“Gli spazi balcanici contengono più storia di
quanta ne possano consumare”.
Winston Churchill
L’odio etnico spessissimo non è causa scatenante della
guerra ma grimaldello artificiale: l’odio sommerso non
esplode mai per combustione spontanea ma solo se c’è
qualcuno che decide di servirsene: e questo è
particolarmente vero per i conflitti scoppiati negli anni
Novanta del secolo scorso: nella ex Jugoslavia, in
Cecenia, in Ruanda.
In particolare, nella ex Jugoslavia, Milosevic ha
riesumato brutti ricordi storici, sfruttato le diversità
linguistiche, religiose e culturali, utilizzato le tensioni
economiche e sociali, le differenze fra città e campagna,
fra autoctoni e nuovi immigrati: l’odio etnico è stato
pertanto uno strumento non la causa della guerra.
Le cause
- 4 popoli(croati, serbi, bosgnacchi, albanesi) appartenuti n
ei secoli
a nazioni diverse con religioni, lingue, tradizioni
culturali diverse
-Livello di sviluppo economico assai diverso
(Slovenia e Croaziale repubbliche più ricche, industrializzate
e occidentali; Kosovo,Bosnia, Macedonia le più povere)
-Inflazione e crisi economicanegli anni Ottanta: nel 1980 il debito
estero era di 20 miliardi di dollari; nel 1985 l’inflazione salì
al 50% e dall’’86 superò il 100%; il livello di vita si abbassa notevolmente
Due mondi diversi all’interno di ciascuna repubblica: città e
campagna/montagna; borghesia e contadini/operai inurbati
-Paralisi degli organi politici del sistema federale: le repubbliche
diventano sempre più autonome
- Manipolazione della verità storica e propaganda di antichi odi
- Diverse sono dunque le motivazioni che stanno alla base dei
conflitti: il nazionalismo imperante nelle diverse repubbliche a
cavallo fra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta
(in particolare in Serbia e Croazia, ma in misura minore anche in
Slovenia, un Paese storicamente e tradizionalmente legato alla
Mitteleuropa, che considerava la sua vera "patria" culturale, e
nelle altre regioni della Federazione). Tuttavia non vanno
dimenticate anche pesanti motivazioni economiche, interessi e
ambizioni personali dei leader politici coinvolti elacontrapposizione
spesso frontale fra le popolazione delle fasce urbane e le genti
delle aree rurali e montane.
- Nel 1990-91 Slovenia e Croazia, più sviluppateeconomicamente,
decisero di separarsi dalla federazione. Ciò diede inizio a sanguinose
guerre con la Serbia, che invece sognava di ricostituire la Grande
Serbia e che si spinse ad effettuare in Bosnia una vera e propria
pulizia etnica delle minoranze sgradite (vedi Srebrenica).
- La lotta fra gruppi etnici è poi riesplosa in Kosovo e in Macedonia,
dove gli albanesi si sono ribellati ai governi centrali.Nel Kosovo
(oggi amministrato dall’ONU) è stato necessario un intervento
militare internazionale contro la Serbia (1999), mentre in Macedonia
il conflitto ha avuto una soluzione politica.
Fonte: www.israt.it/ebooks_download/dida000033.pdf
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