venerdì 13 novembre 2015

Marò e il castello di carte indiano - Annex 8 Scena del crimine: il sopraluogo.

Scene examination report No. B1-873/FSL/2012, 19 April 2012
In questo documento gli inquirenti indiani esaminano la scena del crimine:
  1. Salme
  2. Petroliera Enrica Lexie
  3. Peschereccio St. Antony
Ci interessa per le conclusioni a cui giunge:

ANNEX 8 Le conclusioni
ANNEX 8: Conclusioni finali
  1. I proiettili sono sparati da fucili cal. 5.56;
  2. La direzione della traiettoria è verso il basso.
Quindi ci troviamo di fronte a conclusioni precise, ma di cui dobbiamo trovare riscontri nel testo del documento.

Il documento

Si tratta di un documento in 5 pagine (cinque!) in cui si esaminano:
- Due salme di persone uccise con armi da fuoco
- Una petroliera da 50.000 tonnellate
- Il peschereccio
Al peschereccio sono dedicate 2 (due!) pagine in cui si rilevano gli impatti di tre proiettili che hanno colpito l'imbarcazione, che è fatta interamente in legno.
Il sopralluogo è fatto il 17 febbraio 2012, quindi 2 giorni dopo i fatti.
Queste le misure dei fori rilevati:
  1. Proiettile n. 1
  2. - ovale di 80,1x 13,5 mm
  3. - ovale 22,1x 9,7 mm
  4. - ovale 51,2x 16,7 mm
  5. - ovale 7x 5,6 mm
  6. Proiettile n. 2
  7. - ovale 5,5 x 2,2 mm
  8. - ovale 4,2x 3,6 mm
  9. - ovale 3 x 2,2 mm
  10. Proiettile n. 3
  11. - ovale  5,1 x 5,5 mm
  12. - ovale  5,3 x 5,7 mm
  13. - ovale  7,7 x 26,9 mm
  14. Regolatore
  15. - 6,1 x 6,5 mm
  16. - 6,4 x 4,8 mm
  17. - 5,5 x 7,1 mm
  18. - 4,8 x 4,7 mm

Discussione

proiettili sparati da fucili cal. 5.56

Si può affermare che sulla base dei dati rilevati le conclusioni a cui giunge il documento (proiettili cal. 5.56 mmsono assai stravaganti.

Anti Piracy AK Rifle
ANNEX 8: Fucili AK Impiegati nei servizi di Marine Security

Per chiarire il concetto possiamo citare l'esistenza documenta nell'area di fucili mitragliatori della serie "AK" di fabbricazione ex sovietica, cinese e di altri paesi, che possono essere in calibro 7.62x39mm (AK47) e dal 1974 in calibro 5.45x39mm (AK74).

Anti Piracy AK74 Rifle
ANNEX 8: Esercitazione anti-pirateria. Tutti gli operatori utilizzano AK74

Il calibro 5.45 mm è appena 11 centesimi di mm (11/100) più piccolo del 5.56mm e qui si vorrebbe che il funzionario indiano abbia potuto distinguere a occhio nudo una differenza di 11/100 di millimetro (0.004 inch) e quindi concludere che si tratta di fori di proiettili cal. 5.56mm;

5.56vs5.45
ANNEX 8: Comparazione calibri: 5.56 vs 5.45
Il tutto su fori fatti sul legno, senza considerare che in mare il legno si inumidisce, si gonfia etc... (è notorio che le parti in legno delle imbarcazioni se danneggiate o scheggiate vanno immediatamente protette con apposite vernici, altrimenti si infradicia tutto)
Anche in un video del 7 marzo 2012 relativo a un sopralluogo sul St. Antony che non risulta in atti giudiziari appare che queste analisi tecniche furono eseguite senza particolari dotazioni tecniche.
Video VENAD News del 7 marzo 2012

Traiettorie "downwards" (verso il basso)


Nel documento mancano del tutto fotografie, disegni,ricostruzioni in 3D che ormai sono alla portata di tutti ed essenziali per ricostruire la "scena del crimine".
Non sono state ricercate le tracce ematiche per stabilire dove sono cadute le vittime.
Non sono stati fatti prelievi per stabilire la presenza e la natura di residui di polvere da sparo (rilevabili a livello di molecole con lo spettrometro di massa).
E così via.

Classici elementi di un sopralluogo

Il sottoscritto analizzando la traiettoria sull'unico foro di proiettile di cui è possibile rilevare da immagini pubbliche sia il foro di entrata che quello di uscita è arrivato a conclusioni opposte riguardo alla direzione "alto verso basso".
Vedere il documento al link: seeninside.net/piracy/esposto2.pdf
La traiettoria esaminata è praticamente orizzontale, del tutto incompatibile con spari dall'altro dell'ala di plancia di destra (24 metri sul mare) della Enrica Lexie. Quindi il sottoscritto giudica che anche le traiettorie "downwards" siano come il calibro 5.56mm: campate in aria.

Aspetti di procedura penale

Il giorno 17/2/2012 i due militari italiani non erano ancora stati arrestati, ma successivamente, e purché questo sopralluogo non abbia eseguito atti non ripetibili, l'analisi tecnica del peschereccio andava rifatta alla presenza degli esperti nominati dalla difesa, secondo la normale metodologia e con strumenti tecnici adeguati.
Questo non è avvenuto, e ad aprile 2012 il St. Antony è stato riconsegnato al proprietario che lo ha affondato, pregiudicando qualsiasi ulteriore analisi.
Successivamente è stato tirato in secca e abbandonato alle intemperie, aperto a chiunque (ci sono video di troupe televisive salite a bordo per girare filmati)
Per cui ormai il relitto è inutilizzabile ai fini giudiziari.

Il St.Antony in abbandono a Neendakara


Conclusioni

Questo "sopralluogo" sulla scena è inconsistente nella metodologia e fuorviante nelle conclusioni.
Serve unicamente a creare un'altro documento dove si proclama la "colpevolezza italiana" senza la base di una evidenza non dico probatoria, ma nemmeno indiziaria.
Qui non si vuole sostenere che il funzionario di polizia (NISHA NG, che ritroveremo come firmatario della "Perizia Balistica") sia uno sprovveduto che misura i fori col metro a nastro e conclude coi centesimi di millimetro. Al contrario, trattandosi di persona con adeguate competenze professionali, sapeva benissimo cosa stava facendo.
 
Di Luigi Di Stefano 
Fonte: seeninside
 

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