Forse non tutti sanno che i
mezzi d'informazione, hanno un potere più forte di quello politico, rappresentano l'ago della
bilancia sul modo di pensare. Del resto sappiamo benissimo che il cosi detto
"quarto potere" (economico) rappresenta i maggiori rischi principali
per la democrazia. Gli usi impropri di questo potere sono costituiti dal
controllo politico dei mezzi di informazione e dall'accentramento di essi nelle
mani di un ristretto gruppo di persone. L’informazione è potere.
I media sono un elemento completamente integrato nella struttura di potere di uno stato. Nella sua applicazione pratica, i media sono più importanti di un esercito. L’uso della forza comporta degli svantaggi, mentre la propaganda e le pubbliche relazioni tendono a disturbare meno il normale flusso di un business.
L’obiettivo primario dei media è quello di dare forma alla pubblica opinione in un modo che supporti l’agenda del potere. Ma la TV indipendente ed Internet rappresentano la più grande minaccia a questo processo. Entrambi forniscono fonti divergenti di informazione che superano il processo di filtro tradizionale operato dai media business-friendly.
L’obiettivo ultimo di ogni sistema di informazione integrato al potere è quello di avere un controllo completo del ciclo delle notizie in modo che gli eventi siano disposti per servire gli interessi delle aziende e delle corporazioni. Il pubblico non deve comprendere la stretta relazione tra stato ed industria.
Per raggiungere tutto questo i media devono apparire come indipendenti e parlare con voci differenti, quando in realtà, semplicemente ri-dicono la stessa cosa esaltandone vantaggi diversi.
La democrazia è impossibile dove l’informazione viene controllata da poche corporazioni potenti che raccontano storie ad uso e consumo dei propri interessi. Ci deve essere un accesso senza restrizioni ai fatti di cui abbiamo bisogno per prendere decisioni informate su questioni che influenzano le nostre vite e il futuro della nazione.
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