Durante un incontro con i giornalisti italiani a New Delhi Massimiliano Latorre e Salvatore Girone respingono l'accusa di aver ucciso i due pescatori indiani: "Siamo gente di mare come loro, siamo molto dispiaciuti"
“Ci dispiace per la perdita di due vite umane, ma non ci sentiamo assolutamente responsabili”. Il fuciliere del San Marco Salvatore Girone, parlando con i giornalisti italiani a New Delhi, respinge l’accusa di aver ucciso i due pescatori indiani il 15 febbraio 2012 e proclama l’innocenza sua e del collega Massimiliano Latorre. ”E’ un dispiacere umano – ha concluso il marò – , ma siamo innocenti”.
E
sulla possibilità che venga applicata la legge antiterrorismo, Latorre
dice: “E’ un’accusa che ci fa molto male non solo come militari, ma
anche come genitori e uomini”. “Come militare professionista italiano
che combatte la pirateria – ha aggiunto – questo mi rammarica molto”.
“Noi
siamo cresciuti in due città, Taranto e Bari, che si affacciano sul
mare – proseguono i due fucilieri della Marina – dove una delle
principali attività è la pesca: conosciamo i pescatori, siamo pescatori
noi stessi. Come militari, come uomini e padri di famiglia siamo molto
dispiaciuti per la morte dei due pescatori indiani, ma non siamo
responsabili”. Ribadendo il loro dispiacere per la morte dei due
pescatori del Kerala, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone hanno
sottolineato che “anche noi, come loro siamo uomini di mare”.
Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/mondo/
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