domenica 14 dicembre 2014

Marò in India: Uno scritto per i colpevolisti a tutti i costi.








Sono francamente stufo di leggere certi commenti ogni volta che si mette un post sui nostri due fucilieri di marina, alcuni individui che non esito a definire schifosi, si scagliano in modo del tutto acritico e frutto dell'indottrinamento comunista, chiamandoli assassini. 

Sino ad oggi non ho mai voluto addentrarmi sulla questione "colpevoli o innocenti" per il semplice motivo che non è questo il punto, la materia del contendere riguarda la giurisdizione, la sovranità Italiana ed i trattati internazionali, in buona sostanza a chi spettasse giudicare, il che non significa affatto assolvere a priori. A questo si aggiunge il fatto che quando per ben due volte i nostri Militari sono stati rimandati in India, estradandoli di fatto, si è violata la nostra Costituzione e le Leggi vigenti nel nostro Paese in materia di estradizione verso Paesi dove sia vigente la pena di morte, il nostro ordinamento giuridico esclude questa possibilità in modo tassativo. 

A queste persone sempre pronte a scagliarsi contro il legittimo interesse dell'Italia dico che se vogliono scrivere commenti su un argomento così delicato che riguarda la vita di due persone, per di più due militari in missione, e la loro integrità morale ma ancora di più la dignità dell'Italia dovrebbero avere il buon gusto di informarsi, potrei riportare qui il dettato Costituzionale, gli articoli di Legge e la sentenza dell'Alta Corte ma, prima di scrivere, volete fare almeno lo sforzino di informarvi? Li trovate in rete, cercateli e leggeteli. Volete leggere quanto è chiaramente emerso circa la posizione delle navi? Ma detto questo ed è poco ancora, volete a tutti i costi discutere di innocenza o colpevolezza prima che un tribunale si sia espresso in materia? 

E va bene, l'Enrica Lexie è una petroliera, una navona grande grande, i colpi, ammesso e non concesso che siano mai stati sparati, sarebbero stati sparati dalla plancia della stessa, per gli idioti ingoranti trinariciuti comunistelli schifosi, quella parte della nave dove stanno i comandanti, i timonieri etc.etc., in altri termini da circa 23,20 metri di altezza rispetto alla superficie del mare, il Saint Antony, il peschereccio indiano non so quanto fosse alto ma lo si deduce facilmente dalle foto. 

Gli indiani, chissà come mai, si sono affrettati a far sparire l'imbarcazione ma per nostra fortuna le foto ci sono e sono più che esplicative. Non serve essere dei periti per capire che se sparo su un oggetto posto a circa 20 metri sotto di me i fori dei proiettili dovrebbero avere un andamento dall'alto verso il basso, è molto facile capire quale possa essere la traiettoria di un proiettile sia su un corpo umano che, soprattutto, sul legno, sia in entrata che in uscita lasciano segni inequivocabili, è un fatto che tutti i vetri del peschereccio siano assolutamente intatti, come si vede dalle foto. 

E' un fatto che i tre segni di proiettile rinvenuti sulla cabina hanno un andamento non compatibile con le diverse altezze dei natanti. E' un fatto che il pescatore che era al timone, quindi in piedi, sia stato colpito praticamente alla tempia e nessuno dei fori evidenziati è compatibile con questa ferita del resto impossibile senza la rottura di almeno uno dei vetri, così come è un fatto che uno dei segni di proiettile sulla parte inferiore interna del tettuccio senza che ci siano danni sulla parte superiore è compatibile solo con un colpo sparato praticamente con andamente orizzontale, perchè questo è il punto, i fori hanno un andamento chiaramente orizzontale...non mi addentro oltre. Potrei parlare anche del calibro dei proiettili ma dubito che i colpevolisti per partito preso possano capirci qualche cosa, mi limito a dire che già quello che ho scritto sopra basta e avanza a porre serissimi dubbi sul fatto che le cose possano essere andate come certe persone pretende che siano andate. 

di Giuseppe Salomone

Fonte: https://www.facebook.com/giuseppe.salomone.79?fref=photo

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