sabato 29 novembre 2014

#iostoconimarò "Una goccia nell'oceano per Max e Salvo"

Le parole da dire sarebbero tante e da moglie di un elicotterista, anche io decido di parlare con il cuore: In questa famiglia "Marina Militare" si è in tanti, ognuno appartenente ad un proprio corpo, ognuno con il proprio compito e quando il cuore di questa famiglia viene colpito, inutile dire il malessere che scende fra tutti noi, mogli e figli compresi. 

Quello che si crea è un senso di sfiducia generale, di confusione .. e anche se un marito queste cose non le dice, perché comunque porta avanti sempre il senso del dovere, noi famiglie lo percepiamo e sfido chiunque voglia dire il contrario. 
 
Ecco, quello che chiedo io a Babbo Natale è che finisca subito questa ingiustizia, vorrei tanto rivederli per sempre a casa, con le loro famiglie, già da questo Natale. 
 
Vorrei accendere la tv e sentire parlare del loro definitivo rientro, vorrei vedere i giornali tempestati da questa notizia ed il tricolore sventolare dai balconi, perché due figli ritornano in patria.  Perché gente come loro ha garantito il nostro presente e dovrebbe continuare a farlo in serenità. Sono innocenti e hanno diritto a riavere la loro vita di sempre ... e noi tutti la nostra serenità, la certezza di poter credere ancora in degli ideali senza timore, senza paura di essere abbandonati ... e quando dico tutti, vado anche oltre la divisa, perché principalmente loro sono due Italiani e hanno bisogno del nostro affetto, della nostra vicinanza .. di tante gocce nell'oceano. 
Ecco, caro Babbo Natale quello che vorrei, vorremmo, è questo ... fa si che questo Natale sia davvero, ma davvero speciale ...


https://www.facebook.com/mery.lagrotteria?ref=ts&fref=ts

#Marò in India: Napolitano lascia Salvatore Girone in India e se ne va in pensione.

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, potrebbe rassegnare le proprie dimissione entro metà dicembre. Fino a poco tempo fa si pensava che Napolitano potesse annunciare l'addio nel tradizionale discorso di fine anno, ma ora si fa largo l'ipotesi di un addio anticipato durante il consueto scambio di auguri prenatalizio con le istituzioni e le autorità. Un'ipotesi di cui si sarebbe parlato proprio al Colle, nel corso dell'ultimo incontro tra Napolitano e Matteo Renzi, svoltosi alla presenza dl ministro per le Rifome, Maria Elena Boschi.



Il premier avrebbe fatto di tutto per convincere il presidente della Repubblica a restare, garantendogli la prosecuzione della legislatura e l'approvazione delle riforme, ma pare che Napolitano sia stato irremovibile: al massimo aspetterà fine anno, non oltre. Renzi teme dunque che la dipartita di Napolitano mini anche la legislatura. "Il presidente non ha bisogno di essere rassicurato. Sa perfettamente che se il Parlamento fa le leggi lavorando il sabato e la domenica, e se raggiunge gli obiettivi fissati arriverà alla scadenza naturale del 2018".

Quando Giulio Terzi rassegnò le sue dimissioni, una nota del Quirinale definì "irrituale" tale gesto e Napolitano si disse "sconcertato e stupito". Più o meno sulla stessa frequenza d'onda le sue parole rispetto alla gestione indiana della vicenda dei Marò "gestita finora dalle Autorità indiane in modi contraddittori e sconcertanti". In una delle telefonate fatte da lui ai due Fucilieri disse "Tornerete con onore". 

Come biasimarlo, ma lui che era a Capo delle Forze Armate, non disse nulla rispetto alla decisione presa di farli tornare in India. Era meravigliato che un Ministro dello Stato Italiano, si opponeva per ovvi motivi dettati dalla Costituzione, ovvero che il reato di cui erano accusati, poteva anche essere punibile con la pena capitale.

La responsabilità e i risultati di questi mille e più giorni, secondo Giorgio Napolitano, sono tutte indiane, forse è per questo motivo che non ha mai alzato un dito per loro. Vada in pensione, se la goda, forse l'Italia tornerà alle urne, forse il suo successore avrà a cuore anche il futuro degli Italiani. Forse il futuro Capo delle Forze Armate, si spenderà di più per la liberazione dei Fucilieri di Marina. Forse urlerà anche la loro INNOCENZA (ndr).



Fonte: http://www.tzetze.it/

venerdì 28 novembre 2014

#Marò in India: La Rai intervista Staffan De Mistura.

Ci siamo persi qualcosa??? La Rai ha scoperto delle cose che ci sono sfuggite??? In una sola frase sbaglia anche il numero dei pescatori morti in quell'incidente del 15 Febbraio 2012, di cui i nostri due Fucilieri di Marina  sono accusati, ma che ormai tutti sanno tranne i media, che Salvatore Girone e Massimiliano Latorre siano estranei a quei fatti a loro imputati. 

Poi il super inviato dei due Governi (Monti e Letta) che a nulla è servito alla causa, si lava la coscienza e esprime solidarietà ai marò. Ecco cosa ha detto

Un pensiero per i due marò. Quindi un pensiero conclusivo per i due marò, i fucilieri di Marina detenuti in India con l'accusa di aver ucciso un pescatore. "L'augurio è che possano tornare presto a casa. Non c'è giorno che non pensi a loro", ha detto de Mistura che in passato si è occupato per il governo italiano del caso e dei rapporti con l'India (http://www.rainews.it/).

domenica 16 novembre 2014

#Marò in India: Evento in Facebook e in Twitter "MILLE MONGOLFIERE PER MASSIMILIANO E SALVATORE"

Carissimi Massimiliano e Salvatore, si è concluso a mezzanote di Sabato 15 Novembre l'Evento MILLE MONGOLFIERE PER MASSIMILIANO E SALVATORE, organizzato per voi da poco meno di 1500 persone, unite in una manciata di giorni, che a loro volta hanno invitato 30 mila contatti. Per trenta ore, ma ancora per qualche giorno li sentiremo, i nostri dispositivi di collegamento al web, hanno continuato a squillare e vibrare per i vari “tag” apposti nella bellissima immagine elaborata dal nostro Amico Claudio Alibrandi.

Il primo ringraziamento, permettetemi, è per un mio carissimo Amico ma soprattutto vostro, Roberto Stocchetti, che come ben sapete, aveva proposto questo Evento a Roma per la sera del 15 Novembre, con Lanterne Cinesi che salivano al cielo. Per motivi organizzativi e di tempo, ho pensato di “crearlo” in maniera virtuale.

Per quanto mi riguarda, è stato un vero successo. Antonio Milella dice “mi sembra che abbiamo riacceso l’entusiasmo a tenere i riflettori accesi”. Maurizio Tentor, che è uno che non si sbottona più di tanto, mi dice “secondo me abbiamo fatto rumore”….

Ringrazio tutti gli Amministratori di Pagine e Gruppi pro-marò e non, per le loro condivisioni e per la loro disponibilità. Ringrazio l’Ambasciatore Giulio Terzi e l’On. Elio Vito e Rita Dalla Chiesa, per aver condiviso sulla propria Pagina, la nostra Fotografia.

Ringrazio tutti i 1500 organizzatori e collaboratori che hanno fatto un grandissimo lavoro di condivisione. Abbiamo riempito le bacheche di mezza Italia….. se calcoliamo che “taggando un Amico” anche gli amici degli amici, visualizzano l’immagine. 

Ringrazio (unica nota polemica) anche tutte le testate dei vari quotidiani, che non hanno ripreso questo Evento….. vi stimo per la vostra coerenza. Del resto non vi siete mai informati di nulla, avete altri obiettivi, ovvero vendere copie, e questa vicenda non ha mai fatto far odiens.

Stiamo già pensando al prossimo Evento, senza presunzione alcuna, ma con lo stesso spirito collaborativo trovato qui dentro. A giorni proporremo e siamo certi che sarà nuovamente un successo carico di emozioni e di entusiamo.
Salvatore e Massimiliano, voi state ancora attendendo la vostra Libertà, per rientrare nella vostra vita, dalle vostre famiglie, dai vostri affetti, nel vostro amato Battaglione San Marco…… nella vostra PATRIA. L’Onore e la Dignità che, voi e le vostre famiglie, ci avete insegnato in questi mille giorni, resteranno impressi per sempre nella nostra mente e nei nostri cuori, statene certi.

NOI 1500 ORGANIZZATORI DELL’EVENTO VI SALUTIAMO CON UNA PROMESSA: SAREMO SEMPRE AL VOSTRO FIANCO NON SOLO FINO AL GIORNO DELLA GRANDE FESTA, MA PER SEMPRE.
TUTTI INSIEME, NESSUNO INDIETRO!!!!
PER MAREM, PER TERRAM, SAN MARCO!!!! FOLGORE!!!! MAI STRAC!!!!


sabato 15 novembre 2014

#Marò mille giorni: è ora della VERITA', della GIUSTIZIA e della...... LIBERTA'

Era il 19 Febbraio 2012, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone erano in Missione Anti Pirateria per conto dello Stato Italiano (Legge 130/11), venivano arrestati dalle polizia indiana, ma ATTENZIONE questo è il vero inizio della controversia internazionale, nonchè della prepotenza indiana e dell'incapacità italiana di gestire la "crisi". (PRIMA CONSEGNA DEI DUE FUCILIERI NELLE MANI INDIANE)

Il giorno 15 febbraio al largo delle coste del Kerala, avvennero due incidenti:
  1. alla petroliera italiana Enrica Lexie, che è stata richiamata in porto con l'intervento immediato delle più potenti unità navali della sua Guardia Costiera;
  2. alla petroliera greca Olympic Flair, che non è stata neanche chiamata per radio e quindi lasciata libera di andarsene indisturbata. 

La VERITA' omessa
Dal giorno dell'arresto ne sono trascorsi 1000 e mentre il Governo Italiano correva a risarcire le Famiglie dei due pescatori rimasti uccisi, Ajesh Binki di 25 anni e Valentine Gelastine di 45, senza neppure informarsi e addossandosi in questo modo la responsabilità dell'incidente, la polizia del Kerala cominciava le sue "indagini" omettendo altri potenziali colpevoli, distruggendo reperti giudiziari, negando l'ammissione dei Consulenti Tecnici della Difesa, secretando gli atti processuali dopo l'incriminzazione formale. Ci sono gravi indizi che fanno pensare alla costruzione di false prove a carico, oltre che l'omissione di elementi della difesa, la completa inattendibilità dei testimoni a carico ed infine la costruzione di falso scenario da parte della Guardia Costiera. Insomma, ce ne è abbastanza per invalidare qualsiasi accusa e arrivare al proscioglimento dei due accusati.

La GIUSTIZIA negata
Per il 20 dicembre 2012 il Governo italiano con un grande GIULIO TERZI come Ministro degli Esteri, riesce a ottenere dall’Alta Corte del Kerala un permesso di due settimane per i marò per trascorrere le vacanze natalizie in Italia. Il permesso viene concesso subordinatamente a varie condizioni, tra cui, ovviamente, l’obbligo di rientro in India dei due fucilieri alla scadenza del permesso; tale condizione viene garantita dal ministro degli Esteri italiano e deve essere ulteriormente garantita dall’Ambasciatore e dal console italiano in India con una dichiarazione giurata (affidavit). I due fucilieri arrivano in Italia il 22 dicembre accolti all'aeroporto di Ciampino dal presidente del Senato, e al Quirinale dal presidente della Repubblica. Nel corso del soggiorno in Italia vengono anche interrogati dal procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo. I due Fucilieri rientrano in India il 4 Gennaio 2013 (SECONDA RI-CONSEGNA DEI DUE FUCILIERI NELLE MANI INDIANE)

Per il 22 febbraio 2013, sempre il Ministro Giulio Terzi, riesce ad ottenere per i due fucilieri un permesso di 4 settimane per tornare in Italia in occasione delle elezioni politiche con la semplice garanzia di una lettera ufficiale firmata dall'ambasciatore italiano in India. Al loro arrivo a Roma, il giorno successivo, vengono accolti dal presidente del Consiglio dei ministri italiano Mario Monti.

L'11 marzo Giulio Terzi, annuncia a nome del Governo che i fucilieri non faranno ritorno in India. Il Ministero degli Affari Esteri, in un comunicato stampa, motiva la decisione con la mancata risposta del governo indiano alla proposta formale italiana di avviare "un dialogo bilaterale per la ricerca di una soluzione diplomatica del caso" anche attraverso un arbitrato internazionale o una soluzione giudiziaria. Secondo il comunicato, la proposta era stata effettuata a seguito della decisione della Corte Suprema indiana del 18 gennaio 2013 di respingere il ricorso italiano circa la carenza di giurisdizione indiana sulla vicenda dei due marò.

Il governo indiano, come ritorsione verso l'Italia, limita la libertà personale dell'ambasciatore italiano in India, Daniele Mancini, prendendo misure volte a impedirgli di lasciare il paese. La Corte Suprema indiana decide di non riconoscere più l'immunità diplomatica all'ambasciatore Mancini ed estende "fino a nuovo ordine" la limitazione impostagli di non lasciare l'India. L'Italia accusa l'India di «evidente violazione della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche». Con un Comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri annuncia che i fucilieri torneranno in India.Giulio Terzi si dimette dall'incarico al MAE in polemica con la decisione del Governo di rimandare i Marò in India. Mario Monti assume l'incarico ad interim di quel Dicastero (Diventando così il secondo Ministro degli Esteri di questa vicenda) . (TERZA RI-CONSEGNA DEI DUE FUCILIERI NELLE MANI INDIANE)

La LIBERTA' violata
Da MILLE GIORNI, tre Governi, per altro non eletti dal popolo, hanno privato le Famiglie Latorre e Girone di due loro famigliari. I figli stanno crescendo con un padre lontano, virtuale. Gli innominabili sono tanti, ma sono convinto che nessuno di loro senta o viva un disagio per questa vergogna che ha umiliato e umilia due Cittadini Italiani, le loro famiglie, i loro amici e tutti gli Italiani. 
 
Purtroppo Latorre e Girone "devono" essere colpevoli, perchè così hanno sostenuto molti pezzi grossi italiani e indiani: politici, giornalisti, ammiragli, giudici, etc. Nessuno di questi, neanche se gli porti il reo confesso della morte dei due pescatori, è disposto ad ammettere di avere sbagliato. Ci saranno comunque due verità: una che viene dai fatti e girerà fra di noi, e una verità ufficiale che sarà gestita dai mezzibusti di prima, che faranno a gara a inventarsela più grossa per accreditarsi con chi gli elargisce stipendi e favori. 
 
Non ve la prendete: è un affare di Stato e come al solito lo Stato approfitta dell'occasione per scivolare nella fellonia e nel ridicolo, per stracciare le leggi, i diritti, il buonsenso... Per alcune persone queste sono occasioni preziose perchè gli permettono di vendersi rendendosi disponibili all'insulto, alla diffamazione e alla menzogna; in cambio di una buona mancetta.
 

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale
          http://www.seeninside.net/piracy
          www.tgcom24.mediaset.it/
          http://opinioneitalia.blogspot.it/2014/08/maro-in-india-colpevoli-della-loro.html
          

martedì 4 novembre 2014

#Marò in India: mille giorni e tre governi di strategie sbagliate



Dai soldi ai pescatori alla trattativa. Ma la situazione non si è mai sbloccata 
«Ci aspettiamo di risolvere la situazione. Vorremmo che questa sia la sorpresa. Ci lavoro ogni giorno, ma non faccio previsioni»: il ministro della Difesa Roberta Pinotti annuncia la strategia su cui punta il governo per risolvere il caso dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, da 988 giorni fatti oggetto di accuse assurde e infamanti. Ma le «strategie» messe in atto dallo Stato sono cambiate più volte e, fino a oggi, hanno portato tutte in un vicolo cieco.

«Stiamo lavorando con molta attenzione e con riservatezza: il caso marò è una questione di cui non è importante parlare, ma su cui è importante lavorare», ha detto il ministro Pinotti, durante l’intervista rilasciata a Maria Latella su SkyTg24. «Abbiamo aperto un’interlocuzione con il governo indiano e speriamo che possa portare ottimi frutti. Siamo consapevoli che c’è una scadenza, che è quella di gennaio, e non ce ne dimentichiamo», ha aggiunto riferendosi al termine del permesso per malattia di Massimiliano Latorre.

«Ho incontrato Latorre recentemente a Roma e presto lo andrò a trovare in Puglia nella sua città. E ho incontrato la moglie di Salvatore Girone prima che partisse per l’India con i suoi due bimbi, per salutarla. E sento regolarmente Girone - ha proseguito la Pinotti - Ma in questo momento, non è utile raccontare i passi che si stanno facendo. Non perché debbano essere segreti, ma perché in questi casi la riservatezza è un elemento che può aiutare a risolvere la situazione». Potranno esserci sorprese? «Ci aspettiamo di risolvere la situazione. Vorremmo che questa sia la sorpresa».
 
STRATEGIA 1: PAGARE
La «sorpresa» per il momento è una strategia diversa dall’internazionalizzazione annunciata a febbraio dall’allora ministro Mogherini. E appare evidente che il cambio di tre governi, cinque ministri degli Esteri e tre della Difesa e di un commissario straordinario (Staffan de Mistura) ha contribuito a complicare ancora di più una situazione già complicata. All’inizio, nel 2012 (tutto comincia il 15 di quell’anno) la strategia italiana era: pagare. Ad aprile i due marò erano dietro le sbarre, nel carcere di Trivandrum, capitale dello stato federale del Kerala. Nella speranza di risolvere rapidamente la complicatissima situazione il governo Monti decise di fare una «donazione» alle famiglie dei due pescatori misteriosamente uccisi: venti milioni di rupie in totale, da suddividere tra le due famiglie, circa 300mila euro. Una «donazione», per il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, un «risarcimento», secondo gli avvocati indiani. La cosa non solo non risolse il caso, ma lo complicò.

STRATEGIA 2: TRATTARE
Ci fu poi un momento in cui vinse la linea del basso profilo: era il momento di passaggio da Monti a Letta: il confronto tra India e Italia era affidato all’ambasciatore Staffan de Mistura, prima come sottosegretario agli Esteri, poi come inviato speciale del Governo. De Mistura adottò la politica della riservatezza, pur cercando di mantenere un’attenzione internazionale sufficientemente alta sul caso.
 
STRATEGIA 3: INTERNAZIONALIZZARE
Mentre gli indiani si incartavano in continue e inconcludenti dispute tra ministeri e uffici giudiziari, il governo Letta decise di puntare sull’internazionalizzazione del caso, coinvolgendo Onu, Nato e avviando un procedimento al Tribunale Internazionale del Mare. Il Governo Renzi confermò questa linea, ma, come rivelato con molta sincerità dal sottosegretario agli Esteri Della Vedova a luglio, l’iter formale non è stato mai avviato.

E adesso una indiscrezione di un misterioso ministro indiano, fa pensare che per Massimiliano e Salvatore le cose si mettano bene. La fonte (anonima) afferma che escludendo l'applicazione del Sue Act ed accertando con sentenza, che l'incidente si è verificato oltre le 12 miglia dalla costa, non sarebbero imputabili. Il codice penale indiano, infatti, non è applicabile per fatti accaduti in acque non territoriali. Il web resta in VIGILE ATTESA.


Fonte: http://www.iltempo.it/

 

domenica 2 novembre 2014

Chiediamo le dimissioni di Gentiloni.

I Marò. «L'insediamento del nuovo ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, è avvenuto nel giorno di Ognissanti, e speriamo che questo sia di buon auspicio per la risoluzione della vicenda» ha riferito all’Ansa il fuciliere della brigata Marina San Marco, Massimiliano Latorre, attraverso la sua compagna Paola Moschetti

Foto del Diario di Ciro Laccetto
La Russia. E' il dossier più caldo per il nuovo ministro degli Esteri: la Russia di Putin ha annesso la Crimea ucraina ed è pronta a riconoscere il voto dei ribelli filorussi in Ucraina orientale, incurante delle sanzioni approvate dall'Unione Europea. La Nato ha denunciato più volte la presenza di truppe russe in Ucraina. Molti paesi dell'Unione Europea importano il gas russo, che in parte passa dai gasdotti che transitano sul suolo ucraino. L'Unione Europea, nel semestre di presidenza italiano, è presa tra l'incudine di una Mosca decisa a stravolgere i confini dell'Europa orientale e il martello del ricatto energetico russo.



Ecco i primi commenti al suo Post su Facebook di alcuni cittadini Italiani

Graziella Sozzi: Tutti ad aspettare se Lei sarà capace di riportare con onore i Fucilieri di Marina sequestrati arbitrariamente dall'India. Oppure se sarà un altro pavido al servizio di quelli che si credono forti!! Aspetto anch'io, e scherzando accetto scommesse.

Maria Giordano: Paolo Gentiloni sarà un ottimo ministro degli esteri, una persona perbene, colta, capace di mediare e innovare e di avere una vision aperta nelle relazioni con il mondo. non è il politico perfetto, che non esiste, ma è tra i migliori su piazza, in bocca al lupo ragazzo, e ora a Matteo Renzi risolvere il problema del 50% con un'altra donna al governo.

Bruno Cometti: Egregio Sig..neo Ministro degli Esteri, la volevo informare, che Putin, presidente della Federazione Russa, a seguito delle sue dichiarazioni, di aumentare la pressione, ha avuto un mancamento.

Maurizio Murelli: Prima di procedere con le Pressioni su Putin, mi raccomando di consultarsi bene con gli americani e i sionisti. E' pericoloso procedere senza le dovute istruzioni. 

Maurizio Tentor: Spero veramente in un "cambio di marcia" del MAE perchè della precedente "lady" non mi sono neppure accorto che ci fosse. Buon lavoro!

Manola Mlddc De Bonis Non dimentichi i Maro'......

Gianluca Hiblaeus Lorefice: Mi raccomando andateci piano con la Russia, si sa che è un piccolo paese militarmente insignificante che non gode nemmeno della sovranità politica. Mica come la repubblica italiana.

Alfredo D'Ecclesia: http://alfredodecclesia.blogspot.com/2014/11/marogentiloni-si-presenta-annunciando.html?spref=fb http://opinioneitalia.blogspot.com/2014/11/maro-india-la-continuita-firmata.html?spref=fb

Rick Il Ghibellino: Egr. Sig. Ministro, le sue pressioni su Putin faranno la stessa fine della legge sul conflitto di interesse che "ella" doveva fare. Immagino che al Cremlino tremeranno per questa sua minaccia, minaccia tra l'altro anti-italiana. Ma poi, Sig. Ministro, lei è a conoscenza che noi importiamo il gas dall'Est e che le aziende italiane fanno ottimo affari con la Russia garantendo posti di lavoro. Altra cosa Sig. Ministro lei è a conoscenza delle opinioni geopolitiche dei cittadini italiani? Il risultato "trasversale" le riserverebbe molte sorprese. Dia subito le dimissioni, glielo consigliamo, prima che i Padroni si rendano conto della sua inadeguatezza e la mettano all'ambasciata USA a curare le ortensie.

Fonte: http://www.repubblica.it/
          http://www.ilsole24ore.com/
          https://www.facebook.com/paologentiloni

sabato 1 novembre 2014

#Marò india: la continuità firmata Gentiloni

Ieri ha giurato da ministro degli Esteri e stamattina alla Farnesina ha ricevuto le consegne dall'ex ministro Federica Mogherini. 

Subito dopo Paolo Gentiloni ha chiamato i due marò, accusati in India di aver ucciso due pescatori.

Lo ha detto lui stesso, rivelando che "le prime telefonate stamattina sono state a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone" per confermare "la continuità dell’impegno del governo" e perché il loro dossier è "in cima alla nostra agenda".

I due sono stati arrestati il 19 febbraio 2012, quando al ministero degli Esteri c'era Giulio Terzi di Sant'Agata, dimessosi nel marzo 2013 in contrasto con il governo che rispedì i fucilieri in India dopo un permesso speciale che li aveva riportati in patria. Fu sostituito ad interim dal premier Mario Monti, finché alla Farnesina non arrivò Emma Bonino. Poi è stata la volta di Federica Mogherini e ora quella di Paolo Gentiloni. Tutti hanno promesso di occuparsi del caso in prima persona. Ma finora nessuno è riuscito a risolvere la questione.

Beh a questo punto non ci resta che piangere. Stesso schema dei precedenti con telefonate e parole di rito ma ora basta...... la pazienza dei due Fucilieri di Marina, dei loro famigliari e amici e degli Italiani è veramente finita. La misura è colma. Il silenzio ormai è un macigno su tutti. Il low profile è la carta "vincente" da quasi 1000 giorni e i marò, non sono ancora liberi.

Non una notizia, tutti zitti. Zitti i giornali, zitte le tv, zitti i politici. La fase è sicuramente delicata per due motivi sotanziali: Massimiliano Latorre è in Italia in permesso di convalescenza fino al 13 Gennaio 2015 e nel frattempo, Salvatore Girone si trova da solo in Ambasciata a New Dheli e, dubitando del rientro del primo, il secondo risulta essere un "ostaggio". Sfido chiunque Onorevole Parlamentare a sostenere il contrario.  

La cosa che preoccupa lo scrivente oltre al silenzio e che non si parla più di Arbitrato. E' una resa??? Che "accordi" staranno facendo???


Fonte: http://www.ilgiornale.it/

#Marò in India: Gentiloni che c'azzecca con i marò?


Matteo Salvini
«Siamo su scherzi a parte - commenta sarcastico il leader leghista - Nel curriculum di Gentiloni brillano le esperienze di "portavoce" di Rutelli sindaco di Roma, di Ministro delle Comunicazioni con Prodi e di "trombato" alle primarie per il Comune di Roma nel 2013. E questo dovrebbe portare a casa i Marò? Non so se ridere o piangere. E' l'ennesimo compromesso al ribasso di un governo alla frutta».
                                                Giorgia Meloni
"Speriamo che Gentiloni dia un segnale di discontinuità rispetto a dei governi di eunuchi che stanno consentendo all'India di trattarci senza il riconoscimento delle norme internazionali". Questo l'auspicio che la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni rivolge al nuovo ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ricordando che resta aperto il caso dei due marò."La vicenda che a noi sta piu a cuore e sulla quale ormai da tre anni c'è un atteggiamento vergognoso da parte del governo". 







Sessant’anni, romano, laureato in Scienze Politiche, esperto di comunicazione e giornalista professionista. Come spesso accade in queste occasioni, il nome di Paolo Gentiloni – quarto Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana nominato negli ultimi diciotto mesi – non rientrava nell’elenco dei favoriti: l’Ambasciatore Elisabetta Belloni, il consigliere di amministrazione del Gruppo Finmeccanica Marta Dassù, l’economista e ricercatrice ISPI Lia Quartapelle e il Vice Ministro degli Affari Esteri Lapo Pistelli.
Curriculum meno caratterizzato in senso “internazionale” quello di Gentiloni, che prenderà il posto di Federica Mogherini ormai Alto Rappresentante per la Politica Estera e la Sicurezza dell’Unione Europea, ma caratterizzato dalla lunga esperienza in politica.
In particolare, il nuovo Ministro degli Esteri si sarebbe avvicinato alla politica negli anni al Liceo romano Tasso; qui militava nelle file della sinistra extra-parlamentare da cui, riportano le fonti, si sarebbe allontanato con l’avvento degli anni di piombo. Dopo quindici anni di esercizio della professione giornalistica, anche come direttore del mensile del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia, è diventato portavoce dell’allora Sindaco di Roma Francesco Rutelli; Rutelli l’ha poi nominato Assessore al Turismo e al Giubileo.
E’ stato coordinatore della campagna elettorale dell’Ulivo e, nello stesso anno, è stato eletto deputato con la Margherita (di cui è stato uno dei fondatori) diventando responsabile della comunicazione del partito. Presidente della Commissione di Vigilanza Rai (2005-2006) è stato successivamente Ministro delle Comunicazioni nel secondo Governo Prodi. Il nome di Gentiloni figura anche nel Comitato dei quarantacinque fondatori nel PD del 2007. Nel 2012 si candida alle primarie di partito per tentare la corsa a Sindaco di Roma, ma arriva terzo dopo l’attuale Sindaco Ignazio Marion e David Sassoli.
Già deputato nelle legislature XIV, XV, XVI, è attualmente membro della Commissione Affari Esteri e Comunitari, del Comitato permanente Africa e questioni globali ed è Presidente della sezione Italia-Stati Uniti dell’Unione Interparlamentare.
Sostenitore della candidatura di Obama – sul blog di Gentiloni compare un commento al discorso per l’insediamento che il Presidente degli Stati Uniti ha effettuato in occasione dell’insediamento il 20 gennaio del 2009 – e di Hillary Clinton, in un’intervista del Corriere della Sera nel 2007, ha affermato: “È una macchina raccogli-fondi. Ha una capacità incredibile di mettersi al centro dello schieramento politico. Pesca voti anche dall’altra parte”.
E, sempre sul suo blog, cita lo scrittore israeliano Amos Oz: “Sono un gran fautrore del compromesso. Nel mio mondo la parola compromesso è sinonimo di vita. E dove c’è vita ci sono compromessi. Il contrario di compromesso non è integrità e nemmeno idealismo e nemmeno determinazione o devozione. Il contrario di compromesso è fanatismo”.
Non resta che attendere la sua presa di posizione sui dossiers più caldi.

Fonte: http://internationaltoday.net/