Il Governo Renzi ha
deciso di richiamare in patria l'ambasciatore italiano in India, Daniele
Mancini. Ma il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni subito tiene a specificare che "non si tratta di rottura delle relazioni diplomatiche", dato che il
diplomatico torna ufficialmente a Roma per "consultazioni". La
decisione è stata presa dopo la presa di posizione della Corte suprema
indiana che ha respinto le istanze presentate dai marò italiani
Salvatore Girone e Massimiliano Latorre.
Spiega ancora che la questione
rischia di complicarsi e ricorda quando l’allora Ministro degli Esteri
Giulio Terzi di Sant’Agata, decise di non far tornare in India i due
fucilieri di Marina, in attesa di processo, venendo meno alla parola
data alle autorità locali. E con queste affermazioni, anche un cretino capisce che non c'è una linea ferma e determinata nel nostro Governo, ma neppure la volontà di cambiare registro.
Nel frattempo il Ministro della Difesa Roberta Pinotti annuncia "Non ci sono le condizioni per far partire dall’Italia
Latorre" ma ancora una volta senza una ferma posizione, quasi a giustificare quanto dichiara, aggiunge "Non è un atto di sfida né una
volontà di scontro, ma una serena e ferma presa d’atto di una
situazione. Seguo quotidianamente la vicenda e sono
conscia perfettamente della situazione medica di Latorre”.
Gentiloni davanti alle
commissioni Esteri e Difesa, ha aggiunto che la posizione del
fuciliere Girone è motivo di “angosciosa preoccupazione”, ribadendo
“l’irritazione del governo italiano” per le decisioni prese dalla Corte
Suprema indiana che ha respinto richieste “umanitarie”. Le autorità
indiane, ha sottolineato, hanno accumulato una serie “incredibile di
rinvii”.
Fortunatamente abbiamo un Presidente della Repubblica che si dice sempre "Fortemente contrariato", proprio come noi italiani quando si decise di rispedirli come pacchi postali, in India e lui non disse una parola.
Nella vicenda dei due marò sono in gioco principi irrinunciabili di sovranità nazionale e l’Italia ha
l’obbligo di reagire, quindi la decisione più forte che riusciamo a prendere sapete qual'è?
Attendiamo con ansia e trepidazione la decisione del Governo indiano circa una "proposta consensuale" che a noi popolo ignorante e immaturo, non è data da sapere.
Quindi sul fronte Arbitrato Internazionale ancora nulla. Sul fronte Ragioni dell'Innocenza, meno che meno. La stampa italiana che in questi giorni, sta pubblicando diversi articoli, molti dei quali danno ancora per scontata la colpevolezza dei due Fucilieri di Marina, tra qualche giorno tornerà nel silenzio più totale e..... la farsa continuerà!!!!
Nicola Marenzi
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