Da diversi anni la Francia deve fare i conti con i mussulmani fascinorosi che non perdono occasione di protestare violentemente contro presunte ingiustizie subite dalle Stato francese
Queste rivolte ormai accadono di continuo, ma la stampa ufficiale preferisce censurare
queste notizie perché mal si conciliano coi desideri dei poteri forti
di riempire l’Italia di immigrati andando contro la volontà
dell’opinione pubblica e quindi è importante mantenere il popolo nella
bieca ignoranza.
L’ultimo caso e’ avvenuto a Treppes, un sobborgo di Parigi, dove orde di islamici hanno incendiato auto, distrutto fermate di autobus ed addirittura attaccato una stazione di polizia.
Tutto è iniziato quando alcuni poliziotti
hanno fatto la multa a una donna musulmana che aveva il volto e il
corpo coperto da un tipo velo islamico particolarmente proibitivo; in
Francia le donne non possono portare il velo integrale nei luoghi
pubblici e chi viola questa legge rischia una multa.
Il marito e’ stato arrestato dopo
aver protestato contro i poliziotti ed averli minacciati e questo ha
provocato la rivolta, che è continuata per due giorni. Al momento la
situazione sembra sotto controllo, ma quanto sta succedendo in Francia
dimostra, ancora una volta, come l’Islam sia incompatibile con lo stile
di vita occidentale e come i musulmani piuttosto che accettare di
adattarsi alla società francese preferiscano protestare.
Ma ecco il piano della Kyenge
“La priorità è l’integrazione intesa anche come ringiovanimento demografico dell’Italia”.
Così ha detto ieri il ministro Kyenge a latere della solita conferenza sull’immigrazione e ha svelato dettagliatamente il suo piano che, molto presto, passerà al vaglio del governo.
Così ha detto ieri il ministro Kyenge a latere della solita conferenza sull’immigrazione e ha svelato dettagliatamente il suo piano che, molto presto, passerà al vaglio del governo.
“Il reato di ingresso clandestino e di soggiorno illegaledovrebbe
essere presto abolito in sede di revisione del Testo Unico
sull’immigrazione da parte dei ministeri dell’Interno e della Giustizia e
dal Parlamento”.
Per il ministro, inoltre “il trattenimento delle persone da
espellere nei Centri di Identificazione dovrebbe rappresentare solo
l’estrema ratio e comunque- secondo lei- 18 mesi sono un periodo
eccessivamente lungo”
“La questione immigrazione- ha concluso- rappresenta un nodo di estremo rilievo, un fenomeno che non può essere governato fra individualismi ed egoismi politici”.
Tradotto: l’Italia è da considerarsi un paese di vecchi e per ringiovanirla occorrono
altri milioni di immigrati, che però con le leggi vigenti
faticherebbero ad entrare. Per la sostituzione rapida del vecchio col
nuovo (il ringiovanimento) occorre aprire le frontiere a tutti. Chi
critica è un egoista razzista da mettere al bando.
Se è così, si chiama rimpiazzo demografico: lo ha usato Stalin,lo usano i cinesi in Tibet, ne abbiamo visto gli effetti in Ruanda. Adesso è il turno dell’Italia.
Fonti:
http://www.mattinonline.ch/kyenge-choc-ringiovaniamo-litalia-rimpiazzando-i-vecchi-con-giovani-clandestini/
http://elzeviro.net/
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