Senza entrare in merito al menefreghismo totale della stragrande maggioranza degli italiani con il loro anti militarismo; senza entrare nel merito dell'incapacità sino ad ora dimostrata dalla nostra diplomazia e dal Capo delle Forze dell'Ordine Giorgio Napolitano, con la continua svendita di sovranità e credibilità in ambito internazionale; senza entrare nel merito dell'arroganza del Kerala prima e del Governo indiano poi, che stanno dettando legge internazionale su un caso che a loro non compete.... provo a immedesimarmi in una delle due famiglie pugliesi che hanno visto partire il proprio padre quasi due anni fa, per compiere il proprio lavoro e ancora stanno aspettando il loro ritorno.
A loro voglio dedicare questo mio pensiero, nella speranza che lo passano leggere e capire quanti sono gli Italiani che ammirano la loro dignità e rispettano con discrezione, il loro silenzio.
Sono stati indubbiamente 600 giorni da incubo. Posso solo immaginare quante promesse, in tutto questo tempo, abbiano ricevuto dalle autorità italiane, quante rassicurazioni, quante telefonate, visite..... Ma ancora ad oggi, solo incertezze sui tempi e sui modi del processo che ormai sembra scontato verrà svolto in India, visto che qui da noi non si conosce lo stato di Diritto Internazionale e non viene chiesto nessun Arbitrato.
Ogni sera prima di coricarmi il mio pensiero è per queste madri e questi figli, che da soli stanno vivendo questa angosciante realtà che la vita, non si sa per quale motivo, ha riservato solo per loro!!
Il fango dell'indiferenza degli italiani (la maggior parte, s'intente) della politica tutta (a parte piccoli teatrini mediatici per le proprie campagne elettorali) che non ha saputo prendere un'inizitiva ragionevole, dei vari apparati militari che a parte poche occasioni, non hanno mai solidarizzato con Massimiliano e Salvatore, del Comando della Marina Militare (dai vertici in giù) avrebbe comunque potuto dare dei segnali di disapprovazione e di dissenso!!!!
In questo clima di indifferenza sono trascorsi tutti questi giorni e le due famiglie sono state la vera dimostrazione dell'onore. Orgogliose sempre dei loro padri di famiglia, le abbiamo viste nelle varie manifestazioni che si sono svolte in alcune piazze o caserme, soprattutto pugliesi.
A loro voglio dire (anche se già lo sapranno) che esiste un'Italia diversa che stenta a farsi sentire, ma che dentro di se urla ed è a loro vicina anche solo con piccoli gesti, anche solo se si ritrova in Facebook pensando ad una nuova idea per portare l'attenzione su questa triste e drammatica vicenda. Anche se si ritrova in una manciata di persone in una piazza con un manifesto, un gazebo, dei fiocchi gialli, solo per dar voce all'indifferenza.
Di cose ne sono state organizzate tantissime e tutte dalla gente comune.... dai semplici cittadini.... non è servito a riportarli a casa ma vi assicuro che ognuno c'ha messo il proprio cuore.
Famiglia Girone e Famiglia Latorre, un caro abbraccio, da un cittadino Italiano che non smetterà mai di lottare per voi!!!!
Bravo Nicola
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