giovedì 28 maggio 2015

#Iostoconimarò - Festa della Repubblica, Capitolo IV



Dopo 40 mesi di assurda e illegale detenzione in India, di due nostri connazionali, si celebra in questi giorni la Festa della Repubblica. Le Forze Armate sflileranno al cospetto dei palchi allestiti che ospitano i politici e le autorità militari, diplomatiche e religiose.

Mi chiedo in quanti su quei palchi, abbiano veramente a cuore la sorte di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Dopo tre anni e mezzo di detenzione illegale di due INNOCENTI da parte dell'India, anche il Governo Renzi, come i suoi due predecessori, sta ancora aspettando le mosse del Governo Modi e della Corte Suprema. Non sono stati ancora presentati dei capi d'accusa e le varie udienze vengono metodicamente rinviate di volta in volta, alla faccia dell'Immunità Funzionale di cui i nostri soldati godono.

Il fatto che Latorre sia in Italia e siano già state concesse due proroghe in totale per l'ictus che lo aveva colpito in India alla fine di Agosto dello scorso anno, non è una conquista del nostro Governo, ma sono motivate dal fatto che la riabilitazione è molto lunga e richiede molto tempo.

Nessuno su quel palco si sentirà in dovere di mettere a rischio la propria carriera, i propri interessi e quelli dei loro "amici", rispondendo ad obblighi che la nostra Costituzione prevede. Strette di mano di rito, abbracci di circostanza, ma nulla di più.

Qualcuno indosserà pure il Fiocco Giallo e si farà fotografare impettito, per mostrare ai propri seguaci ai propri votanti, da che parte sta. Ma dopo 1.200 giorni, quel Fiocco indossato dai politici, assume il significato di una vera e propria presa in giro.

Napolitano si sta godendo la sua pensione, Monti e Letta, dileguati, Di Paola, Bonino, Mauro e Passera che non hanno fatto niente per i marò stanno tranquillamente pensando alle loro carriere senza alcun peso nelle proprie coscienze. I politici di turno Renzi, Pinotti e Gentiloni si dicono costantemente al lavoro su questo tema.... ma i risultati sono alla vista di tutti. La Mogherini, ormai Ministro degli Esteri Europei, ha compromesso qualsiasi tipo di dialogo con l'India e con il Governo Modi.

Ma non sono da meno anche tutti quelli che stanno nei banchi dell'opposizione in Parlamento, nessuno mai di loro ha realmente combattuto per questa ingiustizia, anche loro avanti a slogan e ad indignazione.

Chi sfilerà marciando, avrà invece nel proprio cuore dei sentimenti ambivalenti: vicinanza e rabbia. I loro occhi ne saranno la testimonianza. Il loro passo, la loro marcia, esprimerà con convinzione la voglia di Libertà, di Verità e di Giustizia, per Due Fratelli a cui nessuno di quel palco, interessa veramente qualcosa.
Onore alle Forze Armate e a tutti i Militari che hanno fatto della propria professione, una vera Missione di Vita, servendo la Bandiera Italiana, con dignità, onore e coraggio.



lunedì 11 maggio 2015

#Marò in India: Arbitrato Internazionale..... lo specchietto per le allodole!!!!



Gli articoli del Corriere della Sera della scorsa settimana che rilanciavano l'ipotesi 'arbitrato internazionale' per la soluzione della vicenda marò li ho già brevemente commentati e non meritano certo ulteriore attenzione.

Onestamente, avrei volentieri evitato di tornare a parlare di questa 'bufala' dell'arbitrato internazionale, cioè di quella che nei mesi scorsi ho definito l'arma di 'distrazione di massa' ripetutamente usata dalla politica e dai media in questi anni per distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dalla sostanza della vicenda. Sostanza della vicenda che è solo rappresentata dalla completa innocenza ed estraneità ai fatti di Latorre e Girone, dalle manipolazioni delle indagini sulla vicenda e dai depistaggi vari operati da politica e mondo dell'informazione per nascondere la verità.

Se però il rilancio della 'bufala' viene affidato niente meno che al Corriere della Sera, ecco che allora in tantissimi in Italia si lanciano a riprendere ed a commentare l'ipotesi 'arbitrato internazionale' (in modo da poter dire in questo modo 'ci sono anch'io') senza curarsi che il diversivo sia ancora una volta funzionale solo a distogliere l'opinione pubblica dalla sostanza della vicenda richiamata sopra.

Non voglio qui ripetere concetti che dalla mia insignificante pagina facebook ho già provato a spiegare più e più volte. Mi limiterò quindi a segnalare che:

- Al punto in cui siamo arrivati, e dopo che l'Italia ha rinunciato ad avviare l'arbitrato internazionale quando avrebbe dovuto (prima cioè di ordinare ai due marò di scendere dalla Enrica Lexie per consegnarsi alla (mala)giustizia indiana), non vi è nessuna possibilità che la vicenda possa essere ora risolta da una pronuncia arbitrale;

- Se davvero l'Italia dopo oltre tre anni nelle prossime settimane dovesse avviare la procedura di arbitrato internazionale unilaterale (l'unica possibile sulla carta visto che l'India non è certo disponibile a sottoporsi consensualmente ad un giudizio arbitrale), questo lo farebbe solo come nuovo ennesimo 'inginocchiamento' nei confronti dell'India che in questo modo avrebbe una nuova scusa per prendersi dell'altro tempo prima di imboccare la strada di una soluzione della vicenda;

- Il ricorso all'arbitrato internazionale per l'India potrebbe infatti rappresentare la soluzione ideale per far trascorrere altri sei-sette mesi senza che nulla accada in attesa che giunga a conclusione la Presidenza della Corte Suprema di HL Dattu, il giudice ex-presidente dell'Alta Corte del Kerala. Ho già spiegato in passato come Dattu si ponga oggi in alleanza e continuità con la banda politico-criminale del Kerala autrice del sequestro dei marò e rappresenti quindi il vero ostacolo allo sblocco della situazione ed al rientro in Italia anche di Salvatore Girone.

Tutte cose già ampiamente dette e spiegate, ma che ovviamente non vengono riprese dalla stampa italiana la cui unica funzione è da tempo divenuta quella di essere al servizio dei 'manovratori' inconcludenti ed incapaci che costituiscono oggi i vertici della politica italiana tanto di maggioranza che di opposizione.

Nel frattempo chi ha veramente a cuore la sorte di Salvatore e Massimiliano non si lasci distogliere dalle 'bufale' e continui a fare ogni sforzo per diffondere le prove della loro innocenza utilizzando i link più volte forniti.

Sono solo queste prove che hanno evitato loro una condanna già scritta, il carcere in India e che li riporteranno entrambi in Italia con l'onore che meritano.

11 Maggio 2015


Fonte:  https://www.facebook.com/stefano.tronconi.79?fref=nf