Roma,
3 giu - Un esposto alla magistratura che ripercorre i fatti che hanno
portato i due fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore
Girone ad essere detenuti in India da oltre
2 anni. E' questa l'iniziativa annunciata in una conferenza stampa a
Montecitorio dal Generale Fernando Termentini e che verrà messa in atto
probabilmente in coincidenza con la manifestazione del
14 giugno a Roma in sostegno dei due marò. Un atto al quale "siamo
giunti ora per un motivo preciso", spiega Termentini, "perché viviamo un
momento a dir poco di 'oscurantismo', siamo all'oscuro di tutto e
andiamo avanti per illazioni".
L'iniziativa è appoggiata anche
dall'ambasciatore Giulio Terzi di Sant'Agata, ex ministro degli Esteri
all'epoca dei fatti che hanno portato al fermo dei due militari italiani
e oggi membro di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale. "Ieri è stato il
terzo 2 giugno che ha visto i due marò Latorre e Girone illecitamente
trattenuti in India - sottolinea Terzi - e il percorso internazionale
dell'azione di un arbitrato obbligatorio è stato quello affermato dal
governo come l'unica vera strada che può risolvere questo caso".
"Sono
favorevole alla presentazione di questo esposto - dice l'ex ministro -
così come alla proposta portata avanti da FdI di istituire una
commissione parlamentare d'inchiesta sulla vicenda", perché "non sono
tra quelli che pensano che le cortine fumogene giovino alla situazione
dei due militari italiani".
"La nostra iniziativa - spiega il generale Termentini - consiste in un
esposto alla magistratura affinché venga fatta chiarezza sulle
responsabilità iniziali, in corso d'opera e attuali sul fatto che ancora
il problema dei due marò non si sia risolto e rimangano ostaggio di uno
Stato terzo sottoposti a un giudizio indebito". Secondo Termentini "è
venuto il momento per lo stato di diritto di riguadagnare qualche punto"
e questo "non vuol dire affermare che sono innocenti, ma gli deve
essere riconosciuta l'indennità funzionale e hanno diritto di essere
giudicati dal loro giudice naturale, che è quello italiano".
"Durante questi due anni - ribadisce Terzi - c'è sempre stato un forte
dialogo con le autorità indiane che purtroppo non ha portato l'unico
esito soddisfacente che è quello di restituire i due marò al loro
giudice naturale. Continuiamo a chiederci perché alla politica degli
annunci non faccia seguito quella dei fatti e l'atteggiamento continui
ad essere assolutamente interlocutorio".
"Non mi risulta infatti -
sottolinea il presidente FdI Ignazio La Russa, arrivato in conferenza
stampa a testimoniare la sua "vicinanza" all'iniziativa - che nonostante
gli annunci del governo Renzi sia stata ancora avviata la procedura per
l'arbitrato internazionale".
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