mercoledì 30 ottobre 2013

La Germania rischia una sanzione perché sta esportando a raffica penalizzando Italia, Grecia e dintorni



Il troppo stroppia, sia quando si chiama deficit che quando si chiama surplus. Che poi, all'interno di una stessa area valutaria, sono due facce della stessa medaglia. I trattati europei parlano chiaro: il surplus delle partite correnti di un Paese europeo non può superare il 6% del Prodotto interno lordo sulla media degli ultimi tre anni mentre il deficit (non quello di bilancio pubblico ma sempre delle partite correnti) non può andare più giù del 4%.


Ebbene, la tabella offre uno spaccato di quanto sia divisa e squilibrata oggi l'Eurozona. Talmente squilibrata che la Germania ha sforato la soglia limite del 6% mentre i Paesi dell'area periferica sono per molti trimestri in territorio negativo. E considerando che la Germania genera il 52% del Pil sulla base delle esportazioni e che la maggior parte di queste è indirizzata proprio verso i partner/competitor europei questo vuol dire che il gioco a somma zero che dovrebbe essere in teoria quello del commercio all'interno di un'area valutaria perfetta si trasforma per molti Paesi in un gioco a somma negativa (considerando anche gli effetti negativi dell'austerity che viene praticata più sui Paesi importatori rispetto a chi riesce a "vincere" sugli altri esportando di più).

È come se tutti i Paesi facessero parte di uno stesso lago diviso in 17 parti con qualcosa che si è inceppato nella diga e che in uno di questi Paesi finisca più acqua, sottratta agli altri Paesi che anno dopo anno si avvicinano pericolosamente alla siccità.
 
Metafore a parte, all'Eurozona sta accadendo qualcosa di simile.
 
Fonte:  http://www.ilsole24ore.com/
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sabato 26 ottobre 2013

L’India non ci dà né i soldi di Finmeccanica né i Marò

L’India chiede la cancellazione della commessa da 550 milioni di euro per 12 elicotteri AW-101 di Agusta Westland. E aggiunge così un nuovo capitolo alla telenovela italo-indiana, che passa dal caso dei due Marò in attesa di processo in India per l’uccisione di due pescatori e al processo per corruzione di Busto Arsizio, dove oltre all’ex amministratore delegato di Finmeccanica Giuseppe Orsi sono coinvolti diversi militari di Nuova Dehli. Le due vicende s’intrecciano ormai da un anno. E non sembrano riuscire a separare le proprie strade. Anche perché, come spiega una fonte diplomatica a Linkiesta, «ormai i rapporti tra i governi sono paragonabili all’esplosione di una bomba atomica: ci vorranno anni per bonificarli».
 

Così, se sul destino di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, tutto tace – a conferma che le richieste italiane continuano essere disattese – sulla vertenza elicotteri la guerra sotterranea continua senza esclusione di colpi. Già a febbraio, in occasione dell’arresto di Orsi, il governo indiano minacciò di far saltare l’affare milionario: decise di congelarlo. Ma ora, con il processo in corso, la questione si è fatta più complessa. Perché l’arresto della scorsa settimana di Guido Ralph Haschke (in attesa di estradizione dalla Svizzera dove è stato fermato) intermediario elvetico e “gola profonda” dell’inchiesta del pubblico ministero Eugenio Fusco, spaventa i palazzi del potere indiano. E, come dicono a Nuova Dehli, potrebbe far tremare il governo di Manmohan Singh.
 
Tutta l’indagine ruota infatti intorno a questo cinquantenne e al suo socio Carlo Gerosa. Durante la prima perquisizione della sua casa di Lugano nel 2012 - quando Haschke si sarebbe buttato su una valigia per non farla aprire alle forze dell’ordine - gli inquirenti trovarono una lettera. Il “papello” rivelava come a fronte «di 5 milioni di dollari di tangente, richiesti dal Brig. (Generale) indiano, responsabile del team tecnico di valutazione dei requisiti tecnici e dei collaudi e prove degli elicotteri, costituenti lo 0,5 % dell’importo della commessa di 556 milioni di euro si sarebbe poi arrivati all’aggiudicazione della gara».
Il generale indiano è S.V Saini, che compare in un altro pezzo delicato dell’indagine, ovvero il memorandum, contenuto nell’ordinanza di custodia cautelare, dove ci sarebbe la conferma del sistema corruttivo.
 
Anche per questo motivo, per capire meglio una situazione sempre più delicata dal punto di vista giudiziario, con una lettera, il ministro della Difesa indiano A.K. Antony, ha sospeso i pagamenti e annunciato l’intenzione di cancellare l’ordine per gli ultimi nove elicotteri: i primi tre sono già stati consegnati. «Perchè mai la cancellazione del contratto non dovrebbe essere richiesta, data la presenza di una violazione del patto di integrità» si chiede il ministro, in attesa di una risposta entro 21 giorni da parte di Agusta, che ha già comunque annunciato nei giorni scorsi di voler ricorrere a un arbitrato internazionale. Di mezzo ci sono «le penali» e altre questioni contrattuali che potrebbero aggiungere nuovi capitoli giudiziari all’intera vicenda: va detto che la lettera indiana non comporterebbe l’immediata cancellazione della commessa. C’è ancora spazio per trattare quindi. Ma su cosa?
 
Come appare evidente gli indiani vogliono al più presto lasciarsi alle spalle la vicenda elicotteri. Da una settimana in India, dalle televisioni ai giornali, non si fa che parlare dell’arresto di Haschke, che avrebbe gestito la commessa corrompendo diversi generali indiani. Commentatori politici e no si interrogano sui nomi che potrebbe fare la gola profonda. Haschke è in attesa di essere estradato in Italia e il fatto che possa iniziare a parlare spaventa l’attuale nomenklatura indiana. Lo stesso ministro della Difesa Antony è teste nel processo, chiamato dalla difesa di Orsi, anche se ha già annunciato che non si recherà mai in Italia.
 
Allo stesso tempo anche gli investigatori indiani si stanno muovendo. La Cbi (Centre Bureau of Investigations) ha iniziato indagini formali su ben 11 persone vicine alla famiglia Tyagi all’inizio dell’anno, in particolare all’ex maresciallo dell’aeronautica Shashi P Tyagi, che sarebbe stato determinante per far vincere la commessa all’Agusta Westland contro la Sikorsky americana. La Cbi non ha ancora concluso l’inchiesta, ma anche gli indiani potrebbero chiedere l’estradizione di Haschke. L’intrigo continua. E alla fine i nostri Marò sono ancora in India, mentre Finmeccanica rischia di perdere quasi mezzo miliardo di euro. Di certo non un buon risultato per il governo di larghe intese di Enrico Letta.

Fonte: Home

Italia unita sotto la bandiera della corruzione


L’Italia non è mai stata così unita ed omogenea a riguardo delle truffe e rapine, della illegalità e della corruzione. Si vive e si è vissuto, come ho già detto altrove, come nei migliori film del partenopeo Totò. Ma Antonio De Curtis era un comico e faceva ridere sia durante la guerra che dopo. Gli italiani non fanno ridere più. Quelli che la mattina si alzano fieri col presupposto di andare al lavoro. 

Quelli che si sentono “fighi” perché appartengono a gruppi protetti. Quelli che hanno titoli di studio e cariche elevate. Quelli che chiedono favori, quelli che sono raccomandati, quelli che operano disonestamente rimanendo sempre impuniti. Quelli che chiedono tangenti solo per ottenere carte e “scartoffie” bollate. Quelli che praticano tariffe al limite del quieto vivere. 

Quelli che sono figli di… che ottengono nomine e riconoscimenti senza alcun canone di merito. Quelli che la fanno sempre franca con la dialettica e con tono di voce altisonante. Quelli che millantano conoscenze e amicizie nei piani alti delle sale dei bottoni dei super potenti del mondo. Quelli che ostentano onestà laddove sono capaci di pugnalarti alle spalle per un solo sguardo di troppo. 

Quelli che ordiscono insieme contro chi sembra diverso da loro. Quelli che si credono al di sopra della massa e possiedono ville di lusso totalmente sconosciute al catasto e all’erario, automobili e imbarcazioni da capogiro invisibili al PRA e alle assicurazioni, conti correnti segreti che non sono soggetti alle regole nazionali delle banche. Quelli che colti in flagranza di reato chiamano avvocati, giudici, poliziotti e finanzieri per far accomodare tutto nei migliori dei modi. Quelli che corrompono gli onesti e li bloccano nel lavoro proficuo per la comunità. Quelli che fanno chiasso, che ostentano potere e benessere e che insultano gli onesti “poveri cristi” di essere degli zingari mendicanti. 

Quelli che non danno valore al denaro perché ne rubano fin troppo e lo sperperano per cose insulse. Quelli che danno uno schiaffo alla miseria, che usano i politici per legiferare a proprio vantaggio e contro il popolo tutto, al quale si chiede continuamente di fare sacrifici. Quelli che aggirano le tasse e le fanno pagare agli sprovveduti con minaccia di sanzioni al limite dell’usura bancaria se non pagano, se non pagano l’ammontare degli introiti che loro stessi usano, poi, per crearsi indebite ricchezze. 

Quelli che hanno le donne più belle, quelli che prendono in giro gli umili, i consumatori, gli artigiani, gli operai, le famiglie, i bambini che devono andare a scuola. Quelli che buttano fumo negli occhi ai più ingenui, che usano la televisione per tramandare favole idilliache di un’Italia tutta da ricostruire e da “rottamare” nel vero senso della parola!

Fonte:  http://enzobenincasa.homestead.com/meditazionisociali.pdf

La Gente non arriva a fine mese? Ecco i veri problemi: la CASTA che non riesce a recuperare MISERI 1000 EURO per 4 giorni di festività non goduti.


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In strada si protesta. I sindacati chiedono lo sciopero. I dipendenti agognano 14 euro lordi in più in busta paga. Però ciò che agita i dipendenti della Camera è come farsi pagare 1000 euro in più per 4 giorni di ex festività.

“Tenetevi forte. Questa storia ha veramente dell’incredibile”. Inizia proprio così un bollettino sindacale che sta girando a Montecitorio (di cui l’Espresso è venuto in possesso), che spiattella una bega tutta interna, ma per niente secondaria, su come e quando i dipendenti della Camera possono usare le moltissime ferie a disposizione.

Da quelle parti poco importano le chiacchiere sui sacrifici chiesti agli italiani, o che Cgil, Cisl e Uil abbiano deciso la trincea dello sciopero generale contro gli sprechi che frenano la crescita, o che a giorni si dovrà decidere come spalmare l’inebriante aumento di 12-14 euro a busta paga; né, per certo, deve arrivare l’eco di richieste degli “acampados” di Porta Pia.
Il problemaccio sul quale s’accapigliano dipendenti e politici dei piani nobili è, in sostanza, il seguente: quando ci pagate i mille euro per le quattro giornate di ex-festività, che non abbiamo consumato gli anni passati?

Fuor di bizantinismi, in pratica, secondo un bislacco meccanismo di anzianità, nel giro di poco tempo consiglieri e commessi si ritrovano con un pacchetto annuo di 30-40 giorni di ferie (la media di un lavoratore è di 24 giorni), ai quali si aggiungono altri quattro giorni di festività soppresse (per i cultori: San Giuseppe, Ascensione, Corpus domini, SS. Pietro e Paolo) che, se non utilizzate entro l’anno, vengono liquidate con cifre di tutto rispetto che si aggirano, appunto, sui mille euro. Cifra che se moltiplicata per i 1500 dipendenti costerebbe ai contribuenti 1 milione e 500 mila euro l’anno.

Un tesoretto annuale che, parametrato ai 14 euro di detassazione previsti dalla stabilità di Letta, un singolo lavoratore ci metterebbe 71 mesi a racimolare. Ma non finisce qui. I dipendenti del Palazzo possono contare anche su un monte ore, determinato dagli straordinari (non retribuiti per contratto), che può essere sfruttato anche per giornate intere di relax a casa.
Un bonus neanche difficile da racimolare, perché, se si lavora di sabato, un’ora viene contata come un’ora e venti (cioè, il 30% di tempo in più). Se poi si ha la fortuna di lavorare di domenica (anche per poche ore), ecco che il jackpot schizza: ore in più e in omaggio una giornata di ferie.

A conti fatti, c’è chi si ritrova con 50 giorni di ferie e 100 ore da recuperare (cioè, altri 12 giorni a casa), con in più nel portafogli mille euro di festività soppresse.

E se proprio non ci si riesce a godere tutto questo meritato riposo, il Pacchetto Palazzo prevede che si possa andare in pensione prima, calcolando i giorni di ferie non goduti (non di rado 6-8 mesi in anticipo).

Appena hanno provato a metter una toppa a questa incredibile situazione, sono riusciti ad allargare il buco, visto che l’Ufficio di Presidenza (l’organo politico presieduto dal Presidente della Camera) ha avuto l’idea curiosa di obbligare i dipendenti a consumare per prime le festività soppresse (per non pagarle) e poi i congedi ordinari. Zelo fallimentare, poiché comunque se ne accumulano talmente tanti dall’anno precedente che, giocoforza, ci si ritrova punto da capo con commessi e segretari che battono cassa di ciò che gli è dovuto.

E il Sindacato interno si lancia in una proposta che, per citare le loro stesse parole, “se non fosse vera, sembrerebbe davvero incredibile”: “ma se le ore in eccesso creano questi gravissimi problemi all’Amministrazione, perché non si eliminano gli inutili turni del sabato mattina?”. E, con l’invito a lavorar di meno, il buco peggiore della toppa diventa una voragine.

Nel migliore degli stili da Prima Repubblica, a quanto pare di capire, adesso l’Amministrazione sta cercando di approvare un’ulteriore proroga per ritardare il pagamento delle festività, ricorrendo a cavilli interpretativi. Si parla, addirittura, di marzo 2014; fino ad allora non si saprà la sorte delle “povere” festività soppresse maturate nel 2011. Con le barricate degli agguerriti sindacati pronti a contrastare l’affronto, nella ridicola guerra di casta in corso.

venerdì 25 ottobre 2013

L'Italia non è più tra gli 8 Grandi, superata nel Pil anche dalla Russia

Ora è solo nona tra i grandi, entro 5 anni fuori dalla top ten. L'Fmi: economia ferma. Brasile settimo, ben presto ci scavalcheranno India e Canada




NEL 1975, premier Aldo Moro, l'Italia entrò nel club dei grandi perché vantava la sesta economia della Terra e occupava la presidenza della Comunità europea. Quello di allora era un G6, riunito per l'occasione dal presidente francese Valéry Giscard d'Estaing nel castello di Rambouillet. Oggi l'erede in linea diretta è il G8. E quando nel 2014 l'Italia farà un altro turno di presidenza dell'Unione europea, continuerà a partecipare al G8 con una piccola differenza: per dimensioni dell'economia, non sarà più fra i primi otto.

Dopo la Cina nel 2000 e il Brasile nel 2010, quest'anno la Russia sta compiendo ufficialmente il sorpasso. L'Italia scivola al nono posto per Prodotto interno lordo (Pil), partecipe del G8 per lignaggio politico ma fuori per dimensioni del fatturato, peso economico e capacità di proiettarlo nel mondo. Non è chiaro che valore abbia oggi un club dei "grandi" che esclude una democrazia come il Brasile e tiene dentro Paesi più piccoli, solo perché sono di sviluppo più antico. Forse è qui la radice di quello che il politologo americano Ian Bremmer chiama il mondo del G-zero, un pianeta senza leadership. Certo il riallineamento non si ferma qui: alle tendenze attuali fra non oltre cinque anni l'Italia sarà fuori anche dai primi dieci, scavalcata da Canada e India e relegata all'undicesimo posto; quello per il quale oggi competono Spagna e Corea del Sud.

Forse perché alla Spagna portò sfortuna nel 2006 sbandierare
il sorpasso sull'Italia nel reddito pro-capite, o per l'Italia di Bettino Craxi fu infausto vantare quello sulla Gran Bretagna di Margaret Thatcher, stavolta è diverso. Tutto si sta consumando in silenzio. Il presidente russo Vladimir Putin non si fa sfuggire annunci rodomonteschi. Ma la banca dati del Fondo monetario internazionale non lascia dubbi: stimato in dollari a prezzi correnti, il Pil della Federazione russa era allineato all'Italia nel 2012 e sarà superiore di circa 50 miliardi di dollari alla fine del 2013. Sono 2.068 miliardi contro 2.117. Il Brasile è sopra a 2.190; il Canada appena sotto a 1.825 miliardi e l'India segue non distante.

In fondo non c'è quasi niente di sorprendente, nota lo storico dello sviluppo Gianni Toniolo: "Tutti i Paesi europei, uno dopo l'altro, saranno presto superati da economie emergenti con popolazioni più vaste e un livello di benessere degli abitanti più basso - dice - se non parleranno con una voce sola, gli europei non saranno più ascoltati".

Eppure Toniolo, docente alla Luiss e alla Duke University negli Stati Uniti, nota un'anomalia: il Canada è un'economia matura, la sua popolazione poco più di metà di quella italiana eppure la sua economia si prepara al sorpasso. Non è difficile capire perché: le classifiche non diranno tutto, ma il Canada viaggia venti posizioni sopra all'Italia in quella dell'Ocse sul livello di istruzione degli abitanti, sessanta sopra in quella della Banca Mondiale per "facilità di fare impresa" e sessantacinque sempre sopra in quella di Transparency International sulla percezione di corruzione. Quanto a questo, l'Italia batte la Russia in tutto, però l'economia guidata da Putin ha due volte e mezzo gli abitanti dell'Italia e beneficia del superciclo di rincari dei prezzi delle materie prime: è il primo esportatore di gas al mondo e il secondo di petrolio dopo l'Arabia Saudita.

Questo non significa che l'Italia sia condannata a un declino ineluttabile: non se si guarda da dove viene e la strada che ha fatto. Il volume di storia dell'economia del Paese dall'unità, curata da Toniolo per la Banca d'Italia ("Oxford Handbook of the Italian Economy since Unification") mostra che nel 1861 il 40% degli abitanti del nuovo Regno viveva con quello che oggi sarebbe un euro e mezzo al giorno. L'aspettativa di vita alla nascita era di trent'anni, un bambino su tre non terminava il primo anno di vita, la statura media delle reclute al servizio militare era di 163 centimetri e il Pil per abitante era pari a quello dei 42 Paesi africani meno poveri di oggi. Una nazione così, malgrado un tasso di crescita di zero-virgola-qualcosa nei primi trent'anni di vita unitaria, nel 1870 era già l'ottava economia del mondo: proprio il posto che occupava fino all'anno scorso.

All'epoca le prime due potenze produttive del pianeta erano Cina e India, terza il Regno Unito, quarta gli Stati Uniti e quinta la Russia. Da allora Cina, India e Russia hanno perso terreno durante oltre un secolo, per poi recuperarlo.

Un'altra prova di resistenza dell'economia italiana è arrivata dopo 1945: il debito bellico e i bombardamenti avevano riportato il fatturato in quell'anno ai livelli del 1911, poi il rapido recupero fino alle primissime posizioni del mondo e al riconoscimento ad Aldo Moro a Rambouillet.

Gli ultimi vent'anni rappresentano dunque un record negativo dall'unità in poi, con un tasso di crescita di meno dello 0,5% l'anno e lo scivolamento fuori dalle prime dieci posizioni al mondo. E la dimensione del Pil conta eccome: attrae investitori per l'ampiezza del mercato, consente alle imprese economie di scala che permettono una proiezione all'estero, riduce la dipendenza dal sostegno di altri Paesi. I dati del Fondo monetario mostrano che dal 1980 la Cina è cresciuta di 29 volte, l'India di 9, gli Stati Uniti di 5,8. L'Italia in questo è in linea con Francia, Germania o Gran Bretagna: negli ultimi 40 anni la sua economia si è moltiplicata circa per quattro, non meno delle altre vicine. I tempi lunghi della storia fanno dunque sperare più del presente o dell'ultimo ventennio. Ammesso - ma non concesso - che per i senza lavoro e i senza casa che si sono accampati sabato scorso a Porta Pia a Roma, o i milioni rimasti nelle loro città, questa sia davvero una consolazione.

Fonte: R.it / Federico Fubini

Napolitano è il garante della scomparsa dell’Italia

Gli storici del futuro probabilmente guarderanno all’Italia come un caso perfetto di un paese che, in soli vent’anni, è riuscito a passare da una condizione di nazione prospera e leader industriale a una condizione di desertificazione economica, di incapacità di gestione demografica, di rampate terzomondializzazione, di caduta verticale della produzione culturale e di completo caos politico-istituzionale. Lo scenario di un serio crollo delle finanze dello Stato sta crescendo, coi ricavi dalla tassazione diminuiti del 7% in luglio, un rapporto deficit/Pil superiore al 3% e un debito pubblico sopra il 130%, destinato a peggiorare ulteriormente. Ancora dieci anni, e del nostro paese non resterà più nulla. Lo afferma il professor Roberto Orsi della London School of Economics and Political Science. Il declino: una classe politica miope, pronta a imporre tasse in nome della stabilità. Ieri Monti, oggi Letta. Un disastro: «Terribile gestione finanziaria, infrastrutture inadeguate, corruzione onnipresente, burocrazia inefficiente. E il sistema di giustizia più lento e inaffidabile d’Europa».
Il governo, scrive Orsi in un’analisi pubblicata da “Affari Italiani”, sa perfettamente che la situazione è insostenibile.
Ma Napolitanoper ora è in grado soltanto di ricorrere ad un aumento estremamente miope dell’Iva (22%), che deprime ulteriormente i consumi. «Vacui» i proclami circa la necessità di spostare il carico fiscale dal lavoro e dalle imprese alle rendite finanziarie: tutti sanno che non accadrà. Politici e stampa mainstream annunciano una ripresa imminente? Perfettamente possibile, un trimestre positivo, per un’economia che ha perso l’8% del suo Pil. Ma chiamare “ripresa” un eventuale +0,3% «è una distorsione semantica, considerando il disastro economico degli ultimi cinque anni: più corretto sarebbe parlare di una transizione da una grave recessione a una sorta di stagnazione». Numeri impietosi: il 15% del settore manifatturiero, che in Italia (prima della crisi) era il più grande in Europa dopo quello tedesco, è stato distrutto. E circa 32.000 aziende sono scomparse. «Questo dato, da solo, dimostra l’immensa quantità di danni irreparabili che il paese subisce».
Nell’Europa di Maastricht, quella della camicia di forza rappresentata dalla moneta unica, l’Italia è entrata nel peggior modo possibile, con una cultura politica «enormemente degradata». Negli ultimi decenni, osserva Orsi, l’élite italiana «ha negoziato e firmato numerosi accordi e trattati internazionali, senza mai considerare il reale interesse economico del paese e senza alcuna pianificazione significativa del futuro della nazione: l’Italia non avrebbe potuto affrontare l’ultima ondata di globalizzazione in condizioni peggiori». La leadership del paese, continua il professor Orsi, non ha mai riconosciuto che l’apertura indiscriminata di prodotti industriali a basso costo dell’Asia avrebbe distrutto industrie una volta leader nei loro settori. Poi la tagliola dell’Eurozona: l’Italia «ha firmato i trattati sull’euro promettendo ai partner europei riforme mai attuate, ma impegnandosi in politiche di austerità». Non solo: «Ha firmato il regolamento di Dublino sui confini dell’Ue sapendo perfettamente che l’Italia non è neanche lontanamente in grado (come dimostra il continuo afflusso di immigrati clandestini a Lampedusa e gli inevitabili incidenti mortali) di pattugliare e proteggere i suoi confini».
Letta e SaccomanniOggi, l’Italia è rinchiusa in una rete di strutture giuridiche che rendono certa «la scomparsa completa della nazione».
Da noi, il livello di tassazione sulle imprese è il più alto dell’Ue, e uno dei più elevati al mondo. Questo, insieme alla catastrofe dello Stato, sta spingendo gli imprenditori all’estero – non solo verso destinazioni che offrono lavoratori a basso costo (Oriente, Asia meridionale), ma anche verso la vicina Svizzera e la stessa Austria dove, nonostante i costi relativamente elevati di lavoro, le aziende trovano uno Stato «pronto a collaborare con loro, anziché a sabotarli». Aggiunge Orsi: «La scomparsa dell’Italia in quanto nazione industriale si riflette anche nel livello senza precedenti di fuga di cervelli, con decine di migliaia di giovani ricercatori, scienziati, tecnici che emigrano in Germania, Francia, Gran Bretagna, Scandinavia, così come in Nord America e Asia orientale». Chi è istruito e produce valore pensa solo a emigrare. Così, «l’Italia è diventato un luogo di saccheggio demografico per gli altri paesi più organizzati, che hanno l’opportunità di attrarre facilmente lavoratori altamente addestrati a spese dello Stato italiano, offrendo loro prospettive economiche ragionevoli che non potranno mai avere in Italia».
Inoltre, siamo entrati «in un periodo di anomalia costituzionale», dopo che i partiti nel 2011 hanno «portato il paese ad un quasi-collasso», evento che avrebbe avuto gravi conseguenze a livello globale. Chi comanda, oggi? «Il paese è stato essenzialmente governato da tecnocrati provenienti dall’ufficio del presidente Repubblica, i burocrati di diversi ministeri chiave e la Banca d’Italia. Il loro compito è quello di garantire la stabilità in Italia nei confronti dell’Ue e dei mercati finanziari a qualsiasi costo. Questo è stato finora raggiunto emarginando sia i partiti politici sia il Parlamento a livelli senza precedenti, e con un interventismo onnipresente e costituzionalmente discutibile del presidente della Repubblica, che ha esteso i suoi poteri ben oltre i confini dell’ordine repubblicano. L’interventismo del presidente – aggiunge Orsi – è particolarmente evidente nella creazione del governo Monti e del governo Letta, che sono entrambi espressione diretta del Quirinale».
Roberto OrsiPer il professore della London School of Economics, «l’illusione ormai diffusa, che molti italiani coltivano, è credere che il presidente, la Banca d’Italia e la burocrazia sappiano come salvare il Paese». Errore: «Saranno amaramente delusi», perché «l’attuale leadership non ha la capacità, e forse neppure l’intenzione, di salvare il paese dalla rovina». Sarebbe facile, aggiunge Orsi, sostenere che Monti ha aggravato la già pesante recessione. Ma Letta sta seguendo esattamente lo stesso percorso: tutto deve essere sacrificato in nome della stabilità. «I tecnocrati – spiega l’economista – condividono le stesse origini culturali dei partiti politici e, in simbiosi con loro, sono riusciti ad elevarsi alle loro posizioni attuali: è quindi inutile pensare che otterranno risultati migliori, dal momento che non sono neppure in grado di avere una visione a lungo termine per il paese». Letta, Napolitano e le loro coorti di tecnici «sono in realtà i garanti della scomparsa dell’Italia».
A sconcertare è la rapidità del declino: di questo passo, «in meno di una generazione non rimarrà nulla dell’Italia nazione industriale moderna». Entro un decennio, «intere regioni, come la Sardegna o la Liguria, saranno così demograficamente compromesse che non potranno mai più recuperare». Riflette Orsi: «I fondatori dello Stato italiano 152 anni fa avevano combattuto, addirittura fino alla morte, per portare l’Italia a quella posizione centrale di potenza culturale ed economica all’interno del mondo occidentale, che il paese aveva occupato solo nel tardo medioevo e nel Rinascimento. Quel progetto ora è fallito, insieme con l’idea di avere una qualche ambizione politica significativa e il messianico (inutile) intento universalista di salvare il mondo, anche a spese della propria comunità». Per il professor Orsi, «a meno di un miracolo, possono volerci secoli per ricostruire l’Italia».
 
Fonte: Libre

giovedì 24 ottobre 2013

Scie chimiche, allarmismo infondato ?


Panico negli USA dopo che aerei con scie chimiche sono stati abbattuti in India e Nigeria Analisti militari russi riportano oggi al Cremlino che le forze militari degli USA sono in “panico” per gli atterraggi forzati ordinati dalle Forze Aeree dell’India e Nigeria, di due aeromobili ucraini AN-124 (Foto in alto a sinistra) operati dalla Forza Aerea Statunitense, partiti dalla gigantesca e segreta base aerea di Diego Garcìa nell’oceano indiano. Secondo queste informazioni, la Forza Aerea dell’Esercito della Liberazione del Popolo della Cina (PLAAF), notificò ai funzionari dell’intelligence di India e Nigeria circa la presenza di questi velivoli ucraini, operati dagli USA, e della crescente preoccupazione che gli Stati Uniti stiano spargendo “agenti biologici” in tutta l’atmosfera della Terra e che qualche funzionario cinese ritiene che sia un intento statunitense-europeo di portare a fine un genocidio di massa attraverso la diffusione del virus dell’influenza suina H1N1, il quale ha posto in pericolo tutta la popolazione mondiale. Il primo aeromobile obbligato ad atterrare, continuano a segnalare queste notizie, fu sopra l’India quando un aereo AN-124 operato dagli USA cambiò il suo segnale di chiamata da civile a militare poiché si stava preparando ad entrare nello spazio aereo del Pakistan. Ciò scaturì una risposta immediata da parte della Forza Aerea Indiana (IAF) che lo obbligò ad atterrare a Bombay, mentre il secondo fu obbligato ad atterrare da un jet nigeriano di combattimento sequestrando, dunque, il velivolo ed arrestando l’equipaggio. La cosa più strana riportata dalle informazioni su questi velivoli, presentate dalle agenzie di intelligence dell’India e della Nigeria, non fu tanto l’armamento che trasportavano, quanto il sistema di smaltimento che poteva contenere più di 45,000 kg (100,000 libbre) di gas supportata da una rete sofisticata di tubi che conducono attraverso i bordi d’uscita delle ali e da lì disperdere qualsiasi cosa ci fosse nei serbatoi attraverso il vapore. “Furiose” richieste fatte dagli USA sia all’India che alla Nigeria per il dissequestro dei suoi aeromobili portarono i funzionari della Difesa del governo indiano a permettere che l’ AN-124 catturato fosse rilasciato. La Nigeria, tuttavia, dovette essere “persuasa con la forza” a liberare il velivolo sotto sequestro quando dopo la sua risposta negativa nel farlo, subì l’esplosione di uno dei suoi oleodotti da parte dei molti gruppi terroristici che sono appoggiati dagli Usa e che operano in quel Paese. Per i molteplici e conflittuali temi che si aggirano attorno alle scie chimiche, non si ha qui l’ intenzione di parlarne con perizia in modo da poter esaminare la situazione in profondità, ma ci si attiene all’osservazione del fatto che l’organizzazione Sunshine Project (Progetto Raggio di Sole) con base statunitense nel 2002 accusò l’esercito americano di “essere arrivati alla fine di un’ inchiesta su armi chimiche e di un programma per il loro sviluppo, violando così le leggi internazionali sul controllo delle armi” e segnalò: “Il programma segreto del JNLWD (Direzione delle Armi Non Letali del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti), non si sta concentrando su agenti altamente letali come la VX o il sarin (un gas nervino). Ma piuttosto, l’enfasi è sulle armi chimiche “non letali” che debilitano. I consulenti scientifici del JNLWD definiscono come “non letale” il risultato di morte o di lesioni permanenti che ottiene 1 persona su 100 vittime (1) Il direttore delle ricerche del JNLWD disse su una rivista militare americana “Abbiamo bisogno di qualcosa di più che il gas lacrimogeno, come per esempio calmanti, agenti anestetici, che permettano alla gente di dormire o di essere di buon umore” (2) Queste armi hanno l’obiettivo di essere utilizzate contro “civili potenzialmente ostili”, durante operazioni anti-terroristiche, contro ribellioni ed altre operazioni militari. L’obiettivo principale dell’operazione del JNLWD sta nell’uso delle droghe come armi, specialmente quelle indicate come “calmanti”, un termine militare che indica l’alterazione mentale o sonno indotto per mezzo di armi chimiche”. È curioso notare, su questo programma segreto militare americano di rilasciare sui suoi cittadini “agenti calmanti”, come esso sembri funzionare poiché nessun’altra nazione al mondo è tanto docile e compiacente di fronte la propria distruzione come quanto gli Stati Uniti, i quali, solo in un esempio, permisero che il loro voto presidenziale per Al Gore potesse essere rubato da George Bush nelle elezioni del 2000. E, peggio ancora, nemmeno si resero conto che il loro attuale presidente Barack Obama, continua ad attuare le politiche illegali di Bush, includendo una delle leggi più pericolose per il popolo americano che permette al governo di poter arrestare una persona per sempre, e senza alcun giudizio di fronte al tribunale, se essa è accusata di essere “terrorista”. Però, in quanto ai peggiori timori per il nostro mondo riguardo questi avvenimenti, come abbiamo già riportato prima, e se le agenzie di intelligence della Cina dovessero avere ragione su queste informazioni del piano americano per un genocidio globale, possiamo leggere ciò che riportò la giornalista investigativa austriaca, Jane Burgermeister, che la scorsa settimana ha denunciato accuse criminali assieme all’FBI contro l’Organizzazione Mondiale della Salute, (OMS), le Nazioni Unite (UN), delle quali si dice: “Nelle sue accuse, Burgermeister presenta l’evidenza di atti di bio-terrorismo che violano la legge statunitense da parte di un gruppo che opera dentro gli Stati Uniti sotto la direzione di banchieri internazionali che controllano la Federal Reserve, così come la OMS, la ONU e la OTAN. Il bio-terrorismo ha il proposito di portare a compimento un genocidio di massa contro la popolazione americana per mezzo dell’uso di un virus influenzale pandemico geneticamente modificato con l’intenzione di causare morte. Questo gruppo ha annesso gli uffici delle alte sfere governative degli USA. Specificamente, l’evidenza dimostra che gli accusati, Barack Obama, Presidente degli Stati Uniti, David Nabarro, Coordinatore per l’influenza dell’ONU, Margaret Chan, Direttore Generale della OMS, Kathleen Sibelius, Segretaria del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, Janet Napolitano, Segretaria del Dipartimento di Sicurezza Interna, David De Rotschild, banchiere, David Rockefeller, banchiere, George Soros, banchiere, Werner Faymann, cancelliere dell’Austria, e Alois Stoger, Ministro della Salute dell’Austria Salud de Austria, tra tutti, fanno parte di questo sindacato criminale corporativo internazionale che ha sviluppato, prodotto, accumulato ed impiegato armi biologiche per eliminare la popolazione degli USA e degli altri Paesi per detenere ed ampliare il loro potere finanziario e politico. Le accuse sostengono che codesti accusati cospirarono uno con l’altro ed altri ancora, per ideare, finanziare e partecipare alla fase finale della implementazione di un programma internazionale occultato da armi biologiche, coinvolgendo le compagnie farmaceutiche Baxter e Novartis. Ci riuscirono attraverso la bio-ingegneria e, in seguito, liberando agenti biologici letali, in particolare il virus dell’”influenza aviaria” e quello dell’”influenza suina” con lo scopo di avere un pretesto per implementare un programma di massicce vaccinazioni obbligatorie, rivelatosi il miglior mezzo per amministrare un agente biologico tossico e causare la morte o lesioni permanenti al popolo americano. Questa azione è una violazione diretta della Legge sull’Anti-Terrorismo e sulle Armi Biologiche”. Per lo stesso popolo americano, forse, il peggio deve ancora avvenire poiché nuove fonti degli USA stanno segnalando che il suo Centro per il Controllo delle Malattie (CDC) ha ordinato una quantità senza precedenti, di 600 milioni di dosi di vaccino per l’influenza suina che sarà somministrato obbligatoriamente ai cittadini sotto la presente Emergenza di Salute Pubblica dell’Influenza Suina e non hanno nessun’altra opzione che sottoporvisi, altrimenti li aspetta la galera per 10 anni. . Ciò che è strano di queste 600 milioni di dosi di vaccino, per quanto se ne sa adesso, è che è IMPOSSIBILE che si possa produrre alcun vaccino contro il virus H1N1 dell’influenza suina poiché esso continua a modificarsi, così come accertato da nuovi casi in Brasile e in Germania, che lo dimostrano chiaramente, e perfino negli stessi Stati Uniti dove un bambino dell’Oregon “identificato solamente come ‘minore di 5 anni’ morì il 15 giugno a causa del virus dell’influenza suina, come stabilito dagli esami dei laboratori della Salute Pubblica dello stato dell’Oregon. Il bambino ‘non presentava condizioni mediche soggiacenti conosciute e risultava avere la febbre da una paio di giorni’ per cui non fu ricoverato”. Non è certo necessario dire che il popolo americano non ha alcuna idea del processo per elaborare qualunque tipo di vaccino contro l’influenza, che richiede più di un anno una volta che il virus ha smesso di mutare; ma di nuovo, mai più nessuno ha accusato questa gente di essere niente più che persone sciocche, somiglianti a pecore che continuano ad osservare la distruzione della loro grande nazione proprio per opera di coloro che essi stessi credono siano lì per aiutarli. E per coloro che, come noi, continuano a gridare allarmi veritieri? Per quanto possa sembrare assurdo, rimane la triste realtà che coloro che dicono la verità verranno chiamati ‘bugiardi’, mentre i menzogneri verranno creduti. Neanche una sola volta si chiedono o mettono in dubbio ciò che i loro leader e mezzi di propaganda dicono loro di pensare o credere. Fonte: http://chemicalskyfall.com/


di seguito l' articolo originale :


Russian Military Analysts are reporting in the Kremlin today that US Military Forces are “panicked” over the forced landings ordered by Indian and Nigerian Air Forces of two Ukrainian AN-124 aircraft [photo top left] operated by the United States Air Force and based at their gigantic, but secretive, Diego Garcia air base located in the Indian Ocean.
According to these reports, China’s People’s Liberation Army Air Force (PLAAF) notified both India and Nigerian intelligence officials about the presence of these US operated Ukrainian aircraft over their growing concerns of the United States spreading of “biological agents” throughout our Earth’s atmosphere, and which some Chinese officials are warning is an American-European attempt to conduct mass genocide via the spread of the H1N1 swine flu virus which has put the entire Global population at risk.
The first of these aircraft to be ordered down, these reports continue, was over India when a US operated AN-124 changed its call sign from civilian to military as it was preparing to enter Pakistani air space, and which triggered an immediate response from the IAF who forced it to land in Mumbai, and the second one was forced down by Nigerian fighter jets who promptly arrested both the crew and the plane itself.
Most strange about the reports filed by Indian and Nigerian intelligence agencies about these aircraft, other than the armaments they were carrying, were their waste disposal systems that these reports say could hold in excess of 45,000 kg (100,000 pounds) and from which a “technologically sophisticated” network of nano-pipes led to the trailing edges of the wings and horizontal stabilizers for “dispersing” the contents of the waste tanks in an “aerial-type mist”.
Furious” demands made by the United States to both India and Nigeria for the release of their planes led to Indian Defense officials allowing the AN-124 they had captured to be released. Nigeria, however, had to be “forcefully persuaded” to release its captured US plane when after its initial refusal to do so than had one of their major oil pipelines blown up by one of the many American backed terrorist groups operating in their country.
To the many, and conflicting, issues surrounding these chemtrails it is not in our expertise to examine in depth, other than to note that the American based Sunshine Project organization in a 2002 accused the US military of “conducting a chemical weapons research and development program in violation of international arms control law”, and stated:
Curious to note about this secret US Military programme to release upon its citizens “calmative agents” is that it appears to be working as no other Nation in the World is more docile and complacent about its destruction than these Americans, who, in just one example, allowed their presidential vote for Vice President Al Gore to be stolen from them by George Bush in their 2000 election, and, even worse, fail to even notice that their current president, Barak Obama, is continuing Bush’s outlawed policies, including one of the most dangerous for these people allowing the US government to hold any of them without trial forever should they be branded “terrorists”.
But, to the worst fears of our World about these new events, and as we have previously reported on, and should China’s Intelligence Agencies be correct in their reports about the United States’ plan for mass Global genocide, we can read as reported on by noted Austrian investigative journalist Jane Burgermeister, who this past week filed criminal charges with the FBI against the World Health Organization (WHO), the United Nations (UN) of which is said:
To the American people themselves, perhaps, the worst is about to befall them as new reports from the US are stating that their Centers For Disease Control (CDC) has ordered an unprecedented 600 million doses of swine flu vaccine to be forced upon these people who under their present Swine Flu Public Health Emergency have no choice but to take these vaccines or face 10 years in prison.
What makes these 600 million swine flu vaccines ordered by the US government for their people most curious is that, as it stands right now, it is IMPOSSIBLE for any vaccine to be produced for the H1N1 swine flue virus as it is continuing to evolve asnew reports from Brazil and Germany clearly show and, most ominously, even from the United States itself  where an Oregon child “identified only as “younger than 5 years old,” died June 15, and infection with the swine flu virus was confirmed by the Oregon State Public Health Laboratory Tuesday. The child had “no known underlying medical conditions and a two-day history of fever,” and was not hospitalized”.
It goes without saying, of course, that these American people have no idea about the over year-long process involved in making any type of influenza vaccine once the virus stops mutating, but then again, no one ever accused these peoples of being anything other than the sheep-like simpletons they’ve become as they continue to watch the destruction of their once great Nation at the very hands of those they believe are helping them.
And to those, like us, who continue to shout true warnings at them? As absurd as it may sound, it remains the sad fact that those telling them truth are called liars, and those lying to them are believed. Never once do any of them question what their leaders and propaganda media tell them to think or believe.
fonte : http://www.whatdoesitmean.com/index1245.htm
[Ed. Note: Western governments and their intelligence services actively campaign against the information found in these reports so as not to alarm their citizens about the many catastrophic Earth changes and events to come, a stance that the Sisters of Sorcha Faal strongly disagrees with in believing that it is every human beings right to know the truth.  Due to our missions conflicts with that of those governments, the responses of their ‘agents’ against us has been a longstanding misinformation/misdirection campaign designed to discredit and which is addressed in the report “Who Is Sorcha Faal?”.]
SE REPORTA ESTADOS UNIDOS EN PANICO LUEGO DE QUE AVIONES CON COLA DE AGENTES QUÍMICOS FUERON OBLIGADOS A DESCENDER EN LA INDIA Y NIGERIA
Por: Sorcha Faal y como lo informa a sus suscriptores Occidentales
Analistas militares Rusos están informando hoy en el Kremlin que las fuerzas militares de los Estados Unidos están “en pánico” por los aterrizajes forzosos ordenados por las Fuerzas Aéreas de la India y Nigeria, de dos aeronaves Ucranianas AN-124 (foto izquierda superior) operadas por la Fuerza Aérea Estadounidense y con base en su gigantesca y secreta base aérea de DiegoGarcía en el Océano Índico.
Según estos informes, la Fuerza Aérea del Ejército de la Liberación del Pueblo de China (PLAAF), notificó a los funcionarios de inteligencia de la India y de Nigeria sobre la presencia de estasaeronaves Ucranianas operadas por los Estados Unidos por su creciente preocupación de que los Estados Unidos estén esparciendo “agentes biológicos” en toda la atmósfera de la Tierra y quealgunos funcionarios Chinos están advirtiendo que sea un intento Estadounidense-Europeo de llevar a cabo un genocidio en masa a través de esparcir el virus de la influenza porcino H1N1 queha puesto en peligro a toda la población mundial.
La primera de estas aeronaves que se obligó a aterrizar, continúan señalando estos informes, fue sobre la India cuando un avión AN-124 operado por los Estados Unidos cambió su señal dellamada de civil a militar al estarse preparando para entrar al espacio aéreo Pakistaní, y que detonó una respuesta inmediata de la Fuerza Aérea de la India (IAF) que lo obligó aterrizar en Bombay, y el segundo fue obligado a descender por un jet de combate Nigeriano que luego arrestaron tanto a la tripulación como al aparato.
Lo más extraño de estos reportes presentados por las agencias de inteligencia de la India y de Nigeria sobre estas aeronaves, más que los armamentos que transportaban, fueron sus sistemas dedesecho que estos reportes dicen podrían contener más de 45,000 kg (100,000 libras) y de los cuales una red “tecnológicamente sofisticada” de nano-tubos llevaban a las orillas colgantes delas alas y a los estabilizadores horizontales para “dispersar” el contenido de los tanques de desecho en un “rocío tipo aéreo”.
“Furiosas” exigencias hechas por los Estados Unidos tanto a la India como a Nigeria para la liberación de sus aviones llevaron a los funcionarios de la Defensa India a permitir que el AN-124que capturaron fuera liberado. Nigeria, sin embargo, tuvo que ser “persuadida a la fuerza” a liberar al avión capturado cuando después de su negativa inicial de hacerlo, sufrió la voladura de un de sus oleoductos por los muchos grupos terroristas que cuentan con el respaldo de los Estados Unidos y que operan en ese país.
Para los muchos y conflictivos temas que rodean estas colas de químicos no contamos con la pericia para examinarlos a profundidad, más que hacer la observación de que la organizaciónSunshine Project (Proyecto Rayo de Sol) con base Estadounidense en el 2002 acusó al ejército Estadounidense de “llevar a cabo una investigación de armas químicas y un programa para sudesarrollo violando las leyes internacionales del control de armas” y señaló:
“El programa secreto del JNLWD (Directorado de Armas No Letales del Departamento de la Defensa de los Estados Unidos),  no se está enfocando en agentes altamente leales como la VX o lasarina. Mas bien, el énfasis está en las armas químicas “no letales” que incapacitan. Los asesores de ciencia del JNLWD definen como “no letal” como el resultado de muerte o lesionespermanentes en 1 a 100 víctimas (1) El Director de Investigaciones del JNLWD dijo a una revista militar Estadounidense “Necesitamos algo además del gas lacrimógeno, como calmantes,agentes anestésicos, que pondrían a la gente a dormir o de buen humor” (2) Estas armas tienen el propósito para usarse contra “civiles potencialmente hostiles”, en operaciones anti-terrorismo, contra-insurgencia y otras operaciones militares.
El enfoque principal de la operación del JNLWD está en el uso de las drogas como armas, particularmente las llamadas “calmantes”, un término militar para la alteración mental o sueñoinducido por medio de armas químicas”.
Es curioso señalar sobre este programa secretor militar Estadounidenses de soltar sobre sus ciudadanos “agentes calmantes” es que parece estar funcionario pues ninguna otra nación en elmundo es tan dócil y complaciente ante su destrucción que el Estadounidense, que, sólo en un ejemplo, permitió que su voto presidencial por Al Gore les fuera robado por George Bush en laselecciones de 2000. y peor todavía, ni siquiera se dieron cuenta de que su actual presidente Barack Obama, continúa las políticas ilegales de Bush, incluyendo una de las más peligrosas paraeste pueblo que permite que el Gobierno los detenga para siempre sin juicio si es que los etiqueta como “terroristas”.
Pero, en cuanto a los peores temores para nuestro mundo sobre estos acontecimientos, y como lo habíamos reportado con anterioridad, y si es que las agencias de inteligencia de China estáncorrectas en sus informes sobre el plan de los Estados Unidos para un genocidio global, podemos leer lo que reportó la periodista investigadora Austriaca, Jane Burgermeister, quien en suanterior denuncia de cargos penales junto con el FBI contra la Organización Mundial de la Salud (OMS), las Naciones Unidos, de las que se dice:
“En sus cargos, Burgermeister presente evidencia de actos de bio-terrorismo que viola la ley Estadounidense por parte de un grupo que opera dentro de los Estados Unidos bajo la dirección debanqueros internacionales que controlan a la Reserva Federal, así como la OMS, la ONU y la OTAN. Este bio-terrorismo es con el propósito de llevar a cabo un genocidio en masa contra lapoblación Estadounidense por medio del uso de un virus de pandemia de influenza genéticamente diseñado con la intención de causar la muerte. Este grupo se ha anexado oficinas del altogobierno en los Estados Unidos.
Específicamente, la evidencia que se presenta, los acusados, Barack Obama, Presidente los Estados Unidos, David Nabarro, Coordinador para la Influenza de la ONU, Margaret Chan, Director General de la OMS, Kathleen Sibelius, Secretaria del Departamento de Salud y de Servicios Humanos, Janet Napolitano, Secretaria del Departamento de Seguridad Interior, David de Rotschild,banquero, David Rockefeller, banquero, George Soros, banquero, Werner Faymann, canciller de Austria, y Alois Stoger, Ministro de Salud de Austria, entre otros, son parte de este sindicatocriminal corporativo internacional que ha desarrollado, producido, acumulado y empleado armas biológicas para eliminar a la población de los Estados Unidos y otros países para su gananciafinanciera y política.
Las acusaciones sostienen que estos acusados conspiraron uno con otro y otros para idear, financiar y participar en la fase final de la implementación de un programa internacional encubiertode armas biológicas que implican a las compañía farmacéuticas Baxter y Novartis. Hicieron esto por medio de la bio-ingeniería y luego liberando agentes biológicos letales, específicamente, el virus de la “influenza aviar” y el “virus de la influenza porcina” con el fin de tener un pretexto para implementar un programa de vacunación masiva forzada que sería el medio paraadministrar un agente biológico tóxico para causar la muerte y lesiones al pueblo de los Estados Unidos. Esta acción es una violación directa a la Ley de Anti-Terrorismo de las ArmasBiológicas”.
Para el mismo pueblo Estadounidense, tal vez, lo peor está por sucederles pues nuevos reportes de los Estados Unidos están señalando que sus Centros para el Control de Enfermedades (CDC) ha ordenado una cantidad sin precedentes de 600 millones de dosis de la vacuna para la influenza porcina que se administrará obligadamente a estas gentes bajo la presente Emergencia deSalud Pública de Influenza Porcina y no tienen otra opción más que tomarlas o enfrentar prisión por 10 años.
Lo que hace extraño de estas 600 millones de dosis de vacuna contra la influenza porcina, hasta donde se conoce hoy, es IMPOSIBLE que se produzca alguna vacuna para el virus H1N1 de la influenza porcina pues continúa evolucionando como lo apuntan nuevos reportes desde Brasil y que muestran claramente y lo más horribles, y en los Estados Unidos donde un niño de Oregon “identificado únicamente como ‘menor de 5 años’ murió el 15 de junio y se confirmó el virus de influenza porcina por parte de los laboratorios de Salud Pública del Estado de Oregon. El niño“no contaba con condiciones médicas subyacentes conocidas y tenía una historia de fiebre de dos días’ y no fue hospitalizado”.
No es necesario decirlo por supuesto, que este pueblo Estadounidense no tiene ni idea del proceso de más de un año que requiere elaborar cualquier tipo de vacuna para la influenza una vezque el virus ha dejado de mutar, pero de nuevo, nadie ha acusado jamás a estas gentes de ser nada más que simplones semejantes a los borregos mientras continuan observando la destrucciónde su otrora gran nación en las propias manos de aquellos que creen que les están ayudando.
Y para aquellos que, como nosotros, continuamos gritándoles alertas verdaderas? Por absurdo que pueda parecer, queda la triste realidad de que a los que les dicen la verdad, los llamanmentirosos y a los que les mienten les creen. Ni una sola vez cuestionan ellos los que sus líderes y medios de propaganda les dicen que piensen o crean.

Max, Salvo, non Vi abbandoneremo mai !



24 ottobre 2013, giorno 613
Dedicata a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
Dedicata a Tutti coloro che si battono ogni giorno.
Dedicata a chi non esita a battersi contro ogni ingiustizia. 


NON FA MALE, RICORDARE QUESTA STORIA. IO LA LEGGO SEMPRE VOLENTIERI. MI RENDE TRISTE , MI FA VENIRE UN GROPPO IN GOLA . MA METTE IN EVIDENZA LA FRATELLANZA DI ALCUNI. MI HANNO DETTO CHE E' UNA STORIA VERA, ED E' PER QUESTO CHE LA AMO

Il mio amico non è tornato dal campo di battaglia, signore. Le chiedo il permesso per andare a cercarlo" disse un soldato al suo tenente. "Permesso negato" replicò il tenente "Non voglio che lei rischi la sua vita per un uomo che probabilmente è già morto". Il soldato senza prestare attenzione al divieto se ne andò e un'ora dopo ritornò, ferito mortalmente, trasportando il cadavere dell'amico. L'ufficiale era furioso "Le avevo detto che ormai era morto! Mi dica se valeva la pena andare fin laggiù per recuperare un cadavere?!". Il soldato moribondo rispose "Certo signore! Quando l'ho trovato era ancora vivo e ha potuto dirmi: ero sicuro che saresti venuto!" ...Un amico è colui che arriva sempre, anche quando tutti ti hanno già abbandonato!...
Non è un mio scritto, l'ho letto in un post, queste parole mi hanno molto colpito . Dentro c'è quella che io considero la vera amicizia . Oggi dire " è un mio amico " è facile , un vero amico è chi da , all'amicizia , un valore così immenso.

Tratta dal post di Pino Di Marco su facebook

domenica 20 ottobre 2013

Gli obiettivi del Bilderberg. Cap. II

Estulin ha sostenuto "Il vostro nemico è Mario Monti. È un traditore della nazione italiana, dovrebbe essere messo in prigione". Estulin è un giornalista …

 
 
La paura dei capi del "Bilderberg Group" è di dover fronteggiare un'opposizione organizzata. I suoi membri non vogliono che la gente comune comprenda del tutto quello che stanno progettando per il futuro del Pianeta: un "governo unico mondiale" (azienda mondiale), con un singolo mercato globale, controllato da un solo esercito mondiale e regolato dalla "banca mondiale", che utilizzerà un'unica moneta universale.
 
 
Unica civiltà internazionale. Rafforzando le istituzioni internazionali, vogliono distruggere completamente tutte le identità nazionali attraverso la sovversione dei loro valori tradizionali, allo scopo di sostituirli con quelli della globalizzazione. Nessun'altra cultura dovrà sopravvivere in futuro.

Controllo centralizzato delle persone. Utilizzando il controllo delle menti, vogliono obbligare tutta l'umanità a obbedire alla loro volontà.

Società a "crescita zero". In un'epoca post-industriale, la "crescita zero" saràò necessaria per distruggere ognitraccia di ricchezza generale. Qundo c'è ricchezza c'è progresso. Ricchezza e progresso rendono impossibile imporre la repressione, e c'è bisogno della repressione, se si spera di dividera la società in padroni e schiavi.

Continuo stato di squilibrio psicologico. Attraverso una serie di crisi costruite a tavolino, spingeranno gli individui verso una continua prigionia fisica, mentale ed emozionale. Così sarà possibile tenere le persone in un costante stato di squilibrio psicologico. I popoli saranno confusi e demoralizzati, come insegna la massima di fronte a troppe scelte , si ottiene un apatìa su larga scala.

Controllo centralizzato di tutti i sistemi educativi. Una delle ragioni che stanno dietro la formazione dell'Unione Europea, dell'Unione Americana e della futura Unione Asiatica, è di poter realizzare un totale controllo dei sistemi educativi, per realizzare il "nuovo ordine mondiale" globalizzato, attraverso l'eliminazione della conoscenza della storia del mondo. I loro sforzi in proposito stanno dando risuldati "incredibili". La gioventù dei nostri tempi è quasi completamente ignorante sulle lezioni del passato, le libertà individuali e il significato del termine "libertà". Dal punto di vista delle forze della globalizzazione, questo facilita il lavoro.

Controllo centralizzato di tutte le politiche interne ed estere. Quello che gli Stati Uniti fanno, ha effetto sul mondo intero. Al momento, il Bilderberg sembra esercitare un controllo sulle scelte politiche del Presidente degli Stati Uniti. Le politiche del Canada, per esempio, paese che apparentemente mantiene la propria sovranità, stanno procedendo secondo il volere degli Stati Uniti; quelle dei Paesi europei, ovviamente, ora dipendono dalle scelte dell'Unione Europea.

Rafforzamentop dell'ONU. Ampliando i poteri delle Nazioni Unite, hanno in programma di realizzare un "governo mondiale", sia de jure che de facto, e imporre una tassa, da versare direttamente all'ONU, per ottenere la "cittadinanza mondiale".

Mercato unico occidentale. Espandendo il NAFTA (Accordo per il libero Mercato del Nord America), in tutto l'emisfero occidentale del globo, compreso il Sud America, otterranno una "Unione Americana", simile all'Unione Europea.

Espansione della NATO. Visto che l'ONU interviene nei teatri più difficili del mondo, come l'Afghanistan, di fatto la NATO si sta trasformando nell'"esercito mondiale dell'ONU".

Unico sistema legale. La Corte Internazionale di Giustizia sta per diventare l'unico organo giudiziario del mondo.

Unico "Welfare State" socialista. Il Bilderberg vuole instaurare un regime socialista del "Welfare State", in cui gli schiavi obbedienti saranno premiati e quelli ribelli verranno sterminati.

Fonte: Danie Estulin

"Club Bilderberg, la storia segreta dei Padroni del mondo". Cap. I

I membri del Bilderberg stanno costruendo l'era del post-nazionalismo: non avremo più Paesi, ma solo regioni della Terra all'interno di un "mondo unico". Questo significherà un'economia globalizzata, un "unico governo mondiale" (selezionato più che eletto) e una "religione universale". Per rassicurarsi il raggiungimento di tali obiettivi, il Bilderberg si concentra su "il controllo tecnologico e la scarsa sesnibilizzazione della pubblica opinione". (William Shannon)

 



Il protocollo della conferenza

Nessuno può comprare l'accesso a un meeting del Bilderberg, anche se diverse multinazionali ci hanno provato. E' il "Comitato Direttivo del Gruppo" a decidere chi invitare: quelli che The Guardian, il giornale londinese, definisce in modo appropriato "delle persone da Bilderberg" e le cui caratteristiche non sono cambiate durante i cinquant'anni delle conferenze segrete. Sostanzialmente, si ricerca un "sostenitore unico mondiale" che sia anche socialista fabiano - i fabianisti credono in quello che descrivono come "il controllo democratico della società in tutte le sue attività". La parola chiave è controllo, e il controllo di ogni individuo lo si ottiene meglio attraverso il governo globale, obiettivo che il Fabianesimo condivide con il Comunismo.

Il partecipante, invitato, deve presentarsi da solo, niente mogli, fidanzate ecc... Gli assistenti personali (guardie del corpo armate da capo a piedi), non possono assistere alla Conferenza e devono mangiare in stanze separate. 

Gli organizzatori del Bilderberg, solitamente affittano per 3-4 giorni un hotel, facendolo svuotare prima e facendone controllare i locali alla Cia.....il tutto per assicurare la totale privacy e sicurezza ai delegati. Ovviamente il Governo della nazione ospitante si deve occupare della sicurezza dei partecipanti e del loro entourage, oltre a sostenere le spese militari, della polizia locale e nazionale e dei servizi segreti, così come la presenza aggiuntiva di guardie private per garantire l'intimità e la privacy dell'èlite più potente del mondo. Quanto costa una riunione? Secondo fonti certe, la cifra si aggira attorno ai 10.000 di Euro.

Ogni paese invia generalmente una delegazione di tre persone: un industriale o un noto uomo d'affari, un importante ministro o un senatore e un intellettuale o l'editore di un periodico di rilievo. Gli Stati Uniti inviano un maggior numero di delegati, in virtù delle loro dimensioni. Alle  Conferenze partecipano al massimo 130 dlegati e i paesi più piccoli possono inviarne solamente due. 

Un terzo dei delegati fa parte di compagini governative, e i restanti due terzi provengono dal settore dell'industria, della finanza, della cultura e dei mezzi di comunicazione.

Fonte: Daniel Estulin


giovedì 17 ottobre 2013

I migranti... guerra senza limiti., di Roberto Stocchetti


Foto: TITOLO: Guerra senza limiti l’arte della guerra asimmetrica tra terrorismo e globalizzazione 
AUTORE: Quiao Liang, Wang Xiangsui
CASA EDITRICE: Libreria Editrice Goriziana
ANNO DI EDIZIONE: 2001 (II 2007)
PAGINE: 198
DIMENSIONI:  14 X 21
PREZZO: EURO 33,00
REPERIBILITÀ: comune

Il pensiero militare del Clausewitz ha dominato oltre un secolo di storia. Si può dire che non vi sia pensatore occidentale, purchessia orientato, che non gli abbia reso omaggio. Stalingrado, El Alamein, Normandia sono l’applicazione della teoria della “battaglia decisiva”. 
Questa saturazione che ha fatto dimenticare dell’esistenza di altre teorie militari: eppure il campanello d’allarme avrebbe dovuto suonare con Dien Bien Phu e prima ancora con la guerra civile cinese (ma per evidenza tutti credevano troppo nel comunismo).
Perciò quando, all’indomani dell’11 settembre, “Guerra senza limiti” vide la pubblicazione sembrò di trovarsi davanti a un animale strano, ma le cose non stavano proprio così. I due autori infatti, in cifre chiarissime attualizzavano un pensiero millenario che incontrava le tecnologie digitali e la finanza globalizzata. La somma algebrica di questi tre fattori dava il contenuto di “Guerra senza limiti”.
I due autori ricorrono a definizioni addirittura icastiche che costellano il libro, di cui basti una fra tutte: “E’ tuttavia difficile sentire il polso del dio della guerra. Dov’è il campo di battaglia?... Ovunque”.
Un libro che non invecchia, tutt’altro che riaprendo troviamo ricco di concetti che si sono attualizzati in questi dieci e passa anni dalla pubblicazione.
Approfondiamo il concetto di guerra, secondo i due autori esistono i seguenti tipi:
• commerciale
• finanziaria
• terroristica non tradizionale
• ecologica
• psicologica (divulgare notizie per intimidire il nemico e neutralizzarne la volontà)
• del contrabbando (gettare i mercati nel caos e attaccare l'assetto economico)
• dei mezzi di comunicazione (manipolare ciò che la gente vede e sente per orientare l'opinione pubblica)
• degli stupefacenti (ottenere rapidamente ingenti profitti illeciti disseminando il disastro in altri paesi)
• in rete (intrufolarsi in segreto e dissimulare la propria identità in un tipo di guerra dalla quale è pressoché impossibile proteggersi)
• degli standard tecnologici (creare monopoli fissando standard indipendenti)
• della menzogna (presentare un falso aspetto avente una forza reale agli occhi del nemico)
• delle risorse (depredare patrimoni saccheggiando scorte di risorse)
• degli aiuti economici (concedere apertamente favori cercando di controllare le cose in segreto)
• culturale (orientare tendenze culturali per assorbire quanti hanno punti di vista diversi)
• del diritto internazionale (cogliere la prima opportunità per introdurre regolamenti), eccetera.

Ed al termine dell’enumerazione aggiungono:

“Ve ne sono infatti tanti altri, troppo numerosi da citare. […]
Di fronte ad una gamma pressoché infinita di alternative tra cui scegliere, perché vogliamo invischiarci in una rete che noi stessi abbiamo creato scegliendo e utilizzando mezzi di guerra limitati all'ambito della forza degli armamenti e della potenza militare? È probabile che i metodi che non si caratterizzano per l'uso della forza degli armamenti né per l'uso della potenza militare e neanche per la presenza di vittime e spargimenti di sangue siano altrettanto efficaci se non addirittura di più, per raggiungere gli obiettivi della guerra.”

Credo che prendendo questa chiave d’analisi si possa spiegare un evento come quello della recente strage di migranti poco a largo di Lampedusa.
Alcuni anni venne calcolato che il numero dei migranti si aggirava sul 4% del totale dell’umanità. Certamente la prolungata crisi finanziaria ha ridotto i flussi migratori, pur senza interromperli. Certamente il governo di questi flussi è diretto da organizzazioni criminali ma anche gruppi terroristici possono utilizzarli per fini di destabilizzazione degli stati che li ricevono. Non si tratta, sia ben inteso, di parlare d’”invasioni” o di “islamizzazione” ma più propriamente e concretamente nel mettere in atto un progetto di lunga durata che, utilizzando degli agenti inconsapevoli, crei uno stato di tensione latente, impegnando una quantità di mezzi tecnici e umani.
Nel concreto, e almeno per la seconda volta dopo gli attentati di Madrid, Al Queda riesce a condizionare la politica di una nazione occidentale, non è impossibile che la carneficina sia stata voluta. I risultati sono stati pressoché immediati: la soppressione del reato di clandestinità (peraltro assai relativo e più simbolico che reale) e l’avvio di un’azione di vigilanza nel canale di Sicilia, con l’impegno di forze aeree e navali non marginale.
E’ davvero una “guerra senza limiti” e le risposte muscolari rappresentano altrettanti boomerang.
Il pensiero militare del Clausewitz ha dominato oltre un secolo di storia. Si può dire che non vi sia pensatore occidentale, purchessia orientato, che non gli abbia reso omaggio. Stalingrado, El Alamein, Normandia sono l’applicazione della teoria della “battaglia decisiva”.
Questa saturazione che ha fatto dimenticare dell’esistenza di altre teorie militari: eppure il campanello d’allarme avrebbe dovuto suonare con Dien Bien Phu e prima ancora con la guerra civile cinese (ma per evidenza tutti credevano troppo nel comunismo).
Perciò quando, all’indomani dell’11 settembre, “Guerra senza limiti” vide la pubblicazione sembrò di trovarsi davanti a un animale strano, ma le cose non stavano proprio così. I due autori infatti, in cifre chiarissime attualizzavano un pensiero millenario che incontrava le tecnologie digitali e la finanza globalizzata. La somma algebrica di questi tre fattori dava il contenuto di “Guerra senza limiti”.
I due autori ricorrono a definizioni addirittura icastiche che costellano il libro, di cui basti una fra tutte: “E’ tuttavia difficile sentire il polso del dio della guerra. Dov’è il campo di battaglia?... Ovunque”.
Un libro che non invecchia, tutt’altro che riaprendo troviamo ricco di concetti che si sono attualizzati in questi dieci e passa anni dalla pubblicazione.
Approfondiamo il concetto di guerra, secondo i due autori esistono i seguenti tipi:
• commerciale
• finanziaria
• terroristica non tradizionale
• ecologica
• psicologica (divulgare notizie per intimidire il nemico e neutralizzarne la volontà)
• del contrabbando (gettare i mercati nel caos e attaccare l'assetto economico)
• dei mezzi di comunicazione (manipolare ciò che la gente vede e sente per orientare l'opinione pubblica)
• degli stupefacenti (ottenere rapidamente ingenti profitti illeciti disseminando il disastro in altri paesi)
• in rete (intrufolarsi in segreto e dissimulare la propria identità in un tipo di guerra dalla quale è pressoché impossibile proteggersi)
• degli standard tecnologici (creare monopoli fissando standard indipendenti)
• della menzogna (presentare un falso aspetto avente una forza reale agli occhi del nemico)
• delle risorse (depredare patrimoni saccheggiando scorte di risorse)
• degli aiuti economici (concedere apertamente favori cercando di controllare le cose in segreto)
• culturale (orientare tendenze culturali per assorbire quanti hanno punti di vista diversi)
• del diritto internazionale (cogliere la prima opportunità per introdurre regolamenti), eccetera.

Ed al termine dell’enumerazione aggiungono:

“Ve ne sono infatti tanti altri, troppo numerosi da citare. […]
Di fronte ad una gamma pressoché infinita di alternative tra cui scegliere, perché vogliamo invischiarci in una rete che noi stessi abbiamo creato scegliendo e utilizzando mezzi di guerra limitati all'ambito della forza degli armamenti e della potenza militare? È probabile che i metodi che non si caratterizzano per l'uso della forza degli armamenti né per l'uso della potenza militare e neanche per la presenza di vittime e spargimenti di sangue siano altrettanto efficaci se non addirittura di più, per raggiungere gli obiettivi della guerra.”

Credo che prendendo questa chiave d’analisi si possa spiegare un evento come quello della recente strage di migranti poco a largo di Lampedusa.
Alcuni anni venne calcolato che il numero dei migranti si aggirava sul 4% del totale dell’umanità. Certamente la prolungata crisi finanziaria ha ridotto i flussi migratori, pur senza interromperli. Certamente il governo di questi flussi è diretto da organizzazioni criminali ma anche gruppi terroristici possono utilizzarli per fini di destabilizzazione degli stati che li ricevono. Non si tratta, sia ben inteso, di parlare d’”invasioni” o di “islamizzazione” ma più propriamente e concretamente nel mettere in atto un progetto di lunga durata che, utilizzando degli agenti inconsapevoli, crei uno stato di tensione latente, impegnando una quantità di mezzi tecnici e umani.
Nel concreto, e almeno per la seconda volta dopo gli attentati di Madrid, Al Queda riesce a condizionare la politica di una nazione occidentale, non è impossibile che la carneficina sia stata voluta. I risultati sono stati pressoché immediati: la soppressione del reato di clandestinità (peraltro assai relativo e più simbolico che reale) e l’avvio di un’azione di vigilanza nel canale di Sicilia, con l’impegno di forze aeree e navali non marginale.
E’ davvero una “guerra senza limiti” e le risposte muscolari rappresentano altrettanti boomerang.

Fonte: Guerra senza limiti l’arte della guerra asimmetrica tra terrorismo e globalizzazione
           AUTORE: Quiao Liang, Wang Xiangsui
Conclusioni: Roberto Stocchetti