venerdì 5 dicembre 2014

Marò in India: Girone non vuole gli Auguri di Natale, ma vuole tornare in Patria.



Mi sembra già di sentirlo, il nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel suo messaggo di fine anno, con una piccola parentesi di circostanza per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Sarà una grande falsità. Sarà l'ennesimo schiaffo a loro, alle loro famiglie e all''Italia che da quasi tre anni attendono solo Verità, Giustizia e Libertà.

L'operazione rientro definitivo per entrambi necessita di persone oneste. Non si può risolvere una sitazione ingarbugliata, senza sciogliere i nodi. Le persone che l'hanno "gestita" sino ad ora, non hanno il minimo senso del loro dovere, dello stile e dei comportamenti che esso impone. 

I marò sono non solo innocenti, ma vittime designate di un’ingiustizia che si vuole commettere contro il nostro Paese oltre che contro di loro. Ed allora chi li ha rimandati in India quando vennero ambedue in Italia non è solo un inetto, ma il complice di un ricatto.

Nicola Marenzi

La piccola parentesi nel discorso di fine anno del Presidente della Repubblica e Capo delle Forze Armate per i marò dello scorso anno:
 

Non posso a questo punto fare a meno di sottolineare come nel nuovo anno l’Italia sia anche chiamata a fare la sua parte nella comunità internazionale : dando in primo luogo il suo contributo all’affermazione della pace dove ancora dominano conflitti e persecuzioni. E a questo riguardo voglio ricordare ancora una volta l’impegno dei nostri militari nelle missioni internazionali, tra le quali quella contro la nuova pirateria cui partecipavano i nostri marò Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, ai quali perciò confermo la nostra vicinanza. E rivolgo un commosso pensiero a tutti i nostri caduti. 

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