La moglie Vania non parla, il cugino Donato e gli amici sopraffatti dalla paura «Salvatore è triste, deluso. Senza Massimiliano ancora più dura restare in India»
Un
cielo grigio e un tricolore che sventola solitario a pochi passi dalla
statua del pescatore a Torre a Mare ben descrivono gli animi dei
famigliari di Salvatore Girone: è cocente la delusione per la sentenza
della Suprema Corte indiana che ha ratificato il non accoglimento della
richiesta di ritornare in Italia per le festività natalizie formulata
dai legali del fuciliere barese. La moglie di Salvo e il
papà Michele hanno scelto ancora una volta di vivere con la massima
discrezione la delusione legata alle notizie che giungono da Nuova
Delhi. «Mi dispiace», scrive via sms Vania Girone, quasi scusandosi nel
declinare la richiesta di un commento su un evento che segnerà
inevitabilmente il Natale famigliare, il terzo di fila rovinato da
questa interminabile vertenza.
L’amarezza
della famiglia si materializza nelle parole di Donato Desiderato,
cugino di Salvatore: «Speravamo di vedere riunita la famiglia per queste
feste – racconta al Corriere del Mezzogiorno – e questa decisione dei
magistrati indiani ci ha lasciati davvero di sasso. Non sappiamo come
affrontare questo nuovo rinvio dei giudici. Sembra non esserci mai la
luce in fondo al tunnel». Nell’opporsi alle richieste degli avvocati dei
marò, i magistrati della Corte Suprema hanno addirittura ribadito che
non sono concluse nemmeno le indagini sulla morte dei pescatori. I
contatti tra Bari e l’India sono però frequenti, anche grazie alle nuove
tecnologie: «Ci siamo sentiti nei giorni scorsi. Quando non sono a
lavoro, provo a contattare Salvo, via Skype o telefono. Non sapevamo che
avesse chiesto un permesso per tornare in patria». Le conversazioni,
del resto, sono sempre volte a tenere su il morale del fuciliere,
attraverso sorrisi e battute che provano ad esorcizzare la lacerante
distanza che lo tiene lontano dalla famiglia e dai due amatissimi figli.
«Non parliamo mai di questioni giudiziarie», aggiunge Donato. Poi c’è
anche la separazione da Massimiliano a complicare il quadro generale:
«Salvatore è senza dubbio triste e deluso. E non c’è nemmeno Max al suo
fianco a Nuova Delhi, particolare che complica tutto. Ricevere brutte
notizie da soli, in un paese straniero, non deve essere stato davvero
facile».
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