COMUNICATO STAMPA DEL 4 GIUGNO 2015
“In questi giorni in cui il tema degli ‘impresentabili’ regna
sovrano a proposito di candidati a ricoprire ruoli istituzionali, è il caso di
parlare un po’ di ‘impresentabili’ che già occupano poltrone che disonorano profondamente
con parole avventate, vigliacche, orrende, irriguardose, vergognose, che solo
una certa mentalità che tutto pretende senza che gli importi a quale costo può
generare.
L’esempio vivente è
certamente il Sindaco di Medolla, che si permette di ironizzare ed addirittura di
contestare due fedeli Servitori dello Stato perché, essendo stati abbandonati a
loro stessi, costituiscono per lui un fastidioso problemino di cui sarebbe
meglio non parlare.
Nessuno choc per tanta
ipocrisia e tanta odiosa mancanza di rispetto non solo per due uomini che sono cittadini
italiani, ma soprattutto per due soldati che portano la divisa con un onore sconosciuto
alla maggior parte dei politici, siamo purtroppo abituati a tanto schifo, ed
andiamo avanti nonostante tutto, proprio come i nostri due valorosi Marò che
caparbiamente non abbassano la testa nonostante le umiliazioni che tanti rappresentanti delle nostre
Istituzioni gli riservano, tenendo la barra dritta nell’unica direzione
possibile per chi ha giurato di mettere l’interesse della gente davanti al
propri o, quella dello Stato e dei cittadini”.
Così Franco Maccari,
Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, a commento
delle parole scritte su Facebook da Filippo Molinari, sindaco di Medolla,
comune nel Modenese, che riferendosi ai due militari sotto processo in India,
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ha affermato: “Siccome sono riposato
mò la dico. Ok, riportiamoli a casa i marò. Ok si poteva e si può gestirla
meglio. Ma far girare la politica italiana intorno a questi due (che, da quanto
si è appreso, qualche c... l'hanno pure fatta) fa venire due bei marò. Oh lè!”.
“L’orrendo sarcasmo del Primo
cittadino da la nausea - incalza Maccari -. La c... che hanno fatto i nostri
due Marò, nell’ottica dell’ignobile amministratore, è di aver tenuto fede ai
propri doveri, e di aver messo la propria vita a rischio per obbedire a degli
ordini nell’interesse del Paese. Ci spiace che l’esistenza dorata di questo volgare
opportunista sia turbata dal ‘banale inconveniente’ di avere due nostri
militari ostaggio di una situazione assurda. Ci spiace che lui la consideri una
cosuccia da poco e che non merita l’attenzione della politica italiana, che
infatti latita completamente sul punto!
Comprendiamo che per
quest’uomo sarebbe meglio concentrarsi solo ed unicamente sulle beghe che
alimentando il consueto caos di casa nostra consentono a chi può di continuare a vivacchiare sulle
spalle delle migliaia di Operatori in divisa buoni solo quando c’è da
pretendere da loro qualcosa che torni immediatamente utile a chi la chiede”. “Ma
una cosa è certa - conclude Maccari - se nel rispetto della dizione di ‘Primo cittadino’ l’atteggiamento
di questa persona rispecchia il pensiero della gente che amministra, viene
davvero da chiedersi se comportandosi con impareggiabile onore, sconosciuto a
certi ‘apparecchiati’ signorotti comodamente adagiati sulle loro poltroncine, i
nostri due Marò non abbiano davvero commesso una c...”.
http://www.coisp.it/archivio-completo/finish/309-2015/13998-maro-il-coisp-tuona-contro-il-sindaco-di-medolla-com-stampa-04-giu-2015
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