venerdì 2 gennaio 2015

L'addio di Re Giorgio.



"Dalla crisi deve, e può uscire, un'Italia più giusta. Facciamo della crisi un'occasione per impegnarci a ridurre le sempre più acute disparità che si sono determinate nei redditi e nelle condizioni di vita". Giorgio Napolitano

Una vita data alla politica, guadagnando soldi dei contribuenti per i vari incarichi che si sono susseguiti arrivando al culmine della propria carriera avendo un migliaio di dipendenti ovviamente remunerati sempre dai contribuenti, portando avanti le proprie idee e convinzioni, non é la prerogativa per essere apprezzati da tutti e neppure la conferma che le azioni svolte e le decisioni prese su milioni di persone, sono state quelle giuste.

Una persona stanca e provata ieri sera ha parlato, penso a reti unificate, ad alcuni cittadini italiani e da quello che si apprende dalle varie Ansa del primo giorno di questo 2015, questo signore anzianissimo ha giustificato in pochi minuti, i ricatti che ha messo in atto nelle ultime legislature che egli stesso ha istituito dopo aver tolto l'incarico ad un'altra anziana persona (l'ultima eletta con regolari elezioni) Silvio Berlusconi.

Si sono susseguiti da quel giorno ben tre Governi del Presidente che attraverso strategie programmate e pensate hanno trasformato parte delle entrate dello Stato Italiano in entrate dell'UE e della BCE.
Altro che il Presidente della Repubblica Italiana non ha poteri..... di questo che lo scrivente considera un fallimento, egli é sicuramente il mandante.

Non avendo mai provato a "tirare la cinghia" o a cercare di tenere a galla un azienda, é l'ultima persona che deve dire al popolo che "non bisogna mollare". Questa é stata l'offesa piú grande regalata agli italiani, populisti o devoti che siano.

Buon riposo anzianissimo Presidente era già meritato parecchi anni fa. Non la ringrazieró per i suoi "sacrifici" anche per aver prolungato la sua permanenza al Quirinale, anche se come qualcuno disse che "la sua presenza era indispensabile". Buona vita a lei e a sua moglie..... 

Un'ultima cosa la ringrazio per non essersi sporcato le mani parlando nel suo ultimo discorso presidenziale, dei Due Fucilieri di Marina, quelli che in tre anni hanno subito primo fra tutti il suo "sconcertante" silenzio. La coerenza é stata il filo conduttore della sua vita politica, non poteva essere diversamente.
 
Un Cittadino Italiano, o forse come lei mi definirebbe..... un populista.

Nicola Marenzi

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