domenica 5 ottobre 2014

#Marò in India: i continui rinvii mirano ad affermare la giurisdizione indiana.

L'India sta violando ogni norma di diritto internazionale  e l'Italia, che indubbiamente - questo lo dicono TUTTI - ha fatto numerosi errori nel condurre la vicenda dall'inizio, deve decidersi a seguire la linea dura pretendendo presso i vari organismi, sia giuridici che politici, che si avvii finalmente un arbitrato internazionale e che i due  marò lascino l'India, anche al limite ospiti di uno stato terzo, in attesa della fine del giudizio.

Verrà il tempo di un’inchiesta parlamentare che determini, con chiarezza ruoli e responsabilità di tutti, anche eliminando – in toto o in parte se necessario – il segreto di Stato che copre alcune riunioni del Consiglio Supremo di Difesa, come quella in cui nel marzo del 2013 il presidente del consiglio pro tempore, Mario Monti, decise di ribaltare la decisione del ministro dell’allora ministro degli Esteri, Giulio Terzi, di non rimandare in India Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. 

Verrà il tempo di capire il ruolo di Corrado Passera e di Mario Monti, quello del presidente della Repubblica e quello degli uomini della Procura di Roma, che non esercitarono l’azione penale obbligatoria a Costituzione vigente.

Ma ora è tempo di AGIRE e farsi rispettare. Deve essere evidente che sotto processo non ci sono due persone, ma un Paese intero.

Occorre uno scatto di crescita di un intelligenza creativa di cui certo in Italia le menti non mancano, ma che non siedono, ormai non ci sono più dubbi, tra i banchi del Parlamento.

E per piacere qualcuno spieghi a Domenico Rossi, Sottosegretario alla Difesa, che a Matera durante la sua partecipazione alla Festa dei Popolari d'Italia, ha ANNUNCIATO "sono pronti tutti gli Atti per l'Arbitrato Internazionale". 

Siamo arrivati a 1000 giorni la finissero, lui e i suoi colleghi, di dire stupidaggini, fatelo per il creato e le creature basta chiacchiere prendetevi in giro tra di voi lasciate perdere i cittadini italiani.


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