Il senatore da poco espulso dal Movimento 5 Stelle, torna sul caso dei due fucilieri ancora imprigionati in India: dobbiamo dare un segnale forte.
«Durante l'incontro tenutosi la settimana scorsa alla Camera, tra Commissioni congiunte affari esteri e difesa dei due rami del Parlamento, a cui hanno partecipato le mogli dei due fucilieri. Non so voi, ma io ero in imbarazzo e provavo un senso di impotenza nel non riuscire a dare una risposta a quelle due donne che non sanno spiegare ai propri figli quando i loro padri torneranno a casa. Lo vogliamo dare un segnale?».
Così Lorenzo Battista segretario della commissione Difesa del Senato intervenendo sulla situazione dei due Marò dopo il suo appello in Senato fatto giovedì scorso durante l'approvazione del decreto missioni. «Prima di essere eletto in Senato - fa presente il sen. Battista - avevo un contratto con Confitarma. Conosco, quindi, benissimo il problema dei trasporti marittimi e so benissimo che ci sono merci per un valore di miliardi e miliardi che ogni giorno passano per il canale di Suez e per il Golfo indiano dirette in Europa. Ma questo non mi impedisce di dare un segnale a due fucilieri che aspettano da due anni un capo di imputazione».
E tornando ancora sulle missioni antipirateria afferma: «l'unico segnale che possiamo dare adesso è ritirare tutti i militari dalle missioni antipirateria. Poi magari qualcuno riuscirà anche a fare qualcosa di più e di concreto, oltre a manifestare la propria preoccupazione. Andando in giro per strada - conclude - ci si rende conto che tutti sono preoccupati per i nostri fucilieri».
Così Lorenzo Battista segretario della commissione Difesa del Senato intervenendo sulla situazione dei due Marò dopo il suo appello in Senato fatto giovedì scorso durante l'approvazione del decreto missioni. «Prima di essere eletto in Senato - fa presente il sen. Battista - avevo un contratto con Confitarma. Conosco, quindi, benissimo il problema dei trasporti marittimi e so benissimo che ci sono merci per un valore di miliardi e miliardi che ogni giorno passano per il canale di Suez e per il Golfo indiano dirette in Europa. Ma questo non mi impedisce di dare un segnale a due fucilieri che aspettano da due anni un capo di imputazione».
E tornando ancora sulle missioni antipirateria afferma: «l'unico segnale che possiamo dare adesso è ritirare tutti i militari dalle missioni antipirateria. Poi magari qualcuno riuscirà anche a fare qualcosa di più e di concreto, oltre a manifestare la propria preoccupazione. Andando in giro per strada - conclude - ci si rende conto che tutti sono preoccupati per i nostri fucilieri».
Fonte: http://www.globalist.it/
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