Narendra Modi accolto come un vero trionfatore a New Delhi, dove il leader della destra e futuro premier indiano è giunto proveniente dal Gujarat. Sempre nella Capitale ha lasciato invece il suo posto da premier Manmohan Singh, rappresentante del Partito del Congresso sconfitto alle elezioni politiche, rassegnando le dimissioni nelle mani del presidente dell'Unione, Pranab Mukherjee. E ora, per quanto riguarda l’Italia, cresce l’attesa per i possibili sviluppi, sull’onda del cambio al vertice del Paese, della vicenda di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, i due marò detenuti in India da oltre due anni. Sul loro caso il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, in visita a New York ha ottenuto l’impegno personale del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon.
Narendra Modi a New DelhiMigliaia di sostenitori con bandiere color zafferano e simboli del partito del Bharatiya Janata Party (Bjp) hanno accolto Modi all’aeroporto delle Capitale, pronti a portarlo in corteo dallo scalo aereo fino alla sede del partito in Ashoka road, nel centro della parte moderna di New Delhi, per celebrarne la vittoria elettorale. Modi, salito su una jeep e sporgendosi dal finestrino, ha mostrato il dito indice e il medio della mano in segno di vittoria. La folla di sostenitori, in completo delirio, lo ha osannato con slogan e con il lancio di petali.
Tappa successiva del suo viaggio da vincitore Varanasi, la città sacra dell'Uttar Pradesh dove è stato eletto, per una cerimonia religiosa su fiume Gange.
Tappa successiva del suo viaggio da vincitore Varanasi, la città sacra dell'Uttar Pradesh dove è stato eletto, per una cerimonia religiosa su fiume Gange.
Le dimissioni di SinghIl premier del governo uscente guidato dal partito del Congresso, Manmohan Singh, ha rassegnato le sue dimissioni nelle mani del Capo dello Stato, Pranab Mukherjee, che gli ha chiesto di gestire gli affari correnti fino all'assunzione, mercoledì, del nuovo premier Narendra Modi del Bjp. Prima di mettere fine alla sua decennale esperienza di premier, Singh ha riunito per l'ultima volta il Consiglio dei ministri che ha approvato un documento di rallegramenti per "l'efficace lavoro" da lui svolto in questi anni. In precedenza il premier uscente si era rivolto agli indiani attraverso un messaggio televisivo in cui ha "augurato al governo entrante ogni successo". Negli ultimi dieci anni, ha sottolineato, "come Paese abbiamo assistito a molti successi e risultati di cui dobbiamo essere fieri. Oggi l'India è una Nazione di gran lunga più forte in ogni aspetto di quello che era un decennio fa". Comunque, ha concluso Singh "c'è ancora un vasto potenziale di sviluppo latente nel nostro Paese e dobbiamo lavorare sodo tutti insieme per materializzarlo".
La vicenda dei marò“Ban Ki-moon ha garantito il suo impegno personale nella vicenda dei due marò”. Così il ministro degli Esteri Federica Mogherini parlando con i giornalisti dopo l'incontro con il segretario generale dell'Onu a New York. "Ban ki-moon condivide la grande preoccupazione - ha aggiunto il ministro - sia perché c'è una disputa tra due Paesi come Italia e India, sia per le conseguenze che il caso può avere sulla lotta alla pirateria".
Sulla vicenda sono intervenute anche le mogli dei due fucilieri di Marina. "Vista la conclusione della campagna elettorale in India, speriamo che il nuovo governo collabori e trovi una soluzione con l'Italia", detto la moglie di Salvatore Girone, Vania Ardito, in una conferenza stampa con la compagna di Massimiliano Latorre, Paola Moschetti, ribadendo che "ci batteremo affinché l processo in India non ci sia". La speranza dell’Ardito è che la richiesta dell'arbitrato abbia “avere tempi brevi". A tal proposito la moglie di Girone ha aggiundo: "I rapporti col governo Renzi sono continui e costanti", sottolineando però "siamo reduci da problemi con i precedenti governi, abbiamo fiducia ma monitoreremo con costanza".
Fonte: http://www.grr.rai.it/
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