Ma c'è qualcosa che si vuole
nascondere dietro la vicenda dei due Fucilieri del San Marco in
"ostaggio" in India da 2 anni? suppongo di si!
In merito a tale supposizione desidero inserire un significativo commento dell'Ambasciatore Giulio Terzi tratto dal suo profilo Facebook
BASTA PERDITE DI TEMPO E MEZZE PAROLE….le circostanze e l'urgenza non lo permettono più!
CASO MARO': TERZI, ERRORE MONTI SU ISTIGAZIONE PASSERA RIMANDARLI IN INDIA
Roma, 10 feb - Se oggi i nostri maro'
si trovano in questa situazione, la colpa e' del governo Monti. Parola
dell'ex Ministro degli Esteri, Giulio Terzi di Sant'Agata, che in una
conferenza stampa alla Camera dei Deputati accusa: ''Questa vicenda e' frutto di un vergognoso errore di Monti su istigazione dell'allora ministro Passera'',
che hanno rispedito i due militari italiani in India dopo che erano
rientrati in Italia.
Dimessosi dalla Farnesina in segno di protesta con
le decisioni di Monti, Terzi risponde cosi' quando gli chiedono per
quale motivo allora il governo italiano abbandono' la procedura di un
arbitrato internazionale, che in un primo momento era stato annunciato e
avviato: ''Non so perche' fu abbandonata la strada
dell'arbitrato, posso dirvi però che le motivazioni che mi vennero
vibratamente rappresentate da Monti e Passera per ribaltare la decisione
di trattenere i Maro' in Italia erano fondate su motivazioni di natura
economica, per i danni che avrebbero eventualmente potuto subire le
nostre imprese dalle reazioni indiane''.
Terzi sottolinea: ''La
procedura di arbitrato internazionale era stata annunciata l'11 marzo, e
avviata, poi io mi ero ormai dimesso, ed è stata inspiegabilmente
lasciata cadere. Ci si e' affidati interamente agli indiani e questa
decisione e' stata confermata dal Governo Letta. Non vedo ancora nessuna
discontinuita' nella linea adottata dall'attuale esecutivo'', ha poi sottolineato Terzi, secondo cui l'India su questa vicenda sta facendo "il gioco dell'oca con dadi truccati". (Giulio Terzi)
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Ora per i due "marò, con colpevole ritardo, si stanno muovendo un
po' tutti i politici del nostro Paese e anche quegli esteri. Ha parlato
pure il premier Enrico letta attraverso un tweet dicendo: "inaccettabile
l'imputazione proposta da autoritá indiane. Uso del concetto di terrorismo da
rifiutare in toto. Italia e Ue reagiranno".
Non è mancato neppure l'intervento del Presidente Napolitano che in una nota del
Quirinale (31.01.2014), al termine di un incontro tra Napolitano e i
parlamentari che hanno fatto visita ai due fucilieri di Marina a New
Delhi, fa sapere che il capo dello Stato "ha condiviso l’impegno" del governo "a
dare il massimo rilievo politico internazionale a una vicenda gestita
finora dalle autorità indiane in modi contraddittori e sconcertanti".
Una internazionalizzazione della crisi sui cui Napolitano si batterà in
prima persona, intensificando i contatti con i capi di Stato amici.
Quindi secondo le parole dell'Ambasciatore Terzi risaltano i nomi di Mario Monti e di Corrado Passera, ma probabilmente non saranno stati i soli a volere rispedire in India Latorre e Girone. Mi chiedo se, nel decidere questa nefandezza, è stato consultato o almeno informato il nostro Capo di Stato Giorgio Napolitano.
Fonte:http://espresso.repubblica.it/palazzo/2014/02/10/news/india-italia-nell-impasse- sui-maro-dietro-l-incertezza-gli-interessi-economici-1.152423
http://tentor-maurizio.blogspot.it/
India, Italia nell'impasse sui marò per via degli interessi economici
Sul sito
dell'ambasciata italiana a New Delhi c'è un documento che celebra la
crescita degli scambi commerciali tra i due paesi. E che spiega, molto
più delle dichiarazioni di indignazione di Letta e Bonino
sull'imputazione di terrorismo, perché in realtà il nostro governo resta
nel guado rispetto alla vicenda di Latorre e Girone
“L’India
rappresenta oggi un mercato dalle straordinarie potenzialità, forse
unico, a livello globale”. Se la vicenda dei due marò Latorre e Girone è
delicata e costellata di passaggi complicati, brilla per chiarezza –
appena a latere della controversia giuridica - ciò che compare sul sito
dell’ambasciata italiana a New Delhi, rimasto online anche adesso che la
Suprema corte indiana ipotizza l’accusa di terrorismo (sulla base della
legge antipirateria) contro i due fucilieri, e il premier Letta
protesta, e il ministro Bonino non esclude il ricorso all’Onu e Tajani
invoca il ricorso alla Ue.
Illuminanti
excursus sulle relazioni economiche tra i due paesi, nella sezione
apposita: “Negli ultimi 20 anni, dal 1991 al 2011, l’interscambio
commerciale Italia-India è cresciuto di 12 volte, passando dal 708
milioni di euro a 8,5 miliardi di Euro” si legge ancora nell’outlook. “Nell’anno
2011 (fonte ISTAT) l’interscambio complessivo è aumentato del 18,2%
confermando l’Italia quale 4° partner commerciale dell’India tra i Paesi
UE, dopo Germania, Belgio e Gran Bretagna”. E ancora: “I Governi dei
due Paesi si sono dati un obiettivo di 15 miliardi di Euro di
intercambio entro il 2015”; “sulla base di fonti Eurostat l'Italia ha
investito 694 milioni di Euro in India nel 2011, quasi il triplo
rispetto al 2010”. (il documento completo è qui ).
Discorso
parallelo, e in parte identico, si ritrova su infoMercatiEsteri,
piattaforma in partnership con il ministero degli Esteri. Dove si
spiega, fra l’altro, che nel 2012 l’export verso l’India valeva oltre
tre miliardi di euro (3.383,2) l’ import quasi quattro (3.752,1).
Oltre quattrocento imprese presenti in loco: dalla Fiat alla Ferrero,
dalla Piaggio alla Luxottica, Assicurazioni Generali, Bauli, e via
dicendo. La lista completa è qu i, e il colpo d’occhio vale la pena.
''Starò
con loro fino a stasera, ho trovato due persone forti e determinate a
non farsi abbattere. Siamo decisi a perseverare nelle nostre
rivendicazioni perché siamo nel giusto.'' Il ministro Mario Mauro, in
India per seguire la vicenda dei marò ribadisce: ''Episodio avvenuto in
acque internazionali, è competente l'Italia e non la giurisdizione
indiana. La legge antiterrorismo è l'unica che permette di invertire
l'onere della prova ed è per questo che viene utilizzata, ma è
palesemente infondata ed è stata negata dalla stessa Corte Suprema
indiana l'anno scorso. Nessuno nega la morte dei pescatori, ma non ci
sono prove di alcun tipo e non c'è un processo.'' Intervista al ministro
della Difesa Mario Mauro di Silvia Garroni (Qui il video)
Fonte:http://espresso.repubblica.it/palazzo/2014/02/10/news/india-italia-nell-impasse- sui-maro-dietro-l-incertezza-gli-interessi-economici-1.152423
http://tentor-maurizio.blogspot.it/
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