Sono francamente stufo di leggere certi commenti ogni volta che si mette
un post sui nostri due fucilieri di marina, alcuni individui che non
esito a definire schifosi, si scagliano in modo del tutto acritico e
frutto dell'indottrinamento comunista, chiamandoli assassini.
Sino ad
oggi non ho mai voluto addentrarmi sulla questione "colpevoli o
innocenti" per il semplice motivo che non è questo il punto, la materia
del contendere riguarda la giurisdizione, la sovranità Italiana ed i
trattati internazionali, in buona sostanza a chi spettasse giudicare, il
che non significa affatto assolvere a priori. A questo si aggiunge il
fatto che quando per ben due volte i nostri Militari sono stati
rimandati in India, estradandoli di fatto, si è violata la nostra
Costituzione e le Leggi vigenti nel nostro Paese in materia di
estradizione verso Paesi dove sia vigente la pena di morte, il nostro ordinamento giuridico esclude questa possibilità in modo tassativo.
A
queste persone sempre pronte a scagliarsi contro il legittimo
interesse dell'Italia dico che se vogliono scrivere commenti su un
argomento così delicato che riguarda la vita di due persone, per di più
due militari in missione, e la loro integrità morale ma ancora di più la
dignità dell'Italia dovrebbero avere il buon gusto di informarsi, potrei
riportare qui il dettato Costituzionale, gli articoli di Legge e la
sentenza dell'Alta Corte ma, prima di scrivere,
volete fare almeno lo sforzino di informarvi? Li trovate in rete,
cercateli e leggeteli. Volete leggere quanto è
chiaramente emerso circa la posizione delle navi?
Ma detto questo ed è poco ancora, volete a tutti i costi discutere di
innocenza o colpevolezza prima che un tribunale si sia espresso in
materia?
E va bene, l'Enrica Lexie è una petroliera, una navona grande
grande, i colpi, ammesso e non concesso che siano mai stati sparati,
sarebbero stati sparati dalla plancia della stessa, per gli idioti
ingoranti trinariciuti comunistelli schifosi, quella parte della nave
dove stanno i comandanti, i timonieri etc.etc., in altri termini
da circa 23,20 metri di altezza rispetto alla superficie del mare, il
Saint Antony, il peschereccio indiano non so quanto fosse alto ma lo si
deduce facilmente dalle foto.
Gli indiani, chissà come mai, si sono
affrettati a far sparire l'imbarcazione ma per nostra fortuna le foto ci
sono e sono più che esplicative. Non serve essere dei periti per capire
che se sparo su un oggetto posto a circa 20 metri sotto di me i fori
dei proiettili dovrebbero avere un andamento dall'alto verso il basso, è
molto facile capire quale possa essere la traiettoria di un proiettile
sia su un corpo umano che, soprattutto, sul legno, sia in entrata che in
uscita lasciano segni inequivocabili, è un fatto che tutti i vetri del
peschereccio siano assolutamente intatti, come si vede dalle foto.
E' un
fatto che i tre segni di proiettile rinvenuti sulla cabina hanno un
andamento non compatibile con le diverse altezze dei natanti. E' un fatto
che il pescatore che era al timone, quindi in piedi, sia stato colpito
praticamente alla tempia e nessuno dei fori evidenziati è
compatibile con questa ferita del resto impossibile senza la rottura di
almeno uno dei vetri, così come è un fatto che uno dei segni di
proiettile sulla parte inferiore interna del tettuccio senza che ci
siano danni sulla parte superiore è compatibile solo con un colpo
sparato praticamente con andamente orizzontale, perchè questo è il
punto, i fori hanno un andamento chiaramente orizzontale...non mi
addentro oltre. Potrei parlare anche del calibro dei proiettili ma
dubito che i colpevolisti per partito preso possano capirci qualche cosa,
mi limito a dire che già quello che ho scritto
sopra basta e avanza a porre serissimi dubbi sul fatto che le cose
possano essere andate come certe persone pretende che siano
andate.
di Giuseppe Salomone
Ben detto.
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