Per capire la vicenda marò, bisogna partire oltre che dalla cultura anti militarista italiana anche dal momento storico e politico in cui si trovava l'Italia nel Febbraio del 2012, dopo il golpe imposto dalla BCE e praticato per mano del nostro amato Re Giorgio.
I politicanti stavano ancora cercando di elaborare la propria condizione di sottomissione partitocratica dinnanzi al mandato dei poteri forti.
In una manciata di giorni, appurato che il Governo Berlusconi non aveva i numeri per proporre sceltere impopolari, Monti venne nominato, prima Senatore a vita (9/11/2011) e sucsuccessivamente divenne il nuovo Presidente del Consiglio (16/11/2011).
I ricatti cominciarono qualche mese prima: innalzamento dello spread (vero specchietto per le allodole) e il non acquisto da parte della BCE dei nostri Titoli di Stato. Il tutto ovviamente magistralmente orchestrato nei minimi dettagli (...). Le votazioni e il suicidio della Sovranità con le misure ''necessarie'', venivano approvate con percentuali di voto altissime, segno questo che il ricatto dei poteri forti, era andato a buon fine. Lo stesso Monti venne eletto con 556 voti favorevoli su 617.
Non per giustificare nessuno, ma conveniate con me che il politico parlamentare medio, in quei giorni, si trovava in una dimensione di perdita di ruolo e d'identità, senza alcun potere decisionale e costretto a votare qualsiasi decreto gli venisse sottoposto.... l'unica garanzia rimasta, dalla precedente sua condizione, era lo stipendio che nonostante tutto restò immutato (con la rassegnata meraviglia degli italiani).
In questo quadro palesemente superficiale, si può capire quale fosse lo stato d'animo del politico, quando i due nostri Sottoufficiali della Marina, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, vennero accusati dell'uccisione di due pescatori indiani in acque internazionali al largo delle coste indiane. Già non tutelati da una legge anti pirateria varata dal precedente Governo (La Russa/130), che non teneva conto del benchè minimo incidente di percorso, è cominciata la vera vergogna italiana. Vorrei trascurare in questo scritto, le ormai note prese di posizione e prove tecniche di forza dell'India sin dalle prime ore dell'incidente in oggeto fino ad oggi.
Quello a cui ho cercato di rilettere, più per dare a me stesso una ragionevole spiegazione della totale assenza dello Stato, che per interpretare la loro incapacità, è lo status della persona politica che siede nel Parlamento, dopo che l'Europa ha cominciato ha imporre la propria 'legge economica''. Si spiegano così, ad evento accaduto , tante cose amare che gli italiani stanno ormai cercando di metabolizzare passivamente.
Al politico frustrato non resta che sfogarsi nei programmi televisivi facendo staffetta tra una rete e l'altra, aumentando gli indici d'ascolto dei vari programmi. I temi non sono importanti anche quelli non li decidono loro. Le argometazioni vengono scelte dalle Direzioni delle varie reti televisive che, come gli altri canali d'informazione, sono gestite da persone capaci di occultare ogni traccia della vera informazione. In Parlamento il politico medio non ha alcun potere e a nulla vale la competenza di pochi, non considerati se non come una minoranza fastidiose e non conforme alle NUOVE REGOLE del Parlamento, più importanti della nostra Carta Costituzionale.
Quale soluzione trovare, visto che chi occupa i Palazzi non ha alcuna intenzione di lasciarli.
La violenza va condannata sul nacere, ma il cambio di mentalità e culturale del popolo è così utopico?
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