domenica 14 settembre 2014

#Marò in India: Latorre abbraccia i suoi cari «Il mio pensiero è per Girone»



«Finalmente a casa», con il pensiero al commilitone Girone. L’aereo con il marò Massimiliano Latorre, decollato da New Delhi, è atterrato ieri pomeriggio nella Base della Marina Militare Italiana di Grottaglie, in provincia di Taranto. Il fuciliere del Battaglione San Marco era atteso dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e dal Capo di Stato Maggiore della Marina, Giuseppe De Giorgi. Il marò, trattenuto in India da due anni e mezzo, con accuse ingiuste e infamanti, è arrivato a casa, nella sua Taranto, un pugno di ore dopo la sentenza della Corte suprema di Delhi, che gli ha concesso quattro mesi di convalescenza dopo un’ischemia.

Massimiliano Latorre, dopo una breve visita medica, ha raggiunto l’abitazione di una sorella, nel rione Tramontone, dove è stato accolto dai familiari. Latorre è arrivato a bordo di un pullmino verde della Brigata San Marco, scortato dalle forze dell’ordine. Ringraziando il «ministro Pinotti, insieme al governo per quanto fatto», Paola Moschetti Latorre, la compagna di Massimiliano, ha detto che il marò «si è separato con disagio da Salvatore». E ancora: «Siamo sollevati per il rientro a casa di Massimiliano e speranzosi che il percorso terapeutico che ha intrapreso possa condurlo ad un pieno recupero». Paola Moschetti ha aggiunto che «Massimiliano ritiene che sulla sua guarigione inciderà anche la rapida e definitiva soluzione della controversia con l’India, che possa finalmente restituire la serenità a lui e Salvatore Girone». Anche per «questa ragione - ha proseguito - chiedo che nei prossimi mesi sia rispettato il nostro desiderio di assoluta privacy e discrezione. È tempo che Massimiliano si concentri sui suoi cari e sulla sua riabilitazione».

«Sono felicissima che sia in Italia - ha detto Giulia Latorre, figlia del fuciliere - spero che si riprenda e che stia meglio. Finalmente staremo con papà tutti insieme noi figli».

Latorre è in Italia «non perché in India non sia curato bene - aveva precisato il suo legale, Carlo Sica - ma per motivi psicologici e affettivi, per avere vicini la compagna e i figli». L’Italia ha garantito al governo indiano che tra quattro mesi il marò tornerà in India per affrontare il processo insieme a Girone. Il via libera al ritorno in patria di Latorre non ha provocato nessuna protesta in Kerala, lo stato indiano di cui erano originari i due pescatori e della cui morte sono stati accusati i marò italiani. In altre due occasioni il rientro, temporaneo, aveva suscitato sdegno e proteste da parte di chi li ritiene, senza prove o sentenza, già colpevoli. Ieri la partenza è avvenuta nella più assoluta indifferenza del partito dei «colpevolisti» indiani.

Fonte: http://www.iltempo.it/

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