“Gli offrono una speranza, un sussidio per la vita, gli fanno
credere che qui c’è posto per tutti e che nella nostra terra troveranno
ciò che desiderano. Poi, come se nulla fosse, vanno a piangere dinnanzi
all’ultima tragedia. Ipocrisia della politica Italiota”
Alessandro Carolè, Daniele Carella, Ermanno Masini, Eleonora
Cantamessa, Antonia Stanghellini, Cinzia Barranca, Grazia Lepore, Laura
Venturi, Matteo Battaglia, Maria Granomelli, Ilaria Leone, Alessia
Simonetta, Alma Pegorara, i Coniugi Burgato, Elena Petruccioli, Cleofe
Nizzi, Michela Strever, Laila Mastari…
Sono solo alcuni Nomi di Mamme, Papà, Figli e Figlie di cui nessuno si ricorda più. Sono inermi e silenziose vittime dell’immigrazione incontrollata,
della tolleranza, del multiculturalismo e dell’accoglienza ad ogni
costo. Cittadini e cittadine italiani, lavoratori, persone per bene, con
i loro pregi ed i loro difetti, anziani, giovani che in alcuni casi non
erano neppure maggiorenni, studenti, connazionali qualunque che hanno
avuto la sola sfortuna di incontrare sulla loro strada un cosiddetto “migrante“.
In questa giornata di dolore ipocrita, in cui addirittura è stato proclamato lutto “nazionale” in memoria delle vittime dell’ennesimo sbarco di Clandestini, noi vogliamo invece Ricordare gli Italiani che
ci hanno lasciato, proprio a causa di uno o più stranieri. I nomi che
abbiamo voluto citare all’inizio dell’articolo, purtroppo sono solo una
minima parte, la cecità della nostra classe dirigente, troppo
interessata a cercare nuovi elettori piuttosto che guardare al bene dei
propri cittadini, ha causano migliaia di altre vittime inermi.
Ogni
giorno in Italia di immigrazione si muore, ogni giorno sono decine
le donne stuprate, sono centinaia i cittadini derubati, sono migliaia
le vittime di violenza sempre e solo per mano straniera. Se a
questa escalation di delinquenza, aggiungiamo la già massiccia
rappresentanza della malavita “locale”, certamente competitiva con
quella d’importazione, vediamo uno scenario davvero sconfortante e
pericoloso.
Gli sbarchi sulle nostre deturpate coste sono ormai cosa
quotidiana, nel solo 2013 raggiungiamo quasi le 30000 unità di Clandestini approdati.
Il richiamo è forte, la speranza di una vita nuova fatta di
parassitismo e sussidi pubblici è qualcosa che spinge e spingerà sempre
di più queste genti alla traversata del Mediterraneo. I proclami
demagogici della ministra Congolese Kyenge e
della No Global presidente della Camera Boldrini, disegnano un’Italia
che fa gola a chi la osserva d’oltre mare. Un paese senza leggi, senza
regole, dove il “migrante” viene sempreprima dell’Italiano, una
Nazione allo sbando che concede aiuti ed assistenzialismo come se
piovesse, un luogo in cui vivere la propria, altrimenti miserabile,
esistenza sopra le righe, nella consapevolezza dell’impunità e del
buonismo.
L’immagine che si vuole dare di questo paese, distorta e
vergognosa, provoca lo scempio a cui assistiamo ogni giorno. Sono
milioni gli individui che sognano di diventare i “Nuovi Italiani“e
non ditemi che sono solo di passaggio, che puntano alla Germania o ai
paesi del Nord Europa, se così fosse, con 2000 Dollari, prenderebbero un
biglietto aereo e chiederebbero di regolarizzare la loro posizione, non
un passaggio su un barcone che li renderà Clandestini e mantenuti per
sempre. Le politiche sull’immigrazione attuate dal nostro paese e
dall’Europa, sono dunque fallimentari.
Si parla tanto della Legge Bossi-Fini come
di un qualcosa di vergognoso e contro i diritti dell’umanità, ma non ci
si accorge che il problema di tale normativa è la troppa tolleranza. E’
tempo di ragionare allo stesso modo degli altri stati a forte pressione
Migratoria, pensiamo ad esempio agli USA: là si spara a vista quando
qualche Clandestino tenta di entrare illegalmente eppure nessuno parla
di Razzismo… Mi spiegate il motivo? Semplice… Negli stati normali, si
ragiona diversamente. Innanzi tutto la priorità va ai cittadini autoctoni, nel nostro caso gli Italiani,
non quelli “Nuovi” o presunti, quelli veri, di sangue.
Quando questi
ultimi stanno bene, non hanno difficoltà, campano senza problemi, hanno
lavoro e un minimo di ricchezza, quanto lo stesso stato è sano,
prosperoso e funzionante: allora si inizia a valutare l’idea di aprire
le frontiere a qualche altro individuo, che pur non appartenendo a tale
comunità, potrebbe diventarne una risorsa in più. Questi signori, badate
bene, accettano una sorta di contratto di civiltà, sono consapevoli
delle regole e delle leggi vigenti nella loro nuova casa, sanno di
essere ospiti e come tali si comporteranno, pena: l’immediata espulsione a
vita.
Questa dovrebbe essere la legge sull’immigrazione e questo
dovrebbe essere il segnale da mandare a questi popoli di disperati o
presunti tali.Diciamolo chiaramente a queste genti: l’Italia è al
collasso, non ci sono più soldi neppure per dare un coccio di pane ai
nostri anziani, non abbiamo le risorse per tenere aperti gli ospedali, i
nostri giovani non hanno lavoro e le nostre aziende chiudo, dunque
partire oggi per venire qui non ha alcun senso. Quando ci saremo
ripresi, ci faremo sentire noi, se sarete in grado di rispettare le
nostre leggi, accettare la nostra cultura ed integrarvi nella nostra
società, quando i tempi saranno migliori, forse ci sarà qualche
possibilità. Punto!
Mi sembra semplice no? Se questi genti, sono
davvero così ben disposte come ci dicono i buonisti, capiranno la
situazione e punteranno verso altri lidi, altrimenti, avremo la certezza
che le loro buone intenzioni erano solo in teoria. Dunque, in
conclusione, dico che è ora di dire basta, con fermezza e decisione.
Ritiriamo le nostre truppe dall’Afghanistan e da tutti gli altri inutili
scenari di guerra al servizio degli Americani, disponiamole al confine
marittimo all’estremo sud della Sicilia, sorvegliamo le coste e
respingiamo anche con la forza questi barconi del male, volete
scommettere che dopo qualche tentativo la smetteranno?
E se l’Europa dovesse farci la solita lavata di capo, la risposta
sarebbe semplice: se dobbiamo rientrare nel debito a favore delle vostre
banche d’affari private, l’immigrazione non possiamo più accettarla, ma
se ce lo azzerate, allora magari ci ripensiamo…
A buon intenditor… Poche parole… Italiani svegliatevi, aprite gli occhi e
smettetela di farvi pigliare per i fondelli da quei politicanti senza
palle e senza cervello. E’ arrivato il momento di ribellarci… Ma se
invece vi va bene così, se per voi i clandestini sono solo poveri
“migranti” da aiutare, allora pagate le tasse e state zitti, non
lamentatevi dell’Imu, dell’Iva, della Tares, della Service Tax, delle
bollette, dell’Irap, degli studi di settore, di equitalia, dell’agenzia
delle entrate, dell’Irpef ecc… perchè ci sarà sempre più bisogno di
risorse e statene certi: le dovrete sborsare sempre e solo voi….
Meditate Gente…
http://gek60.altervista.org/
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