Amici,
ecco quando mi sono sentito di dire oggi all'evento “I nostri Marò
2012-2013. Odissea in India” organizzato a Roma oggi.. "Sono grato a
Ignazio La Russa e a Giorgia Meloni per avermi chiesto di partecipare a
questo incontro con Voi. Trovo surreale essere qui oggi a parlare di
una vicenda pienamente risolta l'11marzo scorso: PIENAMENTE RISOLTA nel
completo rispetto della legalita' internazionale;nella tutela della
credibilita' e interesse nazionali; nella difesa degli uomini delle
nostre Forze Armate che operano all'estero, e dei nostri valorosi Marò,
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. A loro va il nostro assoluto
sostegno,la nostra solidarietà, la nostra ammirazione. Ed è tutto
surreale quanto avvenuto dopo quell'11 marzo: la giravolta di alcuni
Mnistri del Governo Monti che "si sono presi paura" per alcune
scontatissime dichiarazioni indiane, e perfino per un gesto sconsiderato
verso il nostro Ambasciatore, che le autorità di New Delhi avevano
fatto suscitando riprovazione in moltissime capitali internazionali. New
Delhi era stata messa alle strette dalla chiarezza e dal sostegno
ricevuto dalla nostra decisione di tenere i Marò in Italia e di aprire
una controversia internazionale con l'India, per fondate ragioni
giuridiche sopravvenute ed emerse DOPO il noto Affidavit che ne
garantiva il rientro. La posizione dell'Italia era chiarissima. Volevamo
una soluzione basata sul Diritto Internazionale, ovvero sui Trattati
ratificati da Italia e India. Volevamo l'Arbitrato obbligatorio, che,
notate bene, avrebbe portato a una decisione entro lo SCORSO MAGGIO. E
QUESTA E' LA SOLUZIONE ANCORA POSSIBILE CHE I MIGLIORI GIURISTI NON SI
STANCANO DI AVANZARE. Non volevamo invece, e lo ritengo tutt'ora
assurdo, una soluzione basata sul "diritto interno" indiano, come voleva
e vuole l'India. Persino la più alta autorita' dell'ONU - e Dio sa
quanto tutto il mondo politico si sbraccia per invocare ogni secondo
l'ONU - persino il Segretario Generale Ban Ki Moon ha ripetuto
continuamente che la questione dei Marò "...deve essere risolta secondo
il Diritto Internazionale", con ciò sconfessando la tesi indiana, che
prevede che sia la loro legge che deve essere esclusivamente applicata.
Ed è infine surreale che abbiamo perso altri sei mesi, che abbiamo
accettato supinamente tribunali speciali, indagini antiterrorismo (!) e
giochi di ogni genere e tipo a danno della nostra dignità nazionale e
dei nostri militari solo perché c'é ancora qualcuno che pensa che
abbandonando i nostri diritti di Stato sovrano, e lasciandoli gestire
all'India questo ci possa comportare (improbabili) vantaggi economici,
che invece rischiano persino di risultarne danneggiati, perchè la
debolezza, l'incoerenza e la viltà non pagano mai nelle relazioni
internazionali: né in quelle politiche, né in
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