E’ dal 18
febbraio 2012 che mi occupo insieme a moltissimi cari amici della vicenda di
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone
e, senza falsa modestia, mi permetto di affermare con una certa assiduità.
Pochi i risultati oggettivi ottenuti in quanto
gli interlocutori principali, Istituzioni Internazionali, rappresentanti
istituzionali e politici italiani, sono tessere di un “muro di gomma”
difficilmente penetrabile, di ottima fattura e tale da rimbalzare qualsiasi
cosa vi impatti !
Da qualche
giorno, invece, improvvisamente si è scatenata una “guerra mediatica” che forse
dimostra che qualche successo lo abbiamo ottenuto.
Qualcuno è,
infatti, sicuramente preoccupato della nostra azione e per agirarla ha avviato una controinformazione per via Web
e non solo, cercando di innescare dubbi ed incertezze sulle responsabilità di
Massimiliano e Salvatore. Qualcosa di
accettabile sul piano concettuale se fosse improntato a moderazione espressiva,
ad educazione ed, in particolare, al rispetto della persona.
Ma non è così.
I detrattori dei nostri marò o chi è impegnato perché la vicenda rimanga sempre
più confusa forse per difendere persone od interessi che potrebbero rappresentare
serio imbarazzo qualora il “vaso di pandora” fosse improvvisamente scoperchiato,
offendono la dignità dell’uomo. Ricorrono
a parole, aggettivazioni, esplicitazioni di concetti, assolutamente offensivi
della persona e tali da colpire anche e soprattutto le famiglie dei nostri
militari.
Non è un
giudizio esagerato il mio. Per dimostrarlo propongo il link di questi gruppi
improvvisamente apparsi si FB, https://www.facebook.com/groups/241715115959453/
e https://www.facebook.com/pages/I-2-Marò-Fuggitivi-e-Vigliacchi/426774004071743.
Questo ultimo, dopo le nostre segnalazioni, sembra essere stato per ora
depennato.
Oggi è accaduto qualcosa di nuovo
che mi rende felice. Sono stato infatti
avvertito da molti amici di FB ed altri che qualcuno ha aperto un account
“flash” a nome “Fernando
Termentini” senza immagine, che compare e scompare sulle bacheche con parole ingiuriose nei confronti
dei due Marò e, peggio, invitando a mio nome a cliccare “mi piace” sulle pagine
di cui sopra o su altre simili.
La mia soddisfazione non deriva
né da autolesionismo né tantomeno
da masochismo. Piuttosto dalla
convinzione che i mie sforzi, I NOSTRI SFORZI, stanno raggiungendo risultati. Quello
che sta avvenendo dimostra, infatti, che abbiamo colto al segno, stiamo
suscitando preoccupazione in chi vuol mantenere la vicenda coperta da una nube
di incertezza per scopi ancora non chiari, forse solo per proteggere se stesso.
Costui o coloro sono comunque
pusillanimi che dimostrano la propria pochezza nell’anonimato e sfruttano la buona
fede degli altri. Un comportamento che se consigliato da convinzioni politiche evidenzia
la pochezza dei contenuti delle stesse e la malafede in chi tenta di portarle
avanti.
Se invece suggerito da procedure
di contromisure di qualsiasi natura, evidenzia pressapochismo, immaturità e
mancanza di professionalità nello gestire un problema importantissimo e che più
di altro aiuta a comprendere perché i
due Fucilieri di Marina sono ancora in ostaggio dell’India.
Chi vuole continui pure su questa
strada, almeno a me non intimorisce, anzi mi invita ad essere ancora più
incisivo, lo invito solo di lasciare in pace Massimiliano Latorre e Salvatore Girone e
le loro famiglie.
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