Fermo restando che le illazioni, le congetture, ma pure le manipolazioni e strumentalizzazioni politiche sulla vicenda dei Due Fucilieri di Marina Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, sono state all'ordine del giorno in tutti questi 975 giorni di sequestro illegale, anche oggi un'altra doccia fredda per il nostro Governo.
La notizia che il Governo indiano, al momento non è interessato a uno
scambio tra i due marò e un gruppo di 18 marinai indiani arrestati dalla
Guardia di Finanza italiana nel canale di Sicilia, sospettati di
traffico di droga, è una gran bella cosa.
La vera doccia fredda è che ieri, da New Delhi, una fonte del
governo ha fatto sapere in modo informale che «Il caso dei marò
italiani è nelle mani della giustizia indiana e
sarà condotto sulla base delle leggi indiane e il nostro governo intende
impostare le relazioni politiche con l’Italia in modo che il vostro
Paese certamente considererà giusti, amichevoli e costruttivi».
E' mancato comunque il solito ritornello del Ministro degli Esteri uscente, Federica Mogherini, con la sua solita cantilena "Pronta l'internazionalizzazione del caso". Neppure il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha detto nulla ma allo scrivente suonano ancora nelle sue orecchie le ultime parole dette ai due Fucilieri "Non sarete mai lasciati soli e tornerete con onore". Neppure il Premier Matteo Renzi ha rilasciato dichiarazioni, ma stiamo sereni che, come disse appena insediato a Palazzo Chigi, "La vicenda dei marò è la priorità del Governo".
Insomma dopo quasi tre anni, siamo sempre e solo al punto di partenza.
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