L'India sta violando ogni norma di
diritto internazionale e l'Italia, che indubbiamente - questo lo dicono
TUTTI - ha fatto numerosi errori nel condurre la vicenda dall'inizio,
deve decidersi a seguire la linea dura pretendendo presso i vari
organismi, sia giuridici che politici, che si avvii finalmente un
arbitrato internazionale e che i due marò lascino l'India, anche al
limite ospiti di uno stato terzo, in attesa della fine del giudizio.
Verrà il tempo di un’inchiesta parlamentare
che determini, con chiarezza ruoli e responsabilità di tutti, anche
eliminando – in toto o in parte se necessario – il segreto di Stato che
copre alcune riunioni del Consiglio Supremo di Difesa, come quella in
cui nel marzo del 2013 il presidente del consiglio pro tempore,
Mario Monti, decise di ribaltare la decisione del ministro dell’allora
ministro degli Esteri, Giulio Terzi, di non rimandare in India Salvatore
Girone e Massimiliano Latorre.
Verrà il tempo di capire il ruolo di Corrado Passera e di Mario Monti,
quello del presidente della Repubblica e quello degli uomini della
Procura di Roma, che non esercitarono l’azione penale obbligatoria a
Costituzione vigente.
Ma ora è tempo di AGIRE e farsi rispettare. Deve essere evidente che sotto processo non ci sono due persone, ma un Paese intero.
Occorre uno scatto di crescita di un intelligenza creativa di cui certo in Italia le menti non mancano, ma che non siedono, ormai non ci sono più dubbi, tra i banchi del Parlamento.
E per piacere qualcuno spieghi a
Domenico Rossi, Sottosegretario alla Difesa, che a Matera durante la sua partecipazione alla Festa dei Popolari d'Italia, ha ANNUNCIATO "sono pronti tutti gli Atti per l'Arbitrato Internazionale".
Siamo arrivati a 1000 giorni la finissero, lui e i
suoi colleghi, di dire stupidaggini, fatelo per il creato e le creature
basta chiacchiere prendetevi in giro tra di voi lasciate perdere i
cittadini italiani.
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