Abbiamo visto che le iniziali "certezze" delle autorità indiane sulla colpevolezza dei due militari
italiani si sono sgretolate non appena sono emersi elementi di conoscenza sia indiziari che probatori sulla vicenda.
Per cui l'impianto accusatorio è viziato da:
- indagini omissive verso altri potenziali colpevoli;
- distruzione dei reperti giudiziari;
- negata ammissione dei Consulenti Tecnici della difesa;
- secretazione degli atti processuali dopo l'incriminazione formale;
- grave indizio di costruzione di false prove a carico;
- omissione di elementi a difesa;
- completa inattendibilità dei testimoni a carico;
- costruzione di falso scenario da parte della Guardia Costiera.
Ce ne è abbastanza per invalidare qualsiasi accusa e arrivare al proscioglimento dei due accusati.
Il sottoscritto non può che
invocare la "ragionevolezza", le regole del processo penale sono identiche in tutto il mondo, e dovunque i processi
e le condanne si fanno con le prove esibite dall'accusa. E in questo caso siamo molto ma molto lontani.
Luigi Di Stefano
http://www.seeninside.net/piracy
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