«Finalmente a casa», con il pensiero al commilitone Girone. L’aereo con
il marò Massimiliano Latorre, decollato da New Delhi, è atterrato ieri
pomeriggio nella Base della Marina Militare Italiana di Grottaglie, in
provincia di Taranto. Il fuciliere del Battaglione San Marco era atteso
dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e dal Capo di Stato Maggiore
della Marina, Giuseppe De Giorgi. Il marò, trattenuto in India da due
anni e mezzo, con accuse ingiuste e infamanti, è arrivato a casa, nella
sua Taranto, un pugno di ore dopo la sentenza della Corte suprema di
Delhi, che gli ha concesso quattro mesi di convalescenza dopo
un’ischemia.
Massimiliano Latorre, dopo una breve visita medica, ha raggiunto
l’abitazione di una sorella, nel rione Tramontone, dove è stato accolto
dai familiari. Latorre è arrivato a bordo di un pullmino verde della
Brigata San Marco, scortato dalle forze dell’ordine. Ringraziando il
«ministro Pinotti, insieme al governo per quanto fatto», Paola Moschetti
Latorre, la compagna di Massimiliano, ha detto che il marò «si è
separato con disagio da Salvatore». E ancora: «Siamo sollevati per il
rientro a casa di Massimiliano e speranzosi che il percorso terapeutico
che ha intrapreso possa condurlo ad un pieno recupero». Paola Moschetti
ha aggiunto che «Massimiliano ritiene che sulla sua guarigione inciderà
anche la rapida e definitiva soluzione della controversia con l’India,
che possa finalmente restituire la serenità a lui e Salvatore Girone».
Anche per «questa ragione - ha proseguito - chiedo che nei prossimi mesi
sia rispettato il nostro desiderio di assoluta privacy e discrezione. È
tempo che Massimiliano si concentri sui suoi cari e sulla sua
riabilitazione».
«Sono felicissima che sia in Italia - ha detto Giulia Latorre, figlia
del fuciliere - spero che si riprenda e che stia meglio. Finalmente
staremo con papà tutti insieme noi figli».
Latorre è in Italia «non perché in India non sia curato bene - aveva
precisato il suo legale, Carlo Sica - ma per motivi psicologici e
affettivi, per avere vicini la compagna e i figli». L’Italia ha
garantito al governo indiano che tra quattro mesi il marò tornerà in
India per affrontare il processo insieme a Girone. Il via libera al
ritorno in patria di Latorre non ha provocato nessuna protesta in
Kerala, lo stato indiano di cui erano originari i due pescatori e della
cui morte sono stati accusati i marò italiani. In altre due occasioni il
rientro, temporaneo, aveva suscitato sdegno e proteste da parte di chi
li ritiene, senza prove o sentenza, già colpevoli. Ieri la partenza è
avvenuta nella più assoluta indifferenza del partito dei «colpevolisti»
indiani.
Fonte: http://www.iltempo.it/
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