venerdì 18 luglio 2014

Che cosa (non) sanno della guerra ucraina in Italia?

Che cosa sta accadendo oggi in Ucraina? Perché continuano ad essere uccisi i giornalisti in questo conflitto? E in Europa che cosa sanno di questa guerra fratricida che continua a togliere la vita ai civili nella parte orientale del Paese per mano dell’esercito ucraino e di forze irregolari? Perché per esempio in Italia non si è più detto nulla dei funerali del giornalista italiano ucciso Andrea Rocchelli e non si tratta più di Ucraina?

Che cosa (non) sanno della guerra ucraina in Italia?

Che cosa sanno di questa guerra in Europa, e in particolare in Italia? Ha risposto a questa domanda Giulietto Chiesa, fondatore dell’associazione “Alternativa” e di PandoraTv. alla videoconferenza tra Roma e Mosca, organizzata da “Rossiya Segodnya” il 16 luglio.

- In realtà gli italiani non sanno quasi nulla. La stampa e la comunicazione italiana non hanno mai avuto nella mia storia di giornalista una tale attitudine alla menzogna e all’oscuramento dei fatti. Mai visto un atteggiamento simile, nemmeno ai tempi della guerra fredda! In realtà negli ultimi 25 giorni l’Ucraina è praticamente sparita dalle pagine dei giornali e dalle televisioni. Perché questo silenzio? Semplicemente è il silenzio di chi ha la coscienza sporca. Tutta la storia dell’Euromaidan è stata raccontata in un modo scandaloso, attraverso una serie di trucchi, secondo cui le persone in piazza erano il popolo ucraino, invece sappiamo che si trattava di una sua parte. Si è detto che si trattava di dimostranti pacifici, mentre si vedeva l’opposto. Tutti i telegiornali italiani non hanno mostrato le immagini di euromaidan, che ha visto il pubblico russo. L’episodio più scandaloso a mio avviso di collettiva censura è la tragedia di Odessa. Al pubblico italiano questo caso non è stato né spiegato né mostrato. Noi abbiamo una gigantesca quantità di dati e fotografie di fonte russa, le quali dimostrano che si è trattato di un vero e proprio assassinio di massa, le persone venivano uccise una ad una. Sono state sparate in faccia, bruciate in modo selettivo, perché non si muore in un incendio bruciando testa e mani di una persona e lasciando intatti i pantaloni e le scarpe. Dentro l’edificio della casa dei sindacati c’è stata una mattanza organizzata da un gruppo di assassini, inviati là dentro per uccidere. Nelle immagini si vedono simboli del “settore destro”che spara dall’esterno. Ma nessun italiano ha potuto vedere nei media queste immagini.

Ebbene, la situazione in Ucraina Orientale si aggrava di giorno in giorno. Il numero dei profughi che cercano riparo dalla guerra in Russia cresce continuamente, secondo i dati del servizio ufficiale migratorio gli ucraini a chiedere la cittadinanza russa sarebbero più di 130 mila.

Le armi, come vediamo nel conflitto ucraino, sono solo un lato di una guerra più grande, quella informatica. Tra gli ospiti in studio a Roma ha partecipato anche il giornalista Maurizio Torrealta, fondatore del programma “L’Inchiesta” sul canale Rainews24, al quale abbiamo chiesto se ha fatto o ha intenzione di fare un’inchiesta sulla guerra in Ucraina. Inoltre abbiamo proposto i contatti di testimoni diretti italiani sul posto.

-Da noi la stampa non è più libera, bisogna essere molto franchi. Nella sua grande maggioranza la stampa è connessa con il potere, e quindi scrive quello che il potere vuole. In questo caso è più difficile, perché lo stesso potere non sa che cosa vuole! Il modo più semplice è quello di tacere. Io so, perché li conosco, che decine di parlamentari e senatori del nostro Paese sono informati allo stesso modo come l’uomo della strada. Nella loro grande maggioranza non sanno che cosa sta accadendo in Ucraina, perché leggono gli stessi giornali. Le televisioni sono falsificate e quindi coloro che prendono le decisioni politiche in occidente, sono vittime della cattiva informazione. Siamo in una situazione molto seria e molto grave, perché in queste condizioni la possibilità di commettere errori è quotidiana.

Fonte: http://italian.ruvr.ru/

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