Per aver chiarezza su questa serie di evidenze basterebbe avere a disposizione i nastri radar della
Capitaneria di Porto di Kochi (Cochin) uno
dei porti più moderni e tecnologici dell'India, o quelli di una delle numerose installazioni militari prospicenti
il tratto di costa in cui avvengono i fatti, e incrociarli con i nastri radar delle navi mercantili recuperabili, con
quelli delle navi militari e con le immagini satellitari.
Si potrebbero verificare le posizioni e le rotte di tutti gli attori della complessa vicenda senza
possibilità di smentita.
Verificare gli attacchi sia alla Enrica Lexie che alla Olympic Flair e vedere dopo gli attacchi come
tutti si sono mossi e dove sono andati.
Anni fa, nel corso dell'indagine sull'avvistamento di un presunto missile da parte dei passeggeri
di un aereo civile in volo sull'Adriatico, chiesi di acquisire agli atti tutte le registrazioni dei radar militari e civili
(fino all'aereoporto di Ciampino) e dei radar delle Capitanerie di porto da Vieste ad Ancona. Il fatto era avvenuto quattro
giorni dopo l'attentato terroristico di Sharm el Shiek in cui persero la vita alcuni italiani, e l'aereo civile riportava
da Il Cairo a Bologna turisti italiani. Dovevo verificare che non ci fosse in mare, piazzata sotto l'aereovia, qualche
imbarcazione “sospetta” da cui fosse possibile lanciare un missile terra-aria di tipo spalleggiabile. E' vero che questo
tipo di missili non riescono in genere a raggiungere le quote di volo degli aerei di linea, ma alcuni ci riescono. C'era
stato tempo prima un agguato proprio di questo tipo ai danni di un aereo militare italiano G222, abbattuto con la perdita
di tutto l'equipaggio. Per cui con i tracciati radar delle Capitanerie di Porto si sono esaminate le posizioni e i movimenti
di tutte le imbarcazioni presenti in mare da Vieste ad Ancona posizionate sotto l'aereovia.
Nel “caso Ustica” è l'esame dei tracciati radar che consente di ricostruire posizioni, velocità
e direzione dei velivoli coinvolti. Ma questo non è “eccezionale”, bensì è la norma in ogni indagine che si voglia dir
tale.
Insomma, non stiamo più al tempo del Commissario Maigret. L'Italia ha fior di tecnici in grado di
contribuire molto efficacemente a una indagine come questa. Senza scambiare un 7,62 per il proiettile dell'archibugio
di Sandokan.
Ustica - ricostruzione grafica 3D delle rotte in spazio/tempo ottenute
dall'integrazione
dei data base delle stazioni radar di Roma-Ciampino (radar
Marconi,civile), Marsala (radar NATO-Nagde, militare), Torrejon
(Spagna, radar NATO-Nadge, militare), relative a: - DC9 Itavia (AJ411,
bianco, Nadge) - aereo sconosciuto (fuxia, Marconi
- aereo sconosciuto (AJ450, celeste, Nadge) - aereo simulato tre ore
dopo l'incidente (KA011, Nadge). L'integrazione nello
stesso quadro spazio/tempo di diverse stazioni radar permette di
ricostruire lo scenario completo dell'incidente e identificare
la presenza o la natura dei vari soggetti coinvolti
Fonte: https://www.facebook.com/Enrica.Lexie.maro.Latorre.Girone?hc_location=timeline
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