giovedì 24 luglio 2014

LA LETTERA: I marò, l'India e gli italiani a sovranità limitata

Dal 2 giugno non abbiamo più nuove dei marò Salvatore Girone  e Massimiliano Latorre. A parte la notizia del diploma di maturità conseguito da Girone, sono scomparsi dai radar dell’informazione. Spero vi siano trattative in corso per farli tornare a casa, ma temo, invece, che ormai i due militari siano caduti nel dimenticatoio. Di certo il nostro Paese non fa una gran figura. 

Prima dovevamo aspettare la fine della lunghissima campagna elettorale in India, poi l’insediamento del nuovo governo di Narendra Modi e poi, che altro? In tutta questa vicenda, ancora una volta si riconferma la nostra debolezza in politica estera, il non saper imporre le nostre ragioni, anche quando le abbiamo. Così come è accaduto con la tragedia del Cermis o con il rapimento dell’imam Abu Omar a Milano, ci siamo sempre piegati alle altrui sovranità. Con i marò abbiamo sbagliato le mosse iniziali, nel frattempo in Italia sono cambiati tre governi e questo non ha aiutato a risolvere la questione. Viene da rimpiangere Bettino Craxi per come gestì politicamente la crisi di Sigonella nel 1985 costringendo gli americani a rinunciare al loro blitz e a tornare a casa. Il capo dei Servizi era l’ammiraglio Fulvio Martini. Ma quelli erano altri tempi e altre tempre.

Fonte:  http://www.ilgiorno.it/milano/

 

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