C'è un grosso punto interrogativo sul concorso di bellezza Miss India
Italy 2014, in programma il 23 febbraio in Puglia, terra d'origine dei
due Marò. Dopo l'articolo de Il Tempo e le reazioni che ne sono
scaturite sia nel mondo politico che nella galassia dei gruppi web che
si battono per la libertà dei fucilieri, gli organizzatori stanno
valutando la possibilità di non tenere la manifestazione a Bari.
Nella giornata di ieri, dopo i primi commenti sulla bacheca, sono state
anche temporaneamente messe off-line le pagine Facebook che
pubblicizzavano l'appuntamento. Il presentatore della serata, Antonio
Dimita, ha così spiegato la scelta: «Erano comparsi insulti e commenti
negativi da parte di sostenitori della libertà per i marò italiani.
Nelle prossime ore comunicheremo se l'evento si farà o meno». Ragioni di
opportunità politica e delicatezza verso le famiglie si sono incrociate
con la reale possibilità che le famiglie delle ventidue ragazze
iscritte al concorso potessero indurle a rinunciare alla partecipazione.
In merito all'organizzazione della sfilata, dall'ambasciata dell'India a
Roma una fonte ha fatto sapere che allo stato non era pervenuta alcuna
comunicazione del concorso di bellezza promosso nella terra d'origine
dei marò.
«No a #missindiaitaly. oltretutto a Bari, città natale di Girone. Prima
riportiamo a casa #marò poi, in caso, se ne può parlare»: questo è
stato il tweet di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia. Il
senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri, coordinatore di Forza Italia nel
capoluogo pugliese: «Spero che gli organizzatori desistano. E che il
sindaco di Bari trovi il tempo per battere un colpo su una vicenda che
aggiungerebbe dolore ai familiari e vergogna alle istituzioni».
Il popolo del web ha affrontato la querelle con passione e toni accesi:
«Via da Bari, liberate i nostri fucilieri»; «Stop senza se e senza ma».
E infine su Twitter : «Se poi qualche pazzo va lì a fare casini, con
chi se la prendono?».
Fonte: http://www.iltempo.it/
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