venerdì 30 agosto 2013

L’ex ministro Giulio Terzi “Regime siriano da bloccare anche con azione militare”

giulio terzi
“L’Italia sa con chi deve stare”. L’ex ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata segue con attenzione l’evolversi della situazione in Siria. Londra ha votato contro l’azione militare, mentre il presidente francesce Francois Hollande, in un’intervista a Le Monde, ha ribadito l’impegno transalpino all’operazione contro il regime. Gli Stati Uniti attendono la relazione degli ispettori Onu inviati a Damasco anche se un attacco sembra imminente. L’ex ministro sposa la linea della fermezza. 

“E’ un momento estremamente difficile – spiega -. Si dovrebbe far di tutto per una risposta concreta da parte dei paesi occidentali contro questo inaudito impiego di armi di distruzione di massa di un regime criminale contro la propria popolazione. C’è un’esigenza di legittimità delle misure che gli Stati prendono, soprattutto quelle di carattere militare. Ma legittimità non vuol dire solo farsi bloccare da un consiglio di sicurezza paralizzato sistematicamente dal veto dei membri permanenti. Legittimità significa riferirsi a quello che è il progresso della comunità internazionale sui temi comunitari e il diritto di proteggere le popolazioni”.

Anche con la forza? “L’intervento umanitario è da sostenere con un’azione politica e, quando necessario, anche militare”.

Come giudica le mosse del ministro Emma Bonino? “E’ una personalità di grande esperienza internazionale. Sono sicuro che il dato fondamentale sia il fatto di essere solidali con una coalizione di paesi che vogliono bloccare l’uso delle armi di distruzione di massa. Se questa coalizione si creerà, l’Italia sa dove stare. Dal Kosovo in poi il nostro paese dovrebbe continuare a muoversi in questa ottica”.

La sua esperienza politica si è conclusa in modo piuttosto burrascoso, con le dimissioni dopo il caso marò. Le piacerebbe avere una seconda chanche? “L’impegno c’è sempre, anche dopo l’uscita da questa esperienza nel complesso positiva. Io continuo a prestare grande attenzione alla politica estera, soprattutto alla grande missione di proiezione dell’Italia nel mondo attraverso i nostro connazionali, che hanno un grandissimo attaccamento al nostro paese e continuano ad affermarsi in molti campi”.

Non disdegna però anche uno sguardo a Bergamo. Molti stanno aspettando una risposta dal suo amico Franco Tentorio che deve sciogliere la riserva sulla sua ricandidatura. “Mi auguro che accetti perché è stato un quinquennio di grande importanza per la città. Tentorio ha fatto molto bene, con la garanzia di un equilibrio di bilancio e l’intraprendenza in ambiti fondamentali come la cultura. Anche il lancio di Bergamo capitale europea della cultura, comunque andrà, va a perseguire l’obbiettivo di visione di crescita e internazionalizzazione della città. L’amministrazione di Tentorio è positiva e merita di continuare”.

Fonte: http://www.bergamonews.it/

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