoscrizione dei recenti accordi di pace.

La nave cargo danese Ark Futura, che ha caricato le sostanze chimiche nel porto mediorientale di Latakia, giungerà nel porto di Gioia Tauro il primo luglio e il giorno dopo inizieranno le operazioni di trasbordo sulla nave americana Cap Ray, attrezzata con un impianto per la neutralizzazione degli agenti chimici. L'operazione durerà diversi giorni, trascorsi i quali la Cap Ray si recherà al largo per iniziare le operazioni di distruzione.

Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini
Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini
Le preoccupazioni dei cittadini
Nonostante le assicurazioni circa la sicurezza delle operazioni, il clima che si respira tra i cittadini è di preoccupazione, dovuta essenzialmente al fatto che non sono state fornite informazioni sui materiali che saranno trattati, ma anche dal fatto che si registra uno spiegamento di forze che sarebbe ingiustificato se le condizioni fossero di assoluta sicurezza come affermato dal Ministero.
Nei mesi scorsi, gli stessi Vigili del Fuoco che operano nel porto di Gioia Tauro, che effettueranno materialmente le operazioni, hanno lamentato l'inadeguatezza delle strumentazioni necessarie, in primo luogo le maschere antigas, a causa dei tagli della spending review.
A testimoniare il clima di incertezza che alimenta la preoccupazione è la discordanza sui tempi di svolgimento dell'operazione: alcuni giorni secondo il portavoce del pentagono John Kirby, 24 ore secondo quanto comunicato ai sindaci della piana che hanno concordato un piano di allerta con la Prefettura di Reggio Calabria.
 
Fonte: http://cervelliamo.blogspot.it/

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